Lord Skop's
Jeff
CIAAAAAAAAAAOOO!! Sono Jeff!
Gnoi claun gnon siamo CATTIFI!!! Io soffro solo di schizofrenia.
In questo momento mi trovo in un bosco e sto sotterrando delicatamente il cadavere di un pizzaiolo napoletano! Odio i pizzaioli, odio i napoletani. Odio-odio i pizzaioli napoletani!
Mi chiaMO Jeff, JHONNY!!! Posso chiamarti Johnny??? SI??? Cono contento CONTENTISSIMO!!! Ho qualcuno con cui parlare che non abbia il camice bianco!!
Vieni qua Johnny, VIENI QUA!! Calmo Johnny, ti racconterò la mia storia!!
Ok, sono io, Jeff, la parte che più piace ai dottori. Prima stavo rivivendo il mio passato; ricordo, il cadavere del pizzaiolo con quel buffo cappello, io che gettavo terra sulla sua faccia fino a farla sparire... poi ricordo il vento freddo, i rumori, la paura che Dio aveva visto quel che avevo fatto e mi mandava un Diavoletto a prendermi.
E io che iniziavo a urlare e scappare, e le luci, i richiami, e poi buio.
Ricordo il mio risveglio, in una cella, io che picchiavo la testa contro al muro fino a far uscire l’osso, lo sguardo del polHAHAHAHAHAHAHAAH HAHAHAHAAHHA!!!
Jeff! Così mi chiamano!!! ROCK N ROLL, ROCK N ROLL, JEFF!
Sei l’astro nascente del rock n roll, mi dicevano. E io ci credevo, pippavo coca, eroina, tutto! E mi impegnavo a produrre delle canzoni che neanche mi piacevano. Facevo le Messe. E sul palco ero il Re!
Jeff, il re dei Clown!! Sapevo già che sarei diventato un re, sapevo già che sarei diventato un clown!
Mi ricoverarono di overdose e in quei giorni provai a togliermi la vita un macello di volte, ma purtroppo non ci riuscii.
Uscito dall’ospedale, niente droga, niente rock n roll, niente Satana.
Dovevo fare qualcosa che avrebbe regalato divertimento alla gente che odiavo! E perciò mi venne la fetida idea di diventare clown!
Mi unii ad una compagnia errabonda di clown!
HAHAHAAHHHAAHHA ma un momento, via di qui, Johnny, sta uscendo l’altro Jeff; mettiti dietro le sbarre sennò ti faccio uscire il cervello dalle orecchie perché sono matto SONO MATTO!!!!
TI UZZIDOOOOOOOOOOOO!!!!
Un’altra professoressa. Insegnante trentenne impartisce lezioni di lingua inglese, leggo dal giornale. Bene.
Non so a che cazzo serva l’inglese, che siamo in america, non in Inghilterra, non c’è il re e quella troia di regina, qua!
Comunque mi presento. E’ la classica donna puttana, truccata all’esasperazione, che la dà a tutti.
In pochi minuti riesco a farle intendere ciò che voglio e lei fa capire che si concede. Le piace il gioco duro, la lego a una sedia. Adesso, logicamente non la tocco, ma inizio ad esporre, in perfetto inglese, qualche capitolo dell’Amleto (l’ho studiato nella compagnia circense d’attori).
Lei ci rimane proprio di merda, HAHAHAHAHAHHHAH, sarà già stata bagnata, e finisco l’interpretazione.
Adesso le chiedo di valutarmi: se mi darà un voto alto, la violenterò e la lascerò viva, se mi darà un voto basso la ucciderò e non la violenterò, se mi darà un voto nella media, la strangolerò e poi ne abuserò.
Mi da un sei. Inizio a divertirCIAO! Sono Jeff!!
Hallo Mabel, are you able? SCOOBYDOO TRALLALAru trallalaTRU!
I Love You, scobidiDOOH!
Scooby DOOM!
Questo era lo spettacolo per i bambini che feci qualche tempo fa. Dopo lo spettacolo li cucinai tutMACIAOOOOOO!!
Suono il flauto con il naso, sono un pagliaccio e mi chiamo Jeff!
Posso parlarti dell’ermeneutica, dell’ermenautica, del pauperismo e del Faber castle!
Dei pony che corrono sull’arcobaleno e della mia mano destra che ti sta strozzando ma che non esiste, NON ESISTE!
La mia mano destra non esiste, quindi se ti strappo gli occhi, questo non sarà mai successo e tu... non avrai visto niente! HAHHAHA che simpatico sono!! Che umorismo! Che capacità logica nel descrivere l’illogico...
Johnny, sono il Jeff buono, avvicinami, devi riconoscermi l’onestà intellettuale di non dire le bugie, non le dico mai. Avviso sempre quale Jeff sta uscendo e adesso sono quello buono.
Ti chiedi chi è Jeff Buono?
Ero un bambino di sei anni, tornai da scuola, aprii la porta, volevo far vedere alla mamma l’ottimo che avevo preso nella tabellina del tre.
Vidi oggetti per terra, il divano ribaltato, sangue sul muro. Uno schizzo di sangue. C’era uno strano odore nell’aria.
C’erano impronte di sangue, in terra, le seguii.
Entrai nella mia cameretta, arrivavano fin là.
Aperta la porta vidi la cosa che penso di non aver visto, la cosa che ha fatto partire tantissime diverse linee dalla mia principale, tantissimi Jeff diversi.
C’era mia mamma, o meglio, solo la testa, e papà la stava imboccando con un cucchiaio. Le stava facendo mangiare l’occhio. Era morta, termine che ricorre sovente nel mio infausto travaglio su questo mondo.
Scappai e mi ritrovai per i campi. Incontrai Jacques, un vagabondo che mi svezzò con il suo CAZZO, e io piangevo e lui mi dava il CAZZO, non lo volevo e mi dava il CAZZO.
Mi ritrovai circa a quindici anni sulla sponda di un fiume, nel Missouri, dove scrissi:
“E’ passato tanto tempo, piccolo Jeff
Sai la novità?
Ho capito di essere un alieno, piccolo Jeff
Sono il Dio Raaaaaa!
Vengo da un pianeta chiamato Saturno,
e suono solo musica Jazz.
Ti sto avvertendo che nella tua vita ogni giorno muori
Muorimuori tutti i giorni muori.
Non riesci a resistere a ciò che vedi, ti fingi un angelo.
Non riesci a vedere il tuo futuro, purché non ce l’hai.
Ma io ti amo, e amandoti ti dico di gettarti
Nel fiume
D’inverno, il nulla ti cerca, freddi raggi di sole che vigilano sul tuo torpore
Nauseabondo olezzo di morte, muori Jeff, fallo per me, perché ti amo!
E se non lo farai, sarò il tuo fantasma
Ti inseguirò in ogni incubo!
E dovrai nasconderti all’inferno!
Perché io sono un Angelo e ti vedo, ti passo a fil di spada!
Respira sempre più piano, in questa notte fredda. Dimenticati di vivere, svanisci”.
In un impeto di rabbia mangiai il foglio bagnato di lacrime dove avevo scritto quesBLUUUUUUU!!!!
PAURA!!!!
Ti faccio paura, TI FAZZIO PAURA!!!!
Amo le bolle di SAPONE, ci sono gli universi, e facendole scoppiare uccido gli universi, perchè sono DIO DIOOOOOOOOOOHHHH!!!!
Il Jeff Impertinente aveva un monociclo, si esercitava ogni giorno, Johnny, OGNI GIORNO, capisci?
Capisci cosa significa pedalare in tondo su un monociclo in un desolato e vuoto tendone, senza cibo da quattro giorni, senza lavarsi da mesi. E’ per questo che mi sono vendicato, ho ucciso tutti i cuccioli di tigre (valevano oro) affogandoli nella vasca d’abbeveraggio degli elefanti!!
SONOMATTOmattoTIUZZIDOuccido.
E quando il direttore del circo, che poi era uno zingaro di merda, avvertì i poliziotti e venimmo tutti convocati, io accusai quattro volte la donna barbuta, perché era la più debole di carattere, e lei piangeva e giurava sul suo figlioletto scannato dalla tigre sei mesi prima che non c’entrava nulla! Ma io insistevo, e lei finì con il convincersi che aveva davvero annegato i tigrotti, e quella notte si avvelenò. Quando la trovarono morta tutti capirono che era stata lacerata dai sensi di colpa, e io ridevo come un matto, ma nella mente, eh Johnny, hai presente quando hai la faccia seria ma dentro ridi fino alle lacrime? Ecco.
Bisognerebbe scrivere un libro su di me; di quando aprii la tomba della donna barbuta e ci feci la scopata, quando vomitai addosso al bambino e lo dovetti uccidere per paura che avrebbe riferito alla madre, quando bruciai la roulotte degli equilibristi perché uno mi aveva fottuto una TROIAVACCA e li feci ardere tutti, quando a ritmo di boogie uccisi con l’accetta un barbone che riposava al parco, quando mi castrai volutamente per tornare ad avere la voce da bambino!
Una volta, poi, devastato dall’alcol, mi infilai tutti i biglietti da cinque dollari che avevo nel naso per mostrare il mio rifiuto verso il materialismo. Mi ricoverarono. Mi incarcerarono; mi fecero uscire anni dopo. Non parlavo con una persona senza camice bianco da trent’anni. Johnny, tu sei il primo!
Ma adesso basta parlare Johnny, sono vecchio e stanco. Scommetto che sei stanco, Johnny. Vuoi dormire, Johnny? Vuoi dormire con me, Johnny ? Bene !!
ODDIO MA JOHNNY è UN BAMBINO MORTO DA SEI MESI E PUTREFATTO!!