Che poi ogni anno si ripete la stessa trama: arrivano, aprono la via fino a campo 1, nevica (siamo in inverno), aspettano che smetta di nevicare, c'è pericolo valanghe (siamo in inverno), riaprono la via fino a campo 1, rinevica (siamo sempre in inverno), ripetere il ciclo per un mese e mezzo, dopo essersi consumati fisico e mente nella permanenza al campo base dichiarano che quest'anno c'è stata troppa e neve (ho già detto che siamo in inverno?) ed era pericolosissimo salire e tornano a casa.
Ora, fanno benissimo a non rischiare la pelle, però ad un certo punto da dei scalatori professionisti mi aspetto che cambino strategia visto che non si sono mai nemmeno lontanamente avvicinati alla vetta.
Ma soprattutto, per quanto bisogna inseguire un "sogno"? Una voce dentro, ti deve dire: basta!
Se non te lo dice la voce dentro, la tua famiglia dovrebbe legarti ad una sedia
obiettivamente però non ha altro modo di farcela: deve semplicemente sperare che nevichi abbastanza poco da permettergli il tentativo. E per massimizzare le % che questo succeda, deve semplicemente essere su quella montagna il più a lungo possibile.
Questa è gente che non ha limiti, dei folli completi.
Per loro esiste solo la montagna e il desiderio irrefrenabile di scaldarla. La famiglia e i legami affettivi vengono in secondo piano.
C'è anche da dire che, secondo me, se una persona decide di intraprendere questa passione forse dovrebbe evitare di mettere su famiglia.
Il fatto è che nell'ultima spedizione sulla montagna praticamente non ci sono stati, il 9 Gennaio una valanga travolge il campo base, a quel punto tornano tutti a Samagaon mentre Moro scende fino a Kathmandu per sistemare affari burocratici. Solo Txicon e compagni il 29 Gennaio decidono di risalire, Moro tornerà successivamente, per poi andarsene tutti definitivamente i primi di Febbraio a causa della troppa neve caduta.
Ora fare paragoni non è molto onesto perchè ci sono vari fattori da considerare, ma nello stesso periodo sull'Everest c'era Jost Kobusch che stava in parete tentando la solitaria in stile alpino sfruttando le piccole finestre fino all'ultimo.
Che poi questo accanimento sul Manaslu secondo me non è per romanticismo, ma per strappare la prima invernale a Berbeka e Gajewski (per alcuni non riconosciuta, visto che erano al campo base prima dell'inizio dell'inverno astronomico) e poter dire che il winter maestro è l'unico uomo ad aver fatto 5 prime invernali.
Possiamo definirli egoisti al 100%
Proprio perché, come dici tu, sono soggiogati dal desiderio di salire quelle montagne e vivere la loro vita in assoluta libertà, senza rinunciare a nessun aspetto della vita familiare.
Però è anche vero che se non è scoccata l'ora X non è inverno realmente e quello fa tutta la differenza del mondo.
Parlando in generale, la cosa che mi stupisce sempre è come facciano a legarsi insieme e mettere la vita di uno nelle mani dell'altro. Posso capire partner che scalano insieme da sempre, ma vedendo quante controversie ci sono nel mondo dell'alpinismo professionistico ci vuole tanto coraggio a mettere su cordate con persone con cui magari non si ha mai scalato prima e che a malapena si conoscono.
Ho comprato la biografia di Jurek, fino a poco tempo fa introvabile, mi arriva oggi e la leggerò volentieri. Dalla pochissima esperienza e conoscenza che ho essendomi avvicinato da poco a questo mondo posso comunque affermare che lui è il mio preferito.
Dov'è quel coniglio? Ah! se lo piglio, ha preso i miei soldi.
CAMPIONE Fantamaster League GV 2013/2014
questo stupisce anche me. Perchè come dici tu si tratta letteralmente di affidare la propria vita ad un'altra persona. E loro lo fanno con pseudo sconosciuti.
Credo che sia una sorta di alchimia che riconosci subito, parlando con l'altra persona. Basta vedere come Moro parli di Bukreev, con cui alla fine ha trascorso assieme solamente qualche mese nell'arco di un paio d'anni, ma lo considera uno dei migliori amici che abbia mai avuto
Sì è vero! Moro ha una specie di venerazione per Bukreev, doveva essere un alpinista mostruoso, peccato per come sia andata sull'Annapurna .
Sembra che anche Barmasse e Goettler riproveranno con un'invernale nei prossimi mesi, ancora non si sa di preciso su quale ottomila.
Momento mani sudate:
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