LA DIFFICILE VITA DI BALROG – Parte I: La nascita
Tutti quanti conoscono Street Fighter II e i suoi derivati, quindi tutti conoscono Balrog/Vega, quello che molti ignorano è il difficile cammino che questo personaggio ha dovuto affrontare nel corso della sua vita.
Secondo la sua biografia ufficiale Balrog nasce in Spagna il 27 gennaio del 1967, ma in realtà tutti sanno che nasce in Giappone nel 1991 quando è uscito SFII. Già il fatto di avere due date di nascita diverse incasinerebbe chiunque, tuttavia questo è solo l’inizio della sua epopea.
Famoso in Spagna per essere bello, forte e figo, appena si unisce a Shadoloo, la sua vera madre, nota come Mamma CAPCOM, gli rifila la seconda inculata cambiandogli il nome in Vega. Tutto perché il fratello più piccolo, M. Bison , ha dei problemi in occidente visto che tutti lo scambiano per un maniaco mordi orecchie e picchia prostitute.
Ora, invece di fare quella faccia là, immedesimatevi per un momento nel nostro affezionatissimo: avete 4 fratelli, il più piccolo dei quali benché sia il re del cascione è un nerd fallito, così vostra madre vi chiama a raccolta tutti insieme e rivolta al minore:
“Benissimo, da oggi tu ti chiamerai Balrog, che è un nome da vero figo puttaniere”
VOI: “Ma mamma quello è il mio nome…”
M. CAPCOM (che non sta per Mike CAPCOM, non facciamo confusione!): “No! Da oggi tu sarai Vega! Siccome hai la maschera nessuno si accorgerà della differenza con il tuo fratello maggiore pseudo nazista drogato dagli occhi bianchi! ”
VOI: “Ma mamma…”
M. CAPCOM: “Non protestare! Userai un rastrello come arma e oggi a letto senza cena!... Ah! Domani mattina alle 6:00 pulisci il giardino!”
Diciamocelo francamente, tale situazione avrebbe minato l’autostima di qualsiasi pargoletto. Infatti la reazione psicologica è evidente: Balrog si presenta al pubblico con frasi da sborone completamente idiota, proprio per nascondere la sua fragilità e la sua insicurezza. Ad esempio: “I bei combattenti non perdono mai battaglie!” oppure “La vittoria è bella e anche io lo sono!”.
Non a caso nei fumetti o nei film quando incontra Chun Li perde sempre! Ciò non è dovuto alla sua inferiorità di combattente, ma al suo dissidio interiore che vede nella cinesina una figura materna che suscita in lui sia odio (da qui il tentativo di ucciderla e mai di farsela) che amore (da qui la sua incapacità di assestarle il colpo di grazia, finendo inevitabilmente battuto).
Da notare come nella storia ufficiale (in realtà quella vera è ciò che vi sto raccontando io, intendiamoci…) il fato del nostro sia comunque pessimo, in quanto, sebbene sia ricco di famiglia, la madre bellissima viene uccisa dal padre brutto. Per cui “ Vega” impazzisce e si fissa con il disprezzo per le persone brutte, mirando spesso ad ucciderle.
Visto che i soldi e la bellezza non fanno la felicità?... Qualcuno dovrebbe dirlo a Ken Masters…
Prossimamente - Parte II: Il design - le reazioni del giovane pubblico e ancora confusioni di identità!