LOCKDOWN
Davanti a te, una bocca si socchiude, incurante delle parole amare che escono dalla tua bocca.
Si avvicina lentamente alla tua e, come uno stampo,preme la suddetta, facendo uscire la lingua profumata e premendola contro i tuoi denti.
Il tuo pene si alza,va a picchiettare contro la patta dei suoi pantaloni...e ti sembra di sognare: è il momento tanto atteso, il tuo primo bacio, la tua prima ragazza.
Ma c'è un ma: tu non la volevi baciare,perchè...perchè...perchè tutto questo ti sembra irreale, e provi l'innaturale sensazione di stare sbagliando qualcosa, sensazione che ti rende nervoso e -incredibile a dirsi- cauto.
Poi, noti che le sue manine delicate stanno armeggiando con la cerniera dei tuoi jeans, e dopo averli aperti, li sfila...oh, sì.
***
La mattina seguente ti trova in una sorta di prigione: sei in una stanzetta priva di finestre, l'aria è immota e il pavimento freddo.
Le pareti sono metalliche e riflettono il tuo volto.
Alla tua sinistra c'è una porticina, palesemente chiusa.
Poi qualcuno tosse.
Di fianco a te giace un uomo, il volto solcato da rughe, gli occhi rossi fuoco e catene ai polsi.
Ti guarda con un odio indicibile, e ti accorgi che, se non fosse per le catene di cui è ricoperto, ti salterebbe addosso e ti ammazzerebbe.
Hai paura ma, nonostante questo, gli chiedi biascicando: "Qual'è il tuo nome? Che ci faccio qui?"
L'uomo abbozza un sorriso, e poi parla: "Mi chiamo AIDS".
Poi capisci.
è un sogno, logico, un sogno...hai scopato una ragazza, dopo una notte di fuoco ti sei addormentato, e ora sei qui...ti tiri schiaffi, ti dai pizzicotti, ma non ti svegli comunque.
L'uomo sta ridendo, lo vedi chiaramente, ride dei tuoi patetici sforzi e al contempo sorride.
Lui sa qualcosa che a te sfugge,è chiaro.
"Senti vecchio, perchè ridi? Tu fai parte del mio sogno,percui se io voglio che tu scompaia, tu scompari, e..."
Non fai in tempo a concludere la frase che la porticina si spalanca, lasciando entrare un omone alto all'incirca due metri.
Libera il tuo compagno di prigionia, esce dalla porta e la richiude alle spalle.
Ora siete soli.
L'uomo ti guarda, sprezzante, come una belva che si prepara ad attaccare...e tu hai paura.
Ti alzi di scatto, corri verso la porta e cominci prenderla a pugni, urlando come un pazzo.
Ma non giunge risposta, non giunge risposta, no...sei in preda al panico più nero.
L'uomo si alza in piedi e salta verso di te, ti morde il collo, ti dilania la carne, la senti strapparsi...e poi ti libera, di scatto e all'improvviso, facendoti crollare a terra ansimante.
Il sangue gronda dal tuo corpo, ti fa male il collo e non riesci a fermare i fiotti di sangue, anche se ci provi (con un fazzoletto).
"Sai quello che mi fa incazzare dei coglioni come te, lurido idiota? Mi fa incazzare il fatto che non usate il preservativo, che scopate come cani, senza alcuna precauzione. Siete incauti,giustamente poi ne dovete pagare le conseguenze. Questo è un sogno,certo. Ma questo sogno deve servirti come monito. Se ci tieni alla tua pellaccia,la pianterai di abbordare troie in discoteca. So che questa è la tua prima volta...ne consegue che sei ancora un novellino, facile da plasmare. Cristo,hai vent'anni. Non rovinarti la vita in questo modo,fai sesso protetto...poi puoi drogarti per quel cazzo che me ne frega, non spetta a me giudicare quel versante. No, io sono qua semplicemente per farti capire. E ora capirai."
Estrae dalla tasca una siringa,la stappa e fischiettando si avvicina a te.
Cerchi di scappare, e per un pò riesci a non farti beccare.
Ma purtroppo per te la cella è piccola, ed è destino che prima o dopo, di riffa o di raffa, quel pazzo ti inietti il contenuto di quella orrida siringa.
Quando lo fa, stranamente non senti dolore, solo un innaturale senso di distacco dalla realtà, e un lieve capogiro.
Il mondo intorno a te inizia a roteare velocemente, e crolli al pavimento.
***
Una sveglia suona da qualche parte.
Apri gli occhi e vieni inondato dalla luce morbida e calda del sole, che ti ricopre come un guanto, pronta ad augurarti un felice giorno nuovo.
Accanto a te la ragazza non c'è più, ha lasciato un biglietto sul comodino.
"Ho preso i soldi dal tuo portafoglio, ora me ne vado. Stammi bene,baby, e vieni a trovarmi ancora, ci sarò sempre".
Poi ti viene in mente il sogno...oh, che cretinata.
Gli effetti del dopo orgasmo, supponi...massì, che vuoi che sia, i sogni non rispecchiano mai la verità.
Però ti fa male la testa e hai la nausea,a tal punto che non riesci nemmeno ad alzarti dal letto.
Una vespa entra dalla finestra socchiusa e ti punge...
Otto ore dopo, la governante trova in camera un ragazzo sui vent'anni riverso al suolo, morto.