Stracchino
LA VERA STORIA DI GIOVAZZO, IL CORVO E LA LAMPADINA
Milioni di fans in tutto il mondo hanno attesso questo momento, é finalmente giunto nelle sale dei cinemi, il supercolossal "La vera storia di Giovazzo, il corvo e la lampadina" ("io senza vongole, grazie" in Nepal). Sembra ieri quando Vin Diesel, l'exfidanzato di Fiorenza Febo, la boss della "Fiorenza lungometraggi pictures picturates", fece la soffiata a Gigi Proietti: "Ah gì, la mia fidanzata vuole far rivivere giovazzo sul grande scherm... eh niente amore, hanno sbagliato numero". L'indomani 2 miliardi di fans restarono su internet per ore a farsi le seghe davanti alle foto di Giovazzo, entusiasti della grande notizia della lavorazione a un film sul ragazzo che ha fatto sognare 2 generazioni con il suo applomb tipicamente kosovaro. La sera stessa Vin Diesel fu ritrovato a pezzi dentro un sacco dell'immondizia. Ma tutto il mondo era così preso dalla notizia del film, che a nessuno glien'é fregato un cazzo del "pelato tuttofare"(citazione di Raffaella Carrà) addirittua il "Regista nero delle carogne" Bill Cosby (citazione di Paolo Di Canio) si espresse così: "Ebbasta, mo ogni volta che muore qualcuno gli devo fa fa i film io, e nn rompete il cazzo! Mi devo fa le seghe sulle foto di Giovazzo mentre sniffava borotalco insieme a un pangolino muto, che me ne fotte di Vin Diesel !". Vin Diesel rimase per 4 mesi a marcire nel sacco, fino a quando un barbone belgico l'ha mangiato, e dopo si é suicidato ficcandosi l'olio bollente nel dente. Piu passava il tempo e piu i fans impazzivano (su tutti il brutto episodio di Ancona: Renato Pozzetto ha disseppellito la salma del buon Giovazzo e gli ha messo un silicone nell'ascella e poi gli ha dato tanti bacetti ed ha scopato con Raul Bova sopra la salma sorridente),ma finalmente l'attesa e l'agonia sono finite.
TRAMA
La trama racconta la vita di Giovazzo il simpatico giovanotto dal corpo massiccio, il petto villoso ed un cuore grande grande. Il film ripercorre tutta la sua vita, dalla nascita dalla vagina negra della madre, alle sofferenze per la salute del padre a cui verrà trapiantata un sedia a rotelle fino alla sua lotta contro la discriminazione dei pescaresi del colle tifosi della Sampdoria. Dopo la prima parte che racconta la sua infanzia dura, passata tra il pc di merda con la puntina nel masterizzatore e la cioccolata nella stampante e i finti sorrisi durante i giochi in classe dai quali era sempre escluso, si passa nel succo del film, ovvero il grande impegno di Giovazzo a favore delle persone che nascono con i mattoncini lego al posto degli occhi: "Anche loro sono persone, vivono, sbavano, annusano, sniffano, si bagnano, se gli do una sberla si fanno male!" e le grandi navigate con il vecchio veliero di Cristoforo Colombo per andare a massacrare le foche e mangiarle nel pane : "vado matto per un buon pane con la foca". Presenti epici momenti reali presi direttamente dagli archivi dei tg russi, come il discorso che fece in mondovisione a Nuova Delhi riferito a tutti gli indiani: " fate schifo, siete brutti, siete gli etiopici venuti male, siete dei mostri, ammazzatevi...[Serie di bestemmie rivolte a divinità indiane e messicane]" o la commovente moltiplicazione delle appendiciti a un bambino coreano, immortalata sulla banconota da 7 euro.
Toccante e struggente la scena della morte: la sera in cui Giovazzo voleva guardare il Dvd di "Wild wild west 2 che simpatico rancore " per masturbarsi sul "cioccolato della luisiana" si fulminó la lampadina, allora il bel Giova, imperterrito cerca di cambiarla, ma viene folgorato e cade a terra, poi entra un corvo e gli cava gli occhi. Inutile il disperato intervento di Ricciard ghir sceso dall'aereo in volo per salvare il "Principe della depressione". Il film si chiude con l'immagine sfocata di Giovazzo sorridente e la canzone "Faccio il cazzo che voglio". Piccolo errore di montatura di Paolo Calissano, infatti ha registrato il film sopra alla cassetta della comunione del nipote, e si é dimenticato di tagliare l'ultimo minuto in cui si vede lui e l'amico Giovazzo che sniffano cocaina insieme al bambino e diconoo "ciao karim" mentre si danno le carezze sugli occhi.
IL CAST
La regia é stata affidata alle sapienti mani di Paolo Bonolis che ha voluto fortemente l'amico Massimo Moratti ("Perdente marcio"; "Mo mi compro un bidone") nei panni del padre di Giovazzo, mentre la madre negra é interpretata da Usher. Un mostruoso Bud Spencer ha interpretato Giovazzo e si é poi ucciso mangiandosi una bottiglia di gazzosa, perché gli danno l'oscar di sicuro. Jim Carrey ha interpretato il nonno, mentre una sorprendente Marhia Carey é Ricciard ghir.