Repulsione verso cosa devi chiederti.
Non repulsione e basta. Repulsione verso la violenza sul debole che usa i metodi già impiegati e graditi dal potere. Le feci con la violenza poco hanno a che vedere. (Mai vista l' intervista di Fo da Luttazzi? Lì capisci il perché della coprofagia, e davvero è un esempio fuori luogo).
Temo di aver capito invece che è davvero facile fraintedere.
Luttazzi ha portato avanti quella discussione come un botta e risposta, è un testo un po' frammentato. Ha fatto anche precisazioni successive, dunque è anche un limite del testo.
Mi pare abbia scritto che si ride per la tecnica. Ripeto, secondo me non hai letto attentamente da cima a fondo.La questione "Se ridi di quello sei un nazista, approvi implicitamente quelle idee" e qualunque sfumatura tu voglia mettere, non ti sembra una banalizzazione della psiche umana?
Ribadisco che la "colpa" è anche di Luttazzi, che si è spiegato in seguito tralasciando delle precisazioni che erano dovute da subito.
Ma leggendo l' articolo per intero e tralsciando imprecisioni iniziali chiarite in seguito nello stesso testo d' apertura, non c' è modo di fraintendere.
Attento poi: lui parla di nazismo, razzismo, banalizzazione facendo riferimenti ad esempi specifici.
Non facciamo confusione.
Sul fatto che sia eccessivo quando parla di comicità fascistoide per tutti quei casi di cattiva satira (secondo lui) sono d' accordo.
Uhm, chiarisco.Nah, si è discusso anche del metodo proposto da Luttazzi, e non in misura minore. Chianese, doc Manathan, guo Jia, Ethan, di quello hanno parlato, tra altre cose.
Contenuti e motodo da una parte ed esempi e relativa coerenza dall' altra.
Si è parlato del primo, tu ha rimarcato molto sul secondo.
Secondo me Luttazzi è coerente ma eccessivo. Opinabile nei contenuti e nei principi poco nel metodo e nella logica (al limite pecca nell' esposizione). Questo almeno dopo che ha avuto modo di dare le dovute spiegazioni, grazie ai rintuzzi dei suoi fan.
È vero solo in parte, secondo me.La satira con una morale è un ossimoro, perchè la morale cambia in base ai tempi e ai luoghi. Semmai la satira deve attenersi al non prendersela in modo diretto col più debole.
Quanto siamo ancora legati alla cultura ellenica?
Ci sono margini dove il relativismo è consentito in ogni sua forma, margini in cui è consentito solo se non mettiamo al centro alcun tipo di società umana evoluta e relativo benessere.
Detto così mi espongo ad attacchi. Ad esempio "cosa intendi per società evoluta? Vuoi forse riferirti ad una società che aderisce a modelli che tu ritieni più elevati?".
Beh, qui davvero si può andare al largo.