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DISCLAIMER: Questa è un'opera di finzione. I nomi e le immagini di persone realmente esistenti sono utilizzati e ritratti in modo volutamente esagerato ed irreale unicamente allo scopo d'intrattenere il lettore, pertanto i fatti raccontati di seguito vanno intesi unicamente come prodotto della fantasia dell'autore.
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LA MIA VITA CON GIOVANNI RANA
と私の人生 ジョバンニ・ラナ (2017)
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CAPITOLO 1: Un nuovo inizio
CAPITOLO 2: Hobby ritrovato
CAPITOLO 3: Il vecchio amico
CAPITOLO 4: L'invito
CAPITOLO 5: Viaggio all'inferno
CAPITOLO 6: La redenzione
CAPITOLO 7: Il viaggio interiore
CAPITOLO 8: L'annuncio
CAPITOLO 9: La bamba
CAPITOLO 10: Ambiguità
CAPITOLO 11: Messaggi da lontano
CAPITOLO 12: La gara
CAPITOLO 13: L'illusione
FINALE: Il filtro
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.Cara madre, caro padre,
Come state? Tutto bene spero!
Oggi è passato un anno esatto da quando siete partiti per il vostro lungo viaggio di lavoro in Corea del Nord nonchè dall'inizio della mia permanenza a casa dello zio Giovanni Rana, inoltre ho anche completato il primo anno del mio corso di laurea e non potrei essere più felice.
Ho così tanto da dirvi ma così poco spazio, se solo potessi inviarvi delle normali email anzichè delle lettere cartacee...dannate regole del regime.
Ad ogni modo volevo dirvi di non preoccuparvi per me, qui gli studi procedono bene e lo zio è molto buono con me. Davvero, mi vizia in continuazione e non mi fa mancare un buon piatto di pasta fresca a tavola, poi da quando i miei compagni e compagne hanno saputo di lui vogliono sempre venire qui a mangiare!
In realtà a dirla tutta me lo ricordavo molto diverso, sarà che forse la mia presenza ha fatto nascere una nuova energia in lui, chissà.
Ora devo proprio andare perchè devo trovarmi con un mio compagno di classe per preparare un esame imminente che è anche molto difficile e prima me lo tolgo dai piedi meglio è.
Spero di ricevere presto una vostra risposta e spero anche di rivedervi presto.
Statemi bene.
Roberto
"Fatto" pensò Roberto piegando con cura il foglio e mettendolo dentro la busta da spedire.
"Ovviamente non è vero che devo studiare, non so mai cosa raccontare ai miei..."
Era un caldo pomeriggio di fine luglio, il sole splendeva e non c'era un filo d'aria, l'umidità alle stelle non invitava certo ad uscire di casa a meno che non fosse strettamente necessario.
Roberto si asciugò il sudore sulla fronte ed afferrò con decisione il telecomando del condizionatore, accendendolo alla temperatura di 25 gradi.
"25 gradi, si come no...tanto alla fine qui in stanza ce ne saranno si e no 27.5 alla fine"
Un rapido balzo sul letto e tutto era pronto per qualche ora di ozio coccolato dall'aria fresca e deumidificata che usciva dallo split del condizionatore.
Un momento, mancava ancora qualcosa: la musica.
Mentre la voce di Donald Fagen riempiva la stanza cullata da una dolce melodia senza tempo, nella testa di Roberto iniziavano a riaffiorare i ricordi dell'anno appena trascorso, come se stesse facendo un riassunto della sua vita recente giunta al diciannovesimo anno d'età.
L'ingresso nell'età adulta, il passaggio dalla scuola superiore all'università, l'aver imparato a gestire il tempo come mai aveva fatto prima quando andava a scuola 6 giorni su 7...poi c'erano i nuovi compagni di classe che arrivavano da tutto il paese, i fuorisede, e poi beh c'era lei: Lisa, la ragazza più bella del corso e sua infatuazione.
Roberto era un ragazzo simpatico, alla mano ma anche tendenzialmente geek, non era troppo sveglio con le ragazze ma sapeva come farle ridere, fin dai primi giorni di lezione aveva attaccato bottone con questa ragazza con cui ha poi stretto amicizia, anche se in realtà entrambi forse desideravano qualcosa di più.
Senza rendersene conto, durante tutto questo fantasticare si mise la mano nei pantaloni ed iniziò a ravanarsi l'intimo accompagnato dal famoso assolo di chitarra sulle note di Rikki don't lose that number."Oh si, Lisa...quanto sei bella..." presto la mente del giovane uomo deviò verso lidi più scabrosi.
"I tuoi capezzoli sono come albicocche mature - HNNNGGH - cosa non gli farei"
"Hai un culo che parla"
"Quanto mi piacerebbe schiaffeggiarti con il mio pene sulla tua sella d'asino, so che ti piacer- "
La fantasia erotica fu bruscamente interrotta.
"Robbè, dai accendi il pc che ci facciamo una partita a Left 4 De-EH LA MADONNA!"
Roberto rinvenne bruscamente che quasi saltò dal letto.
"Hehe...e io che pensavo di aver lasciato il mattarello in cucina...mi sa che ce l'hai tu ""Zio Giovanni! Ti ho detto mille volte di bussare prima di entrare!" sbottò Roberto."E io invece ti ho detto che mi devi chiamare Giovanni Rana™ tutto intero, lo sai che ho un marchio registrato di un certo prestigio" rispose lo zio con tono altisonante."D'accordo zio Giovanni Rana™, lo farò...""Bravo, ora vai su Steam e apri il gioco che ho voglia di farmi una partita prima di andare giù in cucina a tirare la pasta"
Se solo i genitori di Roberto avessero potuto vedere con i loro occhi quell'uomo di 80 anni dotato di una tale energia da far quasi invidia ad un ventenne, perchè Roberto non scherzava: lo zio se lo ricordava diverso, meno "giovanile".
Giovanni Rana, oramai in pensione, non lavorava più nella sua azienda ed era determinato a passare gli anni della sua vecchiaia in serenità ed in sicurezza economica.
Quando il nipote Roberto si trasferì nella sua casa (Giovanni Rana insistette per averlo sotto al proprio tetto piuttosto che mandarlo in un appartamento fuori città) questi si portò dietro tutto il suo arsenale da gamer e per lo zio fu una ventata di novità e potette vedere da vicino tutte quelle diavolerie elettroniche che egli pensava fossero fuori tempo massimo per un uomo della sua età.
Dopo aver assistito ripetutamente alle sessioni di gioco del ragazzo, Giovanni Rana decise di acquistare un sistema tutto suo e potersi divertire sotto gli insegnamenti del nipote (dietro il pagamento di laute mance), ma in breve tempo Giovanni Rana diventò talmente bravo ed autonomo da avere addirittura il suo profilo Steam ed una nutrita libreria di giochi, il tutto supportato da un pc custom corredato dalle ultime parti hardware disponibili, tutto al livello più alto possibile, perchè potendoselo permettere non v'era motivo alcuno per non approfittarne. Mica scemo.
*Aggiornamento di Steam...*
Neanche il tempo di avviare il client che già lo zio era online con il gioco avviato, quando pochissimi secondi dopo si aprì una finestra di chat:
[S1ck Fr4gs] JOHN FROG: Robbè, sù, bona li con le seghe e apri il gioco che devo anche provare il nuovo mouse dello sponsor!!
"Stavolta lo spacco tutto, non mi frega più con quella mossa del charger che mi butta giù dal palazzo a tradimento" pensò Roberto
Giovanni Rana™ era un giocatore molto esigente e competitivo, prendeva fin troppo sul serio quel gioco, e così neanche 10 minuti di partita nella modalità Versus che già aveva da ridire ai suoi compagni di squadra, quindi la chat si riempì di imprecazioni e profanità.
Era ben noto a tutti che Giovanni Rana fosse un abilissimo bestemmiatore.
E ancora, era pure un bant master:[S1ck Fr4gs] JOHN FROG: *** ripieno di merda cos'è sta roba?
[S1ck Fr4gs] JOHN FROG: Ma *** di quella *** laida, vi ho detto di prenderli da dietro, non di corrergli addosso facendovi sparare!
[S1ck Fr4gs] JOHN FROG: Vi giuro regà, ho fatto degli gnocchi più grossi delle vostre palle...
((BARANZATE KLAN)) Sonic_05: Scusate km si apre il menu dll armi?
[S1ck Fr4gs] JOHN FROG: Devi premere ALT+F4, hanno cambiato il comando con l'ultima patch
- ((BARANZATE KLAN)) Sonic_05 ha abbandonato la partita -
[S1ck Fr4gs] JOHN FROG: AYY LMAO a sto cojone!
Roberto rise di gusto e quasi si fece uccidere nel gioco, quando si riprese iniziò a pensare, con un grande sorriso stampato sulla bocca, che quella probabilmente potesse essere l'estate migliore della sua vita.
...e non era ancora finita.
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[CONTINUA]