commovente?
direi tristezza assoluta,e la definirei storia assurda
la madre però è di una maleducazione assurda
è la cosa che mi lascia più perplesso di tutte
commovente?
direi tristezza assoluta,e la definirei storia assurda
la madre però è di una maleducazione assurda
è la cosa che mi lascia più perplesso di tutte
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Opp32
Mai detto che trovare lavoro sia fico.
Lavorare non è ganzo.
Ma abbiamo due concezioni di lavoro diverse, cya.
Guarda che forse continui a non capire, non stò dicendo nemmeno che sposarsi sia una cosa figa, ma le persone hanno dei traguardi da raggiungere.
Sono semplicemente felice di ciò che stò facendo e se devo ringraziare qualcuno sono proprio i miei genitori che m'hanno sempre lasciato fare come preferivo ma al tempo stesso m'hanno educato, non ho mai pisciato nel gelato di nessuno se proprio vuoi saperlo.
Mai fatto la cresta, mai pensato di rovesciare questo fottuto sistema nè di fare una rivoluzione dei "poveri". Semplicemente ho sempre pensato di migliorare il sistema, ma di certo non si fà nemmeno con le bombolette.
Detto questo non condivido le tue opinioni e tu non condividi le mie. Fine della questione.
Vuoi andare avanti ancora tanto a lungo?
Dovrei piangere?
Allora, il mio discorso è partito dal fatto:
Chi non educa i propri figli (la madre in questione) di certo non si potrà lamentare se il figlio non farà mai un càzzo.
Dal lavoro allo studio.
Hai capito adesso? A me fottesega se tu lavori o fai il mantenuto, sono solo problemi tuoi.
Avere dei traguardi? Beh, non è obbligatorio ma è consigliabile.
Altrimenti se ti piace stare a non fare nulla aspettando di morire, buon per te. Và bene a te, và bene a tutti.
Già, stò per sposarmi, e allora?
Ti rimando a poco sopra, magari capirai il senso del mio reply
Il problema è proprio questo: si parte del presupposto che l'educazione equivalga non solo ad un insegnamento inerente all'ABC del buon cittadino, ma anche ad una conformizzazione sociale rientrante nei canoni contemporanei.
Ci fosse un po' di giustizia in più, invece, tutti i ragazzi dovrebbero crescere senza particolari inibizioni ( a patto che queste non vadano ad intaccare il libero arbitrio altrui, chiariamoci ) e perseguendo la propria linea di pensiero; nella realtà, purtroppo, si viene ampiamente imbottiti di illusioni ed esempi viventi dai nostri stessi creatori, proprio coloro che dovrebbero salvaguardare la nostra identità e privarci dalle paure/generalizzazioni.
In parole povere, se un genitore si trovasse "nei piedi" un figlio che vorrebbe continuare a svolgere le proprie attività da autodidatta senza alcuna intenzione di inziare a lavorare, non vedo perchè dovrebbe criticarlo o costringerlo a fare cose che lui stesso non vuole assolutamente fare.
Nel caso fosse un ragazzo come gli altri, prima o poi, si stancherebbe di rimanere a casa senza soldi e senza particolari possibilità che solo il denaro potrebbe offrirgli ed inizierebbe a lavorare come la maggiorparte delle persone.
Uno dei più grandi errori dei genitori è quello di instillare troppa fretta nelle menti dei figli, scordandosi del fatto che hanno molta più esperienza di loro; di conseguenza, in quelle condizioni, è molto più facile cadere in errore.
In questi casi, peraltro, ci sarebbe da chiedersi: " I genitori vogliono veramente tutto il bene possibile per i propri figli oppure, difendendosi con i soliti moniti tramandati di generazione in generazione, vogliono solamente che la prole diventi sempre più economicamente gestibile e cercano di liberarsi dalla stessa il più velocemente possibile?"
Deh, tralasciando il fatto che purtroppo babyminchia (o bambini protoritardati, che dir si voglia) esistono ovunque, la cosa strana è la madre. Forse era solo una conoscente, cioè, boh. O forse davvero credeva che era meglio fare così e non mollargli uno schiaffo pesante.
Forse il bambino voleva solo giocare, forse non aveva l'esperienza (educazione?) necessaria per capire che non si doveva fare, o forse non ne aveva l'intelligenza necessaria. Ma quello si capirà quando comincerà a crescere.
Ciò non toglie che mi ricordi molto Gandhi. Con me sarebbe partito (come molti altri) lo scatto a 40 km/h sul lungomare e un ceffone a mano aperta bello e violento.
Vorrei veder più fuoco ch'acqua o terrae 'l mondo e 'l cielo in peste e 'n fame e 'n guerraL'HO EMULATO --> qui
Sono anche io sulla stessa linea di pensiero.
Il fatto che si riconoscano il lavoro e il matrimonio dei traguardi importanti mi lascia perplesso; un conto è fissare come proprio obiettivo il matrimonio o il lavoro, cioè farlo ma farlo perchè è una scelta personale fra le tante possibili (e poi andare a vantarsi di aver raggiunto i propri obiettivi, non vantarsi di essersi sposati), un conto è invece sposarsi e credere di aver raggiunto un traguardo a priori (cioè io mi sposo= la società mi riconosce come un uomo responsabile bla bla, il che è una cazzata anche perchè sposarsi è solo un contratto); ancora più ridicola è a mio modo di vedere la figura del padre di famiglia che si sente realizzato solo per il fatto di essere responsabile di moglie e figli, questa è solo una sfida con se stessi, un indizio di irresponsabilità poichè sposarsi non dovrebbe essere chissà quale evento ma solo un contratto che favorisca la famiglia nei confronti dello Stato.)
Insomma, un barista o un giardiniere non hanno nulla da invidiare ad un avvocato/ingegnere/medico e simili, sono solo due scelte di vita differenti. Ognuno ha i propri obiettivi, c'è chi punta ai soldi, chi al lavoro per il piacere di farlo, chi preferisce fare il minimo per godersi la vita oziando.
La vera maturità e intelligenza la si vede nella capacità di vivere in società secondo le regole "giuste" che questa, ragionevolmente, stabilisce. Per regole non intendo quelle della morale derivante dalla società stessa, che spesso è fonte di ignoranza, ma quelle della legge positiva vera e propria, regole costruite da grandi filosofi, giuristi, storici etc.
Per farla breve: fino a quando l'individuo adempierà ai propri obblighi e doveri generali verso lo Stato e gli altri individui senza violare la legge (e senza violare la morale sottintesa dalla legge, quindi agendo in buona fede senza ingannare o offendere il prossimo) non ci sarà nulla da obiettare.
L'idea del matrimonio come traguardo è un'idea fascista, un'idea imposta da uno Stato assolutamente non liberale, che va a limitare la libertà del cittadino senza motivi validi.
A me pare solo uno che inconsciamente viene qui a vantarsi di presunti falsi traguardi riconosciuti generalmente dalla società.
Insomma, chi gliel'ha chiesto?
Penso che molti di noi qui abbiano una vita un minimo soddisfacente ma non tutti vengono a sbandierare i loro "traguardi" in una discussione relativa all'educazione.
Insomma, è che come se fosse entrato e avesse detto "guardate, io ho fatto x e sono x, sono stato educato benissimo, chi non è come me è inferiore a me". Probabilmente l'autore l'ha fatto inconsciamente ma questo è il messaggio irritante che arriva.
Dunque, ho letto la prima parte del tuo reply e, attenziò, non mi và di risponderti sono tipo 3 pagine che cerco di spiegare che il mio esempio era per far capire che i bambini se non ricevono un educazione adeguata non saranno spronati ad ottenere dei risultati.
Ma non parlo per sentito dire, parlo perchè, come già detto, studio i comportamenti di bambini/genitori per riuscire a tirar fuori i primi da determinate situazioni.
Della società poco m'importa, non sono venuto quà a vantarmi, fottesega di farlo su un forum.
Non sono entrato per fare una cosa del genere, ho fatto un esempio prendendo il mio caso relativo alla congiunzione tra Educazione ~ Vita
Tendenzialmente potrei dire d'aver esagerato con Imperator ma non è un problema mio, è un problema suo che il 90% delle volte flamma e l'altro 10% trolla. Ognuno ha il suo giochino