Contest letterario #6 - Sogno
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Discussione: Contest letterario #6 - Sogno

Cambio titolo
  1. #1
    Mvesim
    Ospite

    Contest letterario #6 - Sogno


    Si ringrazia Spettro di Sabbia per il logo.

    CONTEST LETTERARIO #6
    SOGNO


    Contest precedenti:
    - Amore
    - Fede e misticismo
    - Fantasya
    - Etica
    - Abbandono

    E andiamo avanti con la sesta tematica... il sogno: un argomento che ha rispecchi in diversi ambienti, dall'utopia dei filosofi greci ai paradossi dei matematici, dalla speranza spensierata dei giovani ai peggiori incubi mai vissuti.
    Angoscia, desiderio, gioia, felicità, paura, astratto... il sogno rappresenta tutto questo, in un mondo onirico che conniuba realtà a fantasia.

    Il tema è vasto e dovrebbe portarvi a creare vari e disparati racconti, in bocca al lupo a tutti quanti.

    Poche regole abbastanza semplici...

    - usate un italiano corretto e ricordate di mettere un titolo alle vostre opere;
    - la lunghezza minima di un racconto è di almeno mezza pagina word (in Times New Roman a grandezza carattere 12); la lunghezza massima di dieci pagine;
    - la scadenza del contest è fissata fra circa tre settimane: lunedì 22 ottobre alle ore 15:00 (la data non sarà posticipata stavolta);
    - i racconti dovranno essere postati in questo thread (nel primo post saranno inseriti dei collegamenti ipertestuali);
    - NON è consentito inserire immagini nei racconti;
    - tutte le tipologie di racconti sono tutte ben accette (es: piccoli racconti, virtuosismi narrativi di vario genere, prosa poetica, poesie, ecc... );
    - non è consentito partecipare a questo contest con racconti già postati in contest precedenti.

    Alla conclusione del contest, questo thread sarà chiuso e sarà aperto un thread per le votazioni dove chiunque potrà dare la propria preferenza (maggiori dettagli sulle votazioni saranno riferite a tempo debito).

    Buon contest a tutti!!!

    RACCONTI POSTATI

    - "Un sogno degli ultimi giorni" di Imago Storm
    - "IERI" di Mao-t
    - "M.P. Spare e l’allegra combriccola degli sporcaccioni" di Jurambalco
    - "LOCKDOWN" di $more$
    - "sogni di supereròi" di M.Uollas
    - "Posse Fossibile" di Loto.Nero
    - "Demoni interiori" di kokkina
    - "Somnium exsistendi" di space king

    Ultima modifica di Mvesim; 20-10-2007 alle 09:45:38

  2. #2
    Marco Zuccaro
    Ospite
    Wow questo contest è davvero bello! Sono proprio curioso di vedere che cosa posteranno gli altri utenti In bocca al lupo

  3. #3
    Ren
    Ospite
    Io penserei anche a fare qualcosa per il metodo di votazione.
    E' un po' avvilente fare un contest senza votanti; imho. C'è il thread dei racconti per pubblicare qualcosa senza poi essere giudicati, un contest dovrebbe prevedere un sistema di votazioni che garantisca un minimo di partecipazione.

    Non so, una giuria, l'obbligo di votare per i partecipanti, qualcos'altro...qualsiasi cosa. La situazione attuale è alquanto triste; poi magari mi sbaglio e tutti accorreranno in massa a votare negli ultimi giorni utili, ma la vedo un'ipotesi poco probabile onestamente.

    Non sono un lettore avido nella vita, ma basta davvero un piccolissimo sforzo per leggere dieci/dodici racconti di una o due pagine ognuno e poi formulare un breve giudizio.

  4. #4
    Villano L'avatar di Jurambalco
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    Citazione Ren Visualizza Messaggio
    Io penserei anche a fare qualcosa per il metodo di votazione.
    E' un po' avvilente fare un contest senza votanti; imho. C'è il thread dei racconti per pubblicare qualcosa senza poi essere giudicati, un contest dovrebbe prevedere un sistema di votazioni che garantisca un minimo di partecipazione.

    Non so, una giuria, l'obbligo di votare per i partecipanti, qualcos'altro...qualsiasi cosa. La situazione attuale è alquanto triste; poi magari mi sbaglio e tutti accorreranno in massa a votare negli ultimi giorni utili, ma la vedo un'ipotesi poco probabile onestamente.

    Non sono un lettore avido nella vita, ma basta davvero un piccolissimo sforzo per leggere dieci/dodici racconti di una o due pagine ognuno e poi formulare un breve giudizio.
    Perfettamente d'accordo. Ora comeora infatti ci sono i voti miei e tuoi e dubito anche io che si possa ad arrivare oltre i 5 votanti complessivi.
    Un'idea sarebbe appunto obbligare gli scrittori a votare pena l'esclusione dell'opera dal contest (anche se è una cosa un tantinello draconiana) o instaurare per un po' di tempo una giuria fissa (anche se ci perderebbe l'oggettività della votazione). Davvero, è alcquanto triste scrivere racconti per contest così stimolanti come il presente e ritrovarsi poi con un pugno di mosche in mano. La cosa migliore, a mio avviso, sarebbe estendere il contest al di la della sezione art radar (lasciandola tuttavia compe punto centrale) mettendo bandi relativi al concorso e alle votazioni nelle sezioni attinenti per interessi (daily ed agorà, ad esempio).

  5. #5
    Marco Zuccaro
    Ospite
    Ottima idea, quest'ultima di jurambalco. Sono d'accordo, estendere in qualche modo i contest, creare uno spazio per delle locandine virtuali...

  6. #6
    Bannato L'avatar di Dido_donnie
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    secondo me se il contest si facesse in una sezione più frequentata i racconti sarebbero più letti...per me dovrebbe avere più visibilità questa cosa

    edit: praticamente intendevo quello che ha detto jurambalco...già, ha espresso alla perfezione una possibile soluzione a questo problema

  7. #7
    Mvesim
    Ospite
    Citazione Jurambalco Visualizza Messaggio
    Perfettamente d'accordo. Ora comeora infatti ci sono i voti miei e tuoi e dubito anche io che si possa ad arrivare oltre i 5 votanti complessivi.
    Siamo a sette voti complessivi! Tutte le statistiche precedenti sono andate distrutte...

    Un'idea sarebbe appunto obbligare gli scrittori a votare pena l'esclusione dell'opera dal contest (anche se è una cosa un tantinello draconiana)
    No, perchè vorrei stimolare gli utenti a scrivere e una cosa del genere farebbe più male che altro... se facessimo così perderemmo penso i racconti di Frank Drummer o Melchior (per dire due nomi) che solitamente evitano di dare voti.

    o instaurare per un po' di tempo una giuria fissa (anche se ci perderebbe l'oggettività della votazione).
    Il problema è che ogni utente ha le sue preferenze e i suoi gusti e credo che nessuno abbia le specifiche adeguate (cioè essere un esperto letterato) per poter far parte di una "giuria" elettiva.
    Sicuramente si può fare un gruppo di utenti che votano sempre a mò di giuria ma questo gruppetto, paradossalmente esiste già (io, te, Ren, Imago Storm) e definirla come giuria mi sembra una cosa completamente inutile... in fondo questi utenti votano sempre anche se non si crea tale giuria.

    Davvero, è alcquanto triste scrivere racconti per contest così stimolanti come il presente e ritrovarsi poi con un pugno di mosche in mano.
    Su questo mi trovo d'accordo.

    La cosa migliore, a mio avviso, sarebbe estendere il contest al di la della sezione art radar (lasciandola tuttavia compe punto centrale) mettendo bandi relativi al concorso e alle votazioni nelle sezioni attinenti per interessi (daily ed agorà, ad esempio).
    E come intendi mettere i bandi?
    Mettendo un [top] nei thread di pertinenza che riconduca ad Art Radar o facendo un secondo thread di votazioni anche là?
    NB: Sarei eventualmente d'accordo per la seconda ipotesi; i [top] vengono letti di rado.


  8. #8
    Villano L'avatar di Jurambalco
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    Citazione Mvesim Visualizza Messaggio
    Siamo a sette voti complessivi! Tutte le statistiche precedenti sono andate distrutte...



    No, perchè vorrei stimolare gli utenti a scrivere e una cosa del genere farebbe più male che altro... se facessimo così perderemmo penso i racconti di Frank Drummer o Melchior (per dire due nomi) che solitamente evitano di dare voti.



    Il problema è che ogni utente ha le sue preferenze e i suoi gusti e credo che nessuno abbia le specifiche adeguate (cioè essere un esperto letterato) per poter far parte di una "giuria" elettiva.
    Sicuramente si può fare un gruppo di utenti che votano sempre a mò di giuria ma questo gruppetto, paradossalmente esiste già (io, te, Ren, Imago Storm) e definirla come giuria mi sembra una cosa completamente inutile... in fondo questi utenti votano sempre anche se non si crea tale giuria.



    Su questo mi trovo d'accordo.



    E come intendi mettere i bandi?
    Mettendo un [top] nei thread di pertinenza che riconduca ad Art Radar o facendo un secondo thread di votazioni anche là?
    NB: Sarei eventualmente d'accordo per la seconda ipotesi; i [top] vengono letti di rado.

    La seconda ipotesi sarebbe la migliore, anche se la vedo una via difficoltosa. Le proposte di giuria ed esclusione senza voto erano delle idee su cui, in effetti, non mi trovo d'accordo nemmeno io, però è proponendo che le idee si possono mescolare.

    Comunque effettivamente stiamo polverizzando ogni record

  9. #9
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    inauguro

    Questa volta proviamo (plurale maiestatis o humiliores, vedete voi ) con la "fantascienza" - o qualcosa di simile

    Un sogno degli ultimi giorni

    Il cielo è un grigio monumento ai caduti: una lastra di granito, immobile dinnanzi a un’eternità che già si frantuma. Meglio: sarebbe un monumento ai caduti, se ci fosse qualcuno per cui questa espressione avesse ancora un senso.
    La terra è una muta distesa di rovine: una proliferazione di Torri di Babele, frammentate e sparse, distesa dinnanzi a un oceano color petrolio. La terra vista dallo sguardo fisso della volta celeste: lo spettacolo si offrirebbe in diversa prospettiva se vi fosse qualcuno ad osservarlo da una altezza umana.
    E c’è una strada: termina nel luogo dove si possono ammirare i resti sparpagliati di un porto e il lento affondare di qualche ultimo e tardivo Titanic. Meglio: quel che resta d’una strada; ma nessuno la percorrerà più, e simili precisazioni sono inutili.
    Sovra tutta la scena campeggia il cupo rumore dell’oceano di notte. Sulla strada si scorge una figura, silhouette vagamente umana, profilo scimmiesco: procede a fatica lunga l’archeologica strada, vi si trascina. Certo attirata dal rumore dell’oceano o da una più tellurica e inspiegabile percezione della sua presenza.
    Inutile aggiungere che si tratta del nostro ultimo discendente: sfuggito lui solo, per caso o destino, all’inarrestabile sinfonia di peste e vaiolo, guerre atomiche e termonucleari, inondazioni e diluvi, terremoti ed orogenesi, cannibalismi e olocausti, cataclismi, catastrofi, invasioni barbariche, che segnerà i nostri ultimi giorni.
    È straziato da sete e fatica, e da ulteriori mali inconoscibili a noi che l’apocalisse ventura possiamo solo immaginarla. Pure si trascina ancora verso l’oceano, spinto forse da un istinto che trova in ciò la sua finale rivincita su qualsiasi vestigia culturale. Arranca per un po’ lungo l’orizzonte della scena – se è ancora possibile determinare un tempo e, soprattutto, parlarne – poi cade, immobile, vinto da una fatica lunga secoli, abbandonandosi all’ultimo sogno che la sua involuta coscienza gli permette.

    Le macerie della decaduta metropoli inverdiscono: invase dall’improvvisa comparsa degli striscianti e silenti giardini pensili di Babilonia.
    Il cielo si fa terso, oceano di vetro e fiamme: si sperde nel suo stesso color turchino, cielo obliato da secoli, millenni, dal primo giorno della creazione.
    L’aria è percorsa da taciturni tremiti, da un ansito animale, dal rumore appena accennato della vita: un ronzio di insetti, un rapido comparire di sguardi inumani, tracciano un nuovo silenzio che sostituisce la muta parola di una decadenza lunga eoni.
    Arcani profumi, selvaggi e cosmici, assalgono un olfatto disabituato a pensare altro che scie chimiche.
    Due alberi, o forse un solo albero, unica forma di vita vegetale che svetti verso gli spazi ulteriori, nella vasta prateria ch’è ora la rovinosa città, si disegnano lungo la riva dell’oceano: affondano le radici tra sabbia e mare, polvere e cemento. I due alberi appaiono inestricabilmente legati; e il primo è una nuda teoria di rami di insondabile eleganza matematica, il secondo una vegetale immagine di perfezione vivente: non una delle sue foglie si sporge altrove dal posto destinatole, non uno dei suoi frutti è acerbo o maturo più di quanto sia in sé stabilito.
    Si avvicina, il nostro uomo, il nostro residuo di quel ch’è un uomo, ai due maestosi alberi, stupefatto della loro magnificenza, colto da un sentimento che l’avverte oscuramente di come non potrebbe fare altro. Giunto ai piedi di quella esigente immagine di regalità, se ne stende ai piedi e, nel sogno, s’addormenta.

    Si agita ai piedi dell’imponente trono vegetale la figura vagamente bestiale del nostro ultimo discendente - o del nostro primo avo ? È un sonno agitato: digrigna i denti, si avverte sotto le palpebre un incessante movimento degli occhi, mormora frasi sconnesse, somiglianti più a grugniti che a qualsiasi articolato linguaggio. E sogna d’avvicinarsi all’albero, di violarne con folle superbia l’immacolata perfezione: allungando la mano nel gesto di strapparne un succoso frutto di giardino delle Esperidi.

    Un repentino sibilo, come di vento che attraversi le vuote distese del cosmo, colma l’improvvisa assenza, l’impensata imperfezione, che macchia il ramo.Il cielo è un sonoro dispiegarsi di fiamme crepitanti, una teoria di accecanti soli in espansione: risuona un grido che è voce: l’urlo dimesso o il fantasma barocco di un Dio obliato.
    Una frase si disegna sulle labbra fisse dell’uomo, impronunciata: “…solo un sogno. Un serpe, mentre dormivo, mi è scivolato in bocca…” Frammento di una apologia – quanto meschina o indifferente ? – vana e inascoltata. Prima frase comparsa sulle tremule labbra dell’umanità, o ultimo suo inaudito sospiro.
    Si sgretola il giardino d’oriente, trascinando con sé gli ultimi bagliori di un ultimo sogno: resta la nuda terra, la strada che non è più tale: la maceria insondabile che, dall’alto della volta celeste, appare come il ramo d’un albero, un tempo d’inaudita perfezione, ora vuoto e spoglio.
    E, risvegliatosi improvvisamente, mosso da un soprassalto affine alle malattie vascolari e alla collera divina, il nostro scimmiesco erede-progenitore, si rialza dal terreno polveroso ove giaceva, per accasciarsi pochi metri – se è ancora possibile determinare uno spazio e, soprattutto, parlarne – più in là.
    Solo questo resta dell’impensata eternità: solo il cupo rumore dell’oceano di notte.


  10. #10
    Ex videogiocattolaio L'avatar di Mao-t
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    IERI

    Una voce lontana. Un sibilo quasi impercettibile mi assilla da diversi mesi ormai.
    Non capisco e penso a tante cause: immaginazione, tumore al cervello, sogni ad occhi aperti.
    Ma ormai non ci faccio neanche caso, la vita scorre come sempre, uguale, ciclica,ferma, ma sono certo che cambierà.
    Quella voce..mi dice che cambierà.

    Sono tornato ieri dall'Afghanistan, la mia "missione di pace" è finalmente terminata, ho potuto rivedere i miei cari, molti avevano le lacrime agl'occhi, chi per la felicità di rivedermi sano e salvo, chi per fierezza.
    L'importante è che li abbracci tutti, uno per uno; ho una strana voglia di abbracciare le persone ultimamente.
    Poi gli amici, oddio quanto mi mancavano le serate con i veri amici, un paio di birre e la città diventa il nostro parco giochi.
    Finalmente rivedrò tutti loro, e Federica.
    Molti soldati, in guerra, violentavano o andavano a puttane per sopperire la mancanza della propria donna.
    Io non l'ho mai fatto, mai.
    Solo lei era nei miei pensieri, solo il sapore della sua pelle avrebbe potuto saziarmi, solo la sua risata mi avrebbe messo di buon umore, solo lei.
    Abbiamo preparato tutto telefonicamente, sarà una serata indimenticabile: andrò a prenderla alle sette, andremo in quel ristorantino dove fanno quel risotto ai gamberetti che le piace tanto e quel buon vinello rosato che ben si sposa.
    Tutto preparato per bene, tutto andrà alla perfezione.
    Finalmente stasera la rivedo, ma devo riposare, il viaggio mi ha sfiancato.


    Ancora quella voce..Ancora quelle flebili parole, una litanìa continua, quasi un pianto.
    Sono lontane, sommesse, ma le sento, o per meglio dire le percepisco appena..bah, non ho tempo e voglia di pensarci, devo riposare perchè stasera rivedo Fede.

    Sono le sei e mezza, cavolo, sono elettrizzato come se fosse il mio primo appuntamento da adolescente!
    Ah, il mio macinino, è ora di cambiarlo, e di pulirlo..mannaggia, dovevo pensarci, non posso prendere l'auto ridotta in queste condizioni.
    Prendo l'auto di mio fratello, tanto a lui stasera non serve.

    Finalmente, tra venti minuti rivedrò la mia Venere, potrò risentire il suo profumo.
    La macchina nuova di Daniele va da Dio, è silenziosa e si fa guidare bene, ottima scelta.
    Prendo la statale per arrivare da lei? Ma si, la strada è buia ma è la più veloce e scorrevole, arriverò prestissimo.
    Vediamo che cd ascolta Dani:Aerosmith, Deep Purple, Commercial, House.
    Vada per gli Aerosmith, ho sempre amato "Dream on".
    La musica mi accompagna nel buio della statale, ma il cd ripete sempre questa canzone, c'è qualcosa che non va.
    Cavolo! Sono le sette!
    Ma come, la statale doveva finire da un pezzo, e sono in ritardo, avrò sbagliato strada?
    No, impossibile, non ci sono deviazioni, è tutto diritto.
    Come diavolo..

    Ancora quella voce, ora...ora la sento più forte, più nitida.
    Mi fermo, ed esco dall'abitacolo, la sento, si, la sento più forte.
    Mi sembra familiare..è Federica.
    Si, è lei non, c'è dubbio, è la sua voce.

    Buio.
    C'è troppo buio qui, com'è possibile che una strada statale sia cosi mal illuminata?
    Poi si lamentano degli incidenti.
    Mi rimetto in macchina, non vorrei che qualcuno mi metta sotto.
    Innesto la prima e parto, sono in ritardo.
    La strada mi sembra interminabile, troppo. Meglio accellerare, non vorrei perdere il tavolo.

    Finalmente sto arrivando, mi è sembrato un tragitto eterno.
    Sarà l'impazienza di rivederla. Faccio uno squillo per farle capire che sono sotto casa.
    Passano i minuti, sembrano interminabili.
    Ancora uno sguardo speranzoso al portone, ecco, finalmente si apre.

    Ancora quella voce, domani vado dal medico, magari è una specie di allucinazione uditiva, tutte quelle detonazioni, tutti quei rumori assordanti dei campi devono avermi provocato qualche lesione al timpano.
    Eccola, a dieci metri da me, cavolo, è bellissima.
    È triste in volto. Perchè?
    Scendo per abbracciarla.

    Ancora quella voce.
    Ma non ci penso, Federica è qui, davanti a me.

    "Cosa ci fai qui, non dovresti. Svegliati amore mio, ti prego svegliati."
    Parole sensa senso, perchè mi dice questo?

    "Ti prego amore mio, svegliati.."

    Ora ricordo. Fottuta guerra.
    Ora ricordo.
    Sono in coma.
    Ultima modifica di Mao-t; 16-10-2007 alle 00:03:24

  11. #11
    Villano L'avatar di Jurambalco
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    M.P. Spare e l’allegra combriccola degli sporcaccioni


    Corsa…
    Corsa…
    Corsa… Salto! Corsa…
    Corsa… Salto! Corsa…
    Corsa… Salto! Salto! Corsa…
    Corsa… Salto! Salto! Rovinio…
    “In verità fu il mantello a tradire il mio incedere.” Avrei voluto parlare così, rialzandomi da terra dopo la caduta col sole tra i capelli. Invece rimango aggrovigliato nel verde telame, reo dello sgambetto.
    E come se ciò non bastasse ecco che si erge sul fango la sardonica figura di M.P. Spare (quello stronzo!). E Ride! Se la ride proprio di gusto!
    “AAHAHAHHAHA!!! Sei proprio ridicolo, 503001; persino il tuo nome lo è, pezzente! Ma non ti vergogni di rovinare così nel fango? Sei tutto spocco e butti via le donne, ti è pure cresciuta la barba!”
    Barba? Mi tocco il volto e attraverso i guanti sento una crespa e folta peluria…
    Che io sia… M.P. Spare (quello stronzo!) diceva dunque il vero! Cosa posso fare? Tagliare la barba o tagliare M.P. Spare (quello stronzo!)? La seconda opzione è la più pulita, dunque senza indugio che si recida 'l collo del figuro!
    Con un zompo sono presto su di lui e con un’abile kizami yaku stacco la testa dal collo di M.P. Spare (quello stronzo!), che ora non è più da considerarsi moderatore del suo corpo.
    “Sei solo cibo per bantha, pezzente!” Gli grido io, sprezzante.
    Ma M.P. Spare (quello stronzo!) non può più udirmi e ciò mi rese un panda molto triste. Presi una vanga e cominciai a scavargli una fossa, ma il territorio era contro di me: il fango continuava a scivolare dentro la buca. Più faticavo e più fango scivolava e più fango scivolava più faticavo. Alla fine del servizio mi ritrovavo su di una montagnola di fango e cento metri più in basso c’era il corpo di M.P. Spare (quello stronzo!).
    “SPARE!!- gli gridai – questa è la tua ultima puttanata: da me non avrai alcuna tomba!”
    E gettai sui suoi resti la vanga. Ebbi ben presto modo di pentirmi di quel gesto: dal corpo di M.P. Spare (quello stronzo!) cominciarono infatti ad uscire miriadi di cavallette che si misero subito a mangiare la montagnola di fango su cui mi trovavo. Essa si rimpiccioliva sempre di più e io temevo per la mia sorte finchè non ebbi una soluzione: mi abbasso i pantaloni e comincio ad emettere feci, così il livello della montagnola comincia a risalire.
    Non avevo tuttavia previsto che le cavallette si sarebbero trasformate in topi, così salto al di là del muretto e finii nel nulla.
    Il nulla è grigio scuro e se appena ci si entra sembra una piccola stanza, più tempo vi si passa dentro più esso si espande ( o sono io che mi rimpicciolisco?) fino a diventare uno spazio a due dimensioni, così denso che una fetta di quel grigio potrebbe sfamare tre gatti. Così mi adatto e mi muto in pentagono, poi in icosaedro.

    Fine.






    * Il frequente cabio del tempo del racconto non è da considerare un errore bensì come effetto del momento onirico.
    Ultima modifica di Jurambalco; 16-10-2007 alle 18:10:55

  12. #12
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    Sei tutto spocco
    Citazione Jurambalco Visualizza Messaggio
    che si recida l collo del figuro!
    per questa però, anche: che si recida'l collo del figuro!
    non suona male... :P

    P.S.: Un Bantha è per continuare col surreale "a là Moebius" o è qualcosa al di fuori delle mie conoscenze ?
    Ultima modifica di Imago Storm; 16-10-2007 alle 17:03:56

  13. #13
    Villano L'avatar di Jurambalco
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    Citazione Imago Storm Visualizza Messaggio
    per questa però, anche: che si recida'l collo del figuro!
    non suona male... :P
    Su 'l hai ragione, avevo dimenticato l'apostrofo, ma "spocco" è correttissimo
    P.S.: Un Bantha è per continuare col surreale "a là Moebius" o è qualcosa al di fuori delle mie conoscenze ?
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  14. #14
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    Ragazzi, sono al lavoro.

    Entro domani pomeriggio dovrei riuscire a postare qualcosa...tanto non c'è fretta.

  15. #15
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    Su 'l hai ragione, avevo dimenticato l'apostrofo, ma "spocco" è correttissimo
    ah...



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    eh, dovrei farmi una cultura!

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