Oddio, ne ho qualcuna veramente meravigliosa anch'io.
Ringrazio di aver potuto passare più di un anno a fare front office in una struttura culturale polivalente.
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Nove e mezzo di mattina. Entro in ufficio di cattivo umore e mi saluta il telefono squillando. Mezz'ora prima dell'effettiva apertura della struttura. Moccolo di buon auspicio ed alzo la cornetta.
Moi: Officina Giovani, buon giorno.
Sconosciuto: (con voce frollata da ottantenne) Oh, Seeenta. La mi dice se avete dei motori Piaggio da montare?
M: Come prego?
S: Eeeeeeh che c'ho i' mi motorino che s'è piantato su Viale Piave e mi sa che s'è incartaho tutto.
M: Credo abbia sbagliato numero. Non lavoriamo sui motorini.
S: O che ho sbagliato numero? Non è l'Officina GIOVANNI?
M: Sì. Ma montiamo soltanto cingoli per carrarmati.
S: AAAH, grazie lo stesso.
Per curiosità ho aperto le pagine gialle... non esiste alcuna Officina Giovanni. Viva la senilità.
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Arriva il classico cinno brufoloso col capello unto e la maglietta metallara per fissare la sala prove per il suo gruppo.
M: Che ora?
C: Uh, alle sette di sera andrebbe bene.
*controllo la disponibilità*
M: Mh, no. Fino a Gennaio è coperta quella fascia oraria.
C: E alle diciannove invece?
*lo guardo perplesso*
C: No, volevo dire. *silenzio* Alle sette?
*Abbasso la penna sgomento*
C: Ah ah ah. Ehm. Sento gli altri quando possono allora e poi magari torno.
Non è più tornato.
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Sono in ufficio, seduto alla scrivania. Alterno la scrittura di appunti a veloci risposte al telefono. Chiaramente indaffarato insomma. Entra una signora sorridendo.
S: Scusi, lavora qua?
M: Si figuri, assolutamente no.
S: Ah, grazie.
*esce*
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C: *scocciato* Eccheccazzo, il microfono è rotto! Non riusciamo mai a fare una prova che c'è qualcosa che non funziona.
M: Mi spiace, davvero. Sicuri comunque che sia rotto? Avete controllato i volumi in entrata? Non è che l'avete attaccato allo spinotto sbagliato?
C: Non è senza fili?
M: ...
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S: Mi hanno detto che il martedì organizzate serate di Teatro.
M: Sì, certo.
S: Tutti possono proporre qualcosa?
M: Sì, poi viene valutato il progetto. Ma tendenzialmente si accettano tutti.
S: Vorrei proporre uno spettacolo.
M: Oh. Compili questo modulo allora. Di che si tratta comunque?
S: Volevo raccontare delle barzellette e fare delle imitazioni.
M: Mi ridia il foglio. ORA.
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S: Vendete cd?
M: No.
*ci pensa un attimo*
S: Nemmeno masterizzati?
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Dieci sera, sala Eventi piena zeppa di gente. Un gruppo locale suona sul palco. Si avvicina un tizio con un mucchio di depliant in mano presi dall'espositore in ufficio. L'accento non è toscano.
S: Oh, bel posto comunque.
M: La ringrazio.
S: Ma ci si suona dal vivo?
*indico con lo sguardo il chitarrista che sta saltando come un ossesso sul palco prima di allontanarmi tristo*