Descrizione:
Se è vero (come è vero) che l'Amiga era una delle macchine favorite dell'epoca per la conversione su sistemi casalinghi di giochi arcade in virtù della sua maggiore potenza, è vero anche che queste conversioni non sono riuscite tutte alla perfezione. Una conversione di quelle letteralmente scriteriate fu proprio quella del qui presente Pit-fighter, probabilmente uno dei titoli peggio riusciti per questa piattaforma.
L'arcade originale sfruttava la potenza della macchina dedicata per proporre una grafica digitalizzata che potesse competere con quella proposta all'epoca da
Mortal kombat. Dato, però, che l'Amiga non aveva la potenza di una macchina dedicata, i programmatori ebbero l'infelice idea di sacrificare il gameplay per lasciare il più intatta possibile la grafica. Il risultato fu semplicemente deprimente: i controlli erano legnosi all'inverosimile, le collisioni pessime ma l'allineamento richiesto al giocatore per raccogliere e lanciare gli oggetti maniacale; il risultato non poteva che essere un gioco frustrante, coronato peraltro da un sonoro abbastanza spompato. Le uniche note positive derivavano dall'originale ambientazione (con tanto di pubblico che ti ributtava al centro se cercavi di allontanarti) e dal buon differenziamento dei personaggi disponibili, che però erano solo tre.
In due parole: da dimenticare.
Note e curiosità:
- in caso durante la partita si inserisse il secondo giocatore, dall'incontro successivo diventavano due anche i nemici da battere per ogni incontro, aumentando notevolmente la difficoltà degli incontri