Continuavano a chiamarlo Estrema Unzione... avverti la tua vedova di prenotare un posto al camposanto!
Anno - 1969
Durata - 97'
Regista - J.B. Tennent's (Oreste Lo Monaco)
Trama - Far West, 1870: il lurido pistolero Estrema Unzione (Oliver Hardy) giunge nella città di El Dorado sulle tracce di un cacciatore di taglie canadese, Buck Butchidy (Antonio Sabàto), che ha stuprato e ucciso anni addietro sua moglie Gina (Iva Zanicchi) scambiandola per un feroce bandito messicano. Estrema Unzione scopre che Buck sta dando la caccia ad una banda di ladri di bestiame capeggiata dal terribile fuorilegge Quintana (Raimondo Vianello). Scambiato per il nuovo sceriffo dall'ingenuo sindaco del paese (Alvaro Vitali), Estrema Unzione si mette alla ricerca della banda, scatenando le ire del cacciatore di taglie. Dopo una lunga serie di sparatorie, risse e inseguimenti a cavallo, entrambi i pistoleri giungono al cospetto di Quintana, che uccidono sparando contemporaneamente. A nulla valgono le preghiere di Marilù (Daniela Santanchè), giovane e bella figlia del sindaco, innamorata di Estrema Unzione: i due contendenti risolveranno la questione con un duello all'alba.
Commento - Scavando ben oltre il fondo dell'interminabile filone di spaghetti western all'italiana, troviamo questo film realizzato in fretta e furia dall'esperto Oreste Lo Monaco utilizzando il materiale di scena (e anche metà degli attori) di Arriva a mezzogiorno... è Fratellanza, comincia a recitare il rosario! di Ruggero Impastato, per cavalcare la moda dei pistoleri brutti e cattivi, che prima sparano e poi bestemmiano. Girata in Italia (Rosignano Solvay e Pontedera) con un budget terminato a metà del secondo giorno di riprese, l'opera si rivela sin dalle prime scene un troiaio colossale. La trama, originale quanto quella degli altri settantaquattro western girati da Lo Monaco nel solo anno solare precedente, non solo fa acqua da tutte le parti, ma è narrata con una pesantezza degna di un'escavatrice mineraria. Primi piani interminabili di leoniana memoria sugli occhi bovini dei protagonisti e sulle tette della Santanchè sono inframezzati da dialoghi ai limiti dell'umano. La parte migliore del film è senza dubbio l'inascoltabile ma cacofonica colonna sonora di Johnny Dorelli, che tenta senza successo di unire sonorità spagnoleggianti alla tarantella calabrese. Le uniche scene degne di nota sono la rissa al saloon tra Estrema Unzione e il campione di poker Whiskerson (Giovanni Trapattoni), quando il protagonista percuote il capo dell'avversario con la gamba di legno della ballerina di can-can, e la morte di Quintana, trafitto negli occhi dai proiettili dei due pistoleri, sebbene si noti chiaramente che si tratta di una testa di maiale a cui è stata applicata una barba posticcia. Ultima apprizione cinematografica di Daniela Santanchè prima di rovinare la sua carriera buttandosi in politica.
Giudizio - Se avete del tempo da sprecare, mettetevi a sedere su una stufa rovente e leggete l'autobiografia di Marcello Dell'Utri, ma non guardate questo film.
Voto - 2+
Citazioni:
"È appena finita la messa, ma per te inizia il momento di pregare"
"Dicono che con un buco in più in fronte si respiri meglio"
"Sei morto come un cane rognoso... eppure la tua sporca vita ha superato le aspettative di quella baldracca di tua madre"
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davide91
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