V RUS
Il riflesso mi dice che ci sei
Film diretto, interpretato e direttamente interpretato da Nino Frassica (come regista: "toccatemi la sorda"; "tagliamo la testa al topo"; "lo voglio blu piuttosto che grigio il videoclip sul romanzo: il film"), magistrale la direzione del giovane regista emergente, il film è costruito sul giuoco malizioso di parole che viene creato tra "carrucola" e "acido desossiribonucleico" in un tripudio di doppi sensi e frasi allusive che lasciano intendere un rapporto speciale tra il protagonista e la sua amata.
Trama:
Il lungometraggio (4h 12m) si apre con un improbabile Ragazzotto di campagna, Rodolvano Faristusallo (interpretato da Leo Gulotta "La seconda che è E"; "Non m'interessa il danaro 2: Ho detto danaro, non denaro, i soldi li voglio"), che tenta di stabilire un connubio particolare tra elementi artificiali semi-liquidi stretti tra 2 parti di materiale a struttura spugnosa, da lui chiamato panino con la maionnaise e il ketchup.
Il film si sviluppa con la madre del ragazzotto, Genovalda Faristusallo (Dario Vergassola "Un clima animale, ma mi piace"; "Una richiesta di sagace follia"; "Mio marito ha una cugina Truzza") che indispettita dalla scarsa intelligenza del figlio, lo manda in un college tedesco (interpretato da Mauro Serio "Il coraggio non mi manca: la fuga"; "Voglio vedere le stelle di giorno").
La trama si complica quando durante un delicatissimo intervento di pulizia della tavoletta del cesso la penna di Rodolvano cade e si blocca nel servizio (poco)igienico.
Durante le complicate azioni di recupero ecco timidamente spuntare Elisabetto (Edwige Fenech "Giovannona coscialunga, il sudore del peccato" "Quel gran pezzo della calda tutta nuda e tutta Ubalda") che con un colpo di scena sessuale riesce a far spostare l'attenzione dall'interessante e tragicomica situazione della penna verso le sue ghiandole mammarie.
Il film si conclude con un riuscitissimo Angelo della morte (Nino Frassica; come attore: una sconfinata distesa di "Don Matteo" tra cui spiccano "Don Matteo 12: la morte non uccide, ma desidera vendetta"; "Don Matteo 24: Quel simpatico discorso"; "Don Matteo 81: Il catetere della verità") che con una pregiatissima frase in Indiano commerciale riesce a dividere l'emisfero destro da quello sinistro del cervello del protagonista così da provocarne la morte.
Citazioni:
Rodolvano: "mi piace che quando piove la pioggia mi sbatticchia un pò in bocca così posso bere, in questi modi riesco a fregare i miei principi"
Elisabetto: "Rodo, ho bisogno che tu effettui delle efficaci segua sulla mia persona"
Angelo della morte: "ALTO PISCARDE!!"
Critica:
Robin William: "vedo il film solo per i soldi, non mi sarei mai sorbito un mattone di 4 ore per nulla" (la traduzione sembra non essere poi attendibile in quanto è stata fatta in giapponese durante il suo ultimo tour in giappone: di seguito riportiamo l'esatto significato degli ideogrammi parlati: "felicità, tristezza, frustrazione, *sensazione sconosciuta in occidente, felicità, felicità, genitali")
Roberto Benigni:"Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte.... ecc...ecc...ecc...ecc...ecc...ecc...ecc...ecc...ecc..ecc.. [...] bellino"
VOTO:
3/10