bertuccia2004
Sul Monte grappa, mi piacerebbe davvero andarci.
Nel libro sono a poco meno di metà, nel corso degli ultimi eventi ha deciso di farsi un bagno in mezzo a coccodrilli enormi e ippopotami, perché "sente" di essere in sintonia con loro.
Sono persino arrivata a credere che qualcosa se lo fosse inventato, poi ho visto la foto dove fa fuggire le decine di coccodrilli nel fiume.
Ero estrerrefatta.
Ma veramente, però, ti viene da chiederti cosa spinga una persona a voler fare il bagno in mezzo ai coccodrilli, davvero.
La strizza? L'adrenalina? quel lampo di paura che ti arriva dritto al cervello?
Da dove parte questa follia? Perché capisco voler arrivare in cima a una vetta, l'estasi, la conquista, mettersi alla prova e la bellezza dell' ascensione.
Ma il bagno nel fiume no, non ha senso, se non fosse altro che una bravata. E nemmeno "bravata" è il termine che mi soddisfa.
Posso comprendere voler vedere orsi, predatori, animali ecc. per quanto rischiosissimo, ma quella del "bagno", davvero, non ha spiegazioni.
Ecco, finché la sintonia con il regno animale, o la propria essenza primitiva, rimane nel contesto dell' "incontro con l'animale", l'approccio, il non mostrare estraneità all' ambiente ma fondersi con esso, si rimane effettivamente su un affascinante piano di realtà. Discutibile magari, ma plausibile.
Nel fiume no, nel fiume sei un suicida, che si getta in pasto a dei mostri per il piacere di sentire il brivido di cagarsi addosso, non ho altra spiegazione.