Si se avesse tenuto il telaio portante della serie A. Nella promozione di Rastelli (allenatore mediocrissimo) il Cagliari aveva tenuto praticamente tutta l'ossatura principale più qualche rinforzo, e i risultati parlavano chiaro con un filotto di vittorie da far paura e l'ipotesi non tanto campata in aria di agguantare la promozione già a marzo; difatti per tutti gli addetti ai lavori quella era una squadra di serie A finita in B per caso. Poi però quel tanghero di Rastelli ci ha messo del suo facendosi pure superare dal Crotone che per sua fortuna ha tirato i remi in barca dopo aver agguantato la storica promozione in A e ha permesso al Cagliari di vincere il campionato all'ultima giornata.
Questo non è successo nella scorsa retrocessione. Buona parte del telaio portante è stato venduto per far cassa, tenendo principalmente quelli che sono da serie B (i già citati Deiola e Zappa ad esempio) e i bolliti (tipo Pavoletti, anche se ha segnato il gol cruciale). In più è stato aggiunto qualche primavera di belle prospettive e un singolo vero acquisto da promozione (Lapadula). Aggiungiamoci un allenatore nel pallone come Liverani ed ecco che i sardi stavano vicini alla zona retrocessione. Ranieri ha fatto un autentico miracolo, come difficoltà pari a quella della vittoria del Leicester in premier league, roba che si vede una volta ogni 50 anni tipo
I bolliti ormai sono definitivamente bolliti, gli scarsi sono rimasti tali, quei pochi ma buoni sono infortunati. Gli acquisti che sono stati fatti sembrano più un ripiego che non figli di una reale strategia di mercato e rinforzo per la permanenza in A.
Poi certo, calendario ed eventi non stanno aiutando, ma la squadra purtroppo ora come ora non è da serie A. Bisogna sperare in un altro miracolo di Ranieri che riesce a tamponare la situazione fino a gennaio per poi intervenire nel mercato di riparazione con qualche giocatore in cerca di rilancio. In poche parole: situazione durissima.