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Discussione: - Retro Games Museum -

Cambio titolo
  1. #226
    retrogamer juventino L'avatar di Garet
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    Titolo: Mousetrap

    Produttore: MicroValue

    Anno: 1987

    Piattaforma: Amiga, Atari ST

    Genere: maze-platform a schermo singolo

    Giocatori: 1

    Screen:


    Descrizione:

    In questo divertente maze game impersonamo un simpatico topolino che aggirandosi all'interno dello schema, sempre mostrato tutto in un unico schermo, deve collezionare i vari oggetti (formaggi, palloncini, caramelle e quant'altro) sparsi all'interno dello schema stesso per poi fuggire attraverso l'immancabile porta che permette di accedere al livello seguente. A complicare non poco le cose è il fatto che il topolino non può cadere da troppo in alto, pena la perdita di una vita. Inoltre, i vari nemici che tenteranno di ostacolarci come orchi e altre creature dagli aspetti più bizzarri, uniti ad ostacoli insidiosi e ad uno scarso tempo limite scandito da una miccia che brucia progressivamente fanno di questo gioco una sfida interessante.
    Insomma, divertimento assicurato grazie alla semplicità delle meccaniche di gioco e alla discreta difficoltà dei livelli. Il tutto condito con una musichetta allegra, giocosa e quasi ipnotica. da provare assolutamente.
    Ultima modifica di Garet; 14-10-2009 alle 10:48:01

  2. #227
    Erik108
    Ospite
    Titolo: Zool

    Produttore:
    Gremlin Graphic

    Anno:
    1992

    Piattaforma:
    Amiga, Atari ST, Game Boy, Sega Mega Drive, Genesis, SNES, Master System, Amiga CD32, Acorn Archimedes, Jaguar, Dos

    Genere:
    Sparatutto a scorrimento laterale

    Giocatori:
    1

    Screen:



    Descrizione:
    Zool nasce dall'azienda inglese Gremlin Graphic come rivale di Sonic The Edgedog della Sega. L'hype del gioco fu molto elevata, tanto che nel 1992 fa la sua prima comparsa sulle piattaforme Amiga 500, nel 1993 sulle Amiga 1200 in una versione bundle, e negli anni seguenti fu portato su molte altre piattaforme, come il Super Nintendo, il Computer e in una versione speciale per CD32, che conteneva un nuovo mondo di gioco, ma tuttora non è molto ricordato. Zool ebbe comunque un notevole successo, tanto da poter fin dire che il suo protagonista sia stato la mascotte ufficiale dell'Amiga in quegli anni, che pero' non ebbe molto successo poichè titoli come Super Mario e Sonic The Edgedog erano già molto conosciuti sulle maggiori piattaforme in vendita.

    Zool è una formica ninja della dimensione Nesima, che è stata forzata ad atterrare sulla Terra per acquisire nuovi poteri ninja, passando sei mondi differenti di gioco. Il gioco è un arcade puro, basato su un lineare e rapido movimento di gioco. La grafica è stravagantemente colorata su ogni piattaforma, è psichedelica e stupendamente chiara, nonostante nasconda un lato cattivo, difatti si comincia col combattere delle caramelle o dolci. La colonna sonora, scritta da Patrick Phelan, si sovrappone a quella di Lotus 3: The Ultimate Challenge, che ha inspirato molte musiche electro/techno remix anche moderne. Fu uno dei pochi giochi ad ammettere le pubblicità, infatti nei primi 4 quadri, detti "Sweet Zone", sono presenti dei Chupa Chups.
    Un'altra critica viene fatta a questo gioco riguardo la sua elevata difficoltà, molti dei giocatori infatti non riuscivano a superare il secondo mondo, la "Music Zone".
    Per giocare al meglio bisogna avere i riflessi pronti, infatti i livelli sono disposti in modo tale che vadano giocati tutti in una volta, senza fermarsi, causa perdite di vite (in alcuni casi si cadeva a causa di scarsa velocità e poca rincorsa non presa già dall'inizio del livello, o peggio ancora si rimane bloccati e bisognava resettare il gioco e ricominciarlo da capo), ma i controlli, meno reattivi di quelli di Sonic, rendevano le cose un po' difficoltose.
    Insomma, Zool è il più eccitante titolo che sia mai stato creato per Amiga, nonché il più eccitante per il computer (ai tempi della sua uscita), anche se non è niente di nuovo...spari a cose, e queste muoiono, raccogli oggetti e accumuli punti, se finisci un livello in meno tempo, guadagni più punti, alla fine di 3 livelli c'è un boss grande e grosso da uccidere, anche se le battaglie di fine livello sono segnate da un fattore di casualità che incrementava la difficoltà sulla vittoria dei boss.
    Ultima modifica di Erik108; 14-04-2008 alle 17:35:56

  3. #228
    ヴァレンス L'avatar di >V@len$<
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    Titolo: Super Mario Kart

    Produttore: Nintendo

    Anno: 1992

    Piattaforma: SNES

    Genere: Racing Game

    Giocatori: 1-2

    Screen:


    Video: 1-2-3

    Descrizione:

    Nel 1992 uscì uno dei giochi più innovativi (e divertenti) di sempre. Ben lungi da essere un gioco di corse tradizionale, Super Mario Kart offre tante novità di Gameplay da potersi considerare il capostipite di un genere a sè.
    La cosa che colpisce dall'inizio è la straorinariamente fedele trasposizione del mondo di Mario: fondali, oggetti, musiche ed effetti sonori sono presi direttamente dalla serie principale dell'idraulico (specie da Super Mario World), e ne conservano lo stile grafico cartoonoso ed i colori brillanti. Si passa dall'a Choco Island al castello di Bowser, dalle Donut Plains alle Ghost Valley.
    Partiamo con ordine: vi sono in tutto cinque modalità, due di esse dedicate al giocatore singolo e le restanti al multiplayer.
    La modalità classica è il Mario Grand Prix, tre diversi tornei dedicati alla conquista delle coppe (Mushroom Cup, Flower Cup, Star Cup e la coppa speciale sbloccabile) gareggiando con altri sette contendenti che possono essere affrontati con tre diversi livelli di difficoltà, "tradotti" qui nella cilindrata dei Kart (50cc, 100cc e 150cc, da sbloccare).
    La seconda opzione per singolo giocatore è il Time Trial, in cui è possibile intraprendere delle vere e proprie corse contro il tempo in piste a nostra scelta ed alla cilindrata che preferiamo, effettuando vari record.
    Le modalità in multigiocatore comprendono una versione competitiva per due giocatori (ma altrettanti contendenti guidati dal computer) del Grand Prix, il Match Race è invece una gara uno-contro-uno in piste a scelta. In entrambe le opzioni è possibile raccogliere delle monete, che conferiscono velocità ed accelerazione ai Kart. Ma la modalità più interessante è costituita dal Battle Mode: vero e proprio Deathmatch in cui i giocatori "combattono" in arene apposite. Lo scopo è far scoppiare i tre palloncini dell'avversario, colpendolo con le varie armi.
    Le armi: caratteristica più fresca e particolare del gioco. Infatti, nel corso delle gare è possibile raccogliere degli oggetti bonus con i quali si possono danneggiare gli avversari. Anch'essi sono presi di peso dal mondo di Mario e ricontestualizzati: i gusci Koopa vengono lanciati (per fare "strike" con i contendenti) e scivolano sul terreno come nella serie Platform, mentre la stella conferisce l'invincibilità (e super velocità). E' inoltre possibile seminare il terreno di scivolose bucce di banana, rimpicciolire gli avversari con un malefico fulmine e mille altre diavolerie, che contribuiscono ad arricchire il gioco ed aumentarne sensibilmente il divertimento.
    Altro elemento innovativo è costituito dalle proprietà interattive degli otto personaggi, che hanno caratteristiche peculiari al loro aspetto: Bowser e Donkey Kong Jr. sono forti e robusti ma lenti, mentre Toad e Peach sono leggeri e veloci. Ogni personaggio si distingue per velocità, forza, accelerazione e sterzata.
    Degno di nota è anche il design delle piste, che presentano delle superfici differenti ed un cospicuo numero di trappole, ostacoli e scorciatoie.
    Ciò è arricchito anche dalla possibilità dei giocatori di affrontare i tracciati in modo diverso, effettuando le cosiddette "derapate" ed altri virtuosismi che conferiscono anche una componente "tecnicistica" al gioco, approfondita negli episodi successivi.
    Malgrado gli evidenti limiti tecnici, Super Mario Kart rimane un gioco maledettamente divertente, di grande spessore e rilevanza storica. Giocatelo.

    Note e Curiosità:
    -Nel 1990 uscì per SNES lo splendido F-Zero, il gioco di corse futuristiche che sfruttava il Mode 7, effetto grafico che permetteva di muovere sprites o superfici 2D a proprio piacimento. Tale effetto (applicato alle piste) dava una sensazione di velocità straordinaria ed il gioco fu un vero e proprio successo. Tuttavia, i limiti dell'hardware dello SNES non permettevano al pur avanzato Mode 7 di gestire più fondali contemporaneamente ed era quindi impossibile fornire una modalità multigiocatore. Per risolvere il problema, i tecnici hardware crearono un microprocessore noto come DSP-1 (Digital Signal Processor) che poteva essere integrato nelle cartucce dei giochi e potenziare la console stessa.
    Questa nuova tecnologia consentiva, dunque, di visualizzare due fondali indipendenti insieme.
    Sembrava troppo presto per un seguito di F-Zero, per cui Nintendo decise di creare un gioco nuovo che riscuotesse grande successo. Il team di sviluppo, diretto da Shigeru Miyamoto, Hideki Konno e Tadashi Sugiyama decise di sfruttare il brand di Super Mario per far leva sul pubblico. Fu così che nacque Super Mario Kart.

    -Super Mario Kart è considerato uno dei migliori titoli per SNES, nonchè uno dei giochi più significativi di sempre.

    -Quella di Super Mario Kart è una delle saghe Nintendo più celebri e conta almeno un episodio per console. Ha inoltre gettato le basi per tutta la serie di spin off dedicati all'idraulico, che ne conservano le caratteristiche principali (peculiarità dei personaggi, oggetti bonus, attinenza al mondo di Mario).

    -Il successo del gioco spinse gli sviluppatori a seguire la strada di Nintendo e crearono numerosi cloni, come ad esempio i due Sonic Drift per Game Gear. Rendere Mario protagonista di titoli nuovi (che siano sportivi, Puzzle o Party Game) per attirare i fan dell'idraulico si rivelò una formula vincente sia dal punto di vista commerciale che della popolarità: essa contribuì a dare a Mario l'immagine di simbolo di Nintendo (oltre a dare vita ad un gran numero di saghe parallele alla principale). Gran parte degli sviluppatori seguì questa politica, sfruttando la popolarità delle proprie mascotte per creare nuovi spin off (con risultati altalenanti).
    Ultima modifica di >V@len$<; 25-05-2009 alle 12:57:35

  4. #229
    retrogamer juventino L'avatar di Garet
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    Titolo: Alley Cat

    Produttore: Bill Williams, SynSoft

    Anno: 1984

    Piattaforma: MS-DOS, Atari 800, PC Booter

    Genere: Platform a schermo singolo

    Giocatori: 1

    Screen:
    DOS



    Atari

    Descrizione:

    In questo classico gioco, a cui ci si riferisce sempre con nostalgia e con un'immancabile lacrima, impersoniamo un gatto randagio che deve affrontare delle sfide in case di estranei per raggiungere la sua anima gemella.
    La schermata iniziale ci porta in un vicolo con dei bidoni della spazzatura e un cane rabbioso che passa di tanto in tanto, nei panni del gatto dovremo balzare sui bidoni e da lì tentare di raggiungere una delle finestre del palazzo sopra di noi (evitando il cane e i calcinacci che ci verranno lanciati). Fatto ciò ci troveremo in una stanza in cui affronteremo una delle 5 sfide possibili: tuffarsi in un acquario mangiandone tutti i pesci ed evitando le anguille badando nel contempo a non restare senz'aria, rompere una gabbia spingendola a terra e acchiappare l'uccellino che ne esce fuori, mangiare i topi nascosti in un Emmental gigante, prendere delle piante in cima a una libreria evitando il ragno, mangiare il cibo nelle ciotole di alcuni cani addormentati stando attenti a non svegliarli. In ogni stanza c'è una ramazza animata che tenterà di spingere il gatto fuori dalla finestra e che dovrà continuamente pulire le impronte lasciate dal felino.
    Completata la missione ci ritroveremo nel solito vicolo con il medesimo fine di raggiungere la finestra, ma stavolta la missione consisterà nel salire fino in cima per raggiungere la gattina, evitando gli altri gatti e le frecce di cupido che altereranno le piattaforme.
    Si passa al livello successivo una volta raggiunta la gatta, in caso contrario si riparte dallo stesso livello.
    Questo divertentissimo titolo è dotato di una buona longevità grazie alla discreta varietà di missioni. Inoltre gli ambienti sono arricchiti da vari elementi, come la scopa animata e l'arredamento, che fanno si che il giocatore non piombi nella noia e i vari arrangiamenti musicali e sonori completano il quadro.
    Una semplice struttura per un immediato divertimento. Da provare.

    Note e curiosità:

    1) Per la versione DOS la scelta dei colori può risultare fastidiosa per gli occhi (come la stanza del formaggio che è di un rosso acceso esagerato). Per l'atari la situazione migliora nettamente.
    Ultima modifica di Garet; 10-04-2009 alle 15:19:42

  5. #230
    Retrogamer Ducatista L'avatar di Mad Max'78
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    Titolo: Fallout

    Produttore: Interplay Productions

    Anno: 1997

    Piattaforma: Windows; Dos; Macintosh

    Genere: Gioco di Ruolo

    Giocatori: 1

    Screen:





    Video: 1 - 2

    Descrizione:
    Nel 1997 uscì per PC uno dei migliori giochi di ruolo di sempre, in grado di trasportare il videogiocatore in una realtà alternativa credibile e coinvolgente, in cui la lotta per la sopravvivenza dipendeva esclusivamente dalle capacità del nostro personaggio ed in cui ogni scelta effettuata durante la partita poteva segnare pesantemente il destino e l'evolversi degli eventi. Il suo nome era Fallout.
    Siamo nell'anno 2161 in una California devastata da un conflitto mondiale in cui le due più potenti nazioni (Cina e USA) si sono date battaglia a suon di ordigni nucleari, la vita umana si è ritrovata sull'orlo della completa rovina, solo in pochi sono riusciti a sopravvivere grazie ai rifugi antiatomici (Vault) costruiti prima del conflitto, il resto della popolazione mondiale non sterminata si ritrova a subire gli effetti delle radiazioni, tra deformazioni, malattie e una vita fatta di stenti.
    Fallout è un gioco di ruolo in piena regola e fin dalla creazione del personaggio si capisce la profondità del titolo: ogni cosa, abilità o peculiarità è descritta nei minimi particolari, ogni caratteristica inciderà pesantemente su cosa il nostro personaggio potrà fare o non fare durante il corso dell'avventura e và detto subito che le scelte sono tante e sopratutto variegate, tanto da permetterci di creare infinità di combinazioni di personaggi sempre diversi.

    Il gioco si presenta con una visuale isometrica e mostra una piccola porzione del mondo circostante con il nostro personaggio sempre al centro dello schermo che controlleremo tramite il solo uso del mouse il quale gestisce sia i movimenti che le numerose azioni a nostra disposizione.
    La fase di combattimento è a turni: ogni personaggio ha a disposizione diversi punti da spendere per eseguire le azioni a sua disposizione e le probabilità di colpire un avversario dipendono dal tipo di arma utilizzata, dalle abilità in nostro possesso, dalla parte del corpo che si vuole colpire e dal solito fattore casuale determinato dalla fortuna.
    Per poter gestire tutte le numerose statistiche e abilità che contraddistinguono il nostro PG, per la gestione non solo dell’inventario ma anche del solito utilissimo diario di viaggio e per tenere sotto controllo ogni altra informazione che potrebbe tornarci utile durante le nostre peregrinazioni per le lande desolate avremo a nostra disposizione l’utilissimo Pipboy, l’interfaccia portatile studiata ad hoc per gestire tutto questo.
    Le quest inoltre sono sempre molto varie e soprattutto permettono di essere risolte in svariati modi, dandoci la possibilità di interpretare al meglio il nostro PG.
    Sia dal lato tecnico che da quello della giocabilità Fallout dimostra fin da subito tutti i suoi punti forti, con una grafica molto piacevole e ricca di particolari ed un sistema di gioco intuitivo e allo stesso tempo completo sotto tutti gli aspetti. L’ambientazione è suggestiva e le nostre azioni sembrano realmente provocare delle reazioni, soprattutto con il passare del tempo che scorre inesorabile.
    Fallout è un gioco di ruolo che fa dell’interpretazione e del fattore azione/conseguenza il suo punto forte, affiancando il tutto ad un'ottima storia e, soprattutto, ad un background degno della celebre trilogia di Mad Max che ci trascina in una California come mai si era vista e tenendoci incollati al gioco anche oltre il completamento della trama principale con la voglia di scoprire di più.

    Note e Curiosità:
    - Nel 1998 è stato rilasciato "Fallout 2", seguito ufficiale, mentre nel 2001 è stato lanciato "Fallout Tactics", gioco di ruolo strategico incentrato maggiormente sulla parte bellica e che permetteva di gestire più personaggi;
    - Nel 2004 è uscito per Playstation 2 e Xbox il gioco "Fallout: Brotherwood of stell" che prende però dal titolo originale solo l'ambientazione, risultando a conti fatti solo un misero Hack and slash con armi da fuoco del tutto simile al Baldur's Gate uscito anch'esso per Playstation 2 e Xbox che nulla a di che spartire con l'originale per sistemi DOS;
    - E' attualmente in fase di sviluppo il terzo capitolo ufficiale della serie; Fallout 3 è previsto per Xbox 360 e Pc e sviluppato dalla Bethesda Software;
    - Il gioco è stato distribuito in Italia in lingua Inglese, girando su internet è però possibile reperire una pacth amatoriale che traduce completamente il gioco in Italiano.

    Ultima modifica di Mad Max'78; 7-05-2009 alle 12:14:14

  6. #231
    retrogamer juventino L'avatar di Garet
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    Titolo: The Adventures of Captain Comic

    Produttore: Michael Denio

    Anno: 1988

    Piattaforma: DOS, NES

    Genere: Platform

    Giocatori: 1

    Screen:






    Descrizione:

    The Adventures of Captain Comic è platform puro e semplice ed è fra i più conosciuti fra i classici per il PC nonostante non sia stato un successo.
    La missione è quella di esplorare il pianeta Tambi (che comprende ambienti di ogni genere come foreste, caverne, laghi e quant'altro) per ritrovare i tesori rubati dal pianeta Omsoc, che sono: le mistiche gemme di Lascorbanos, le mille monete di Tenure, la corona delle ere.
    Si hanno a disposizione fino a 5 vite, un numero di punti bonus e una resistenza che diminuisce quando si viene colpiti ma che può essere ripristinata con degli scudi, che sono solo alcuni dei numerosi oggetti che possono essere trovati in giro (fig. 2), alcuni di essi possono farci sparare più colpi, altri regalano una vita, alcuni sono chiavi senza le quali non si può proseguire ecc.
    Sono molto vari anche i nemici che ci si pareranno davanti e alcuni sono più intelligenti di altri, per fare un esempio il Brave Bird si muove passivamente in orizzontale senza mai modificare il suo percorso mentre lo Shy Bird tenta continuamente di raggiungere il protagonista e può essere più pericoloso di quanto si pensi all'inizio.
    Complessivamente è un gioco interessante per quanto riguarda la grafica abbastanza curata e anche per quanto riguarda la sua musichetta di apertura, che è un arrangiamento dell'inno del corpo dei marines e per gli altri motivetti che si sentono quando si supera la sezione di un livello.
    Chi lo prova potrà rimanere piacevolmente sorpreso.

    Note e curiosità:

    1) Non si sa chi si occupo della pubblicazione della versione DOS, ma di quella per NES fu distribuita, dalla Color Dreams, una versione senza licenza.

    2) Il gioco è stato distribuito come freeware, per cercare (inutilmente) di promuovere il seguito Captain Comic II: Fractured Reality.

    3) Vi è un clone identico del gioco che fu distribuito come Pioneer Xenia.
    Ultima modifica di Garet; 9-04-2012 alle 23:19:32

  7. #232
    Retrogamer Ducatista L'avatar di Mad Max'78
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    Titolo: Fallout 2

    Produttore: Interplay Productions (Black Isle)

    Anno: 1998

    Piattaforma: Windows; Macintosh

    Genere: Gioco di Ruolo

    Giocatori: 1

    Screen:




    Video: 1 - 2

    Descrizione:
    Fallout 2, secondo capitolo di uno dei migliori Giochi di ruolo per computer, prosegue la strada intrapresa dal suo predecessore, cercando di aggiustare quei pochi difetti che il gioco aveva.
    A conti fatti sembra proprio di trovarsi di fronte allo stesso gioco, stesso motore grafico, stessa
    interfaccia; ma del resto quando un gioco rasenta la perfezione è difficile cambiare qualcosa.
    Il gioco riprende la storia circa 80 anni dopo le vicende del primo Fallout, (non racconterò molto per non rovinare il finale a chi non dovesse ancora averlo giocato) in questo episodio ci ritroveremo nei panni di uno dei discendenti dell'eroe del primo Fallout, la nostra missione consisterà questa volta nel salvare il villaggio, che ci ha fatto da casa, da una tremenda carestia; per fare ciò saremo incaricati di ritrovare un vecchio artefatto, il GECK (Garden of Eden Creation Kit), in grado di ricreare dal nulla la vita, di cui ogni Vault era originariamente dotato per ristabilire la vita una volta che i superstiti fossero risaliti in superficie.
    Ma sarà veramente cosi facile trovarne uno ancora funzionante dopo tutti questi anni?
    L'impresa non sarà affatto facile e per riuscire a salvare il vostro villaggio dovrete dare fondo a tutte le vostre risorse e sopratutto alle risorse del vostro personaggio.
    Il gioco come già detto mantiene praticamente tutto del primo capitolo, ampliando però ogni cosa; le terre da esplorare saranno ora molto più vaste, ci saranno molti più PNG (personaggi non giocanti), molti più dialoghi e scelte da effettuare, molti più oggetti e armi a nostra disposizione e sopratutto molti nemici nuovi.
    Una delle novità introdotte è rappresentata dalla possibilità di muoverci per le vaste terre che ci ritroveremo ad esplorare anche tramite un autovettura, per ridurre il tempo impiegato nei trasferimenti e riuscire a portare a termine il nostro compito prima che il villaggio sia spacciato per sempre.
    Tutti i pregi del primo capitolo vengono mantenuti in questo sequel, atmosfera, trama avvincente, ottima giocabilità e possibilità di interpretazione, tutto ai massimi livelli e da un gioco del genere non si può certo chiedere di più.
    Il degno successore di un autentico capolavoro.

    Note e Curiosità:
    - In questo seguito vi è anche la possibilità di sposarsi.
    - Il gioco, come del resto il suo prequel è letteralmente infarcito di
    easter-eggs.
    Ultima modifica di Mad Max'78; 7-05-2009 alle 12:17:13

  8. #233
    Retrogamer Ducatista L'avatar di Mad Max'78
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    Titolo: Shannara

    Produttore: Legend Entertainment Company

    Anno: 1995

    Piattaforma: Dos; Windows

    Genere: Avventura Grafica

    Giocatori: 1

    Screen:




    Video: 1

    Descrizione:
    Shannara si presenta come una classica avventura punta e clicca in soggettiva; ciò che la rende particolare è la licenza narrativa di cui può avvalersi, vale a dire quella del famoso Ciclo di Shannara scritto dal grande Terry Brooks.
    La componente narrativa la fà ovviamente da padrona e con le solide basi di cui dispone non poteva certo aspettarcisi altro.
    La storia ci vede nei panni di
    Jak Ohmsford, figlio di Shea Ohmsford protagonista del primo romanzo ambientato nelle Quattro Terre "La Spada di Shannara", combattere contro il solito Brona che grazie ai suoi poteri sta lentamente distruggendo le Quattro Terre; solo la Magica spada di Shannara potrà aiutarci nell'impresa di sconfiggere il malvagio signore.
    Come già detto il gioco appartiene al genere delle avventure grafiche: la trama risulta piuttosto lineare e i vari enigmi che man mano ci troveremo ad affrontare possono essere risolti facilmente esplorando le aree limitrofe; a variare leggermente il gameplay ci pensa il sistema di combattimento casuale che ci costringerà ad affrontare diversi avversari man mano che si procedera nel gioco: tali combattimenti sono però piuttosto semplificati, tanto che risulta molto difficile morire per mano di creature ostili.
    Nel corso del gioco, inoltre, il nostro piccolo eroe incontrerà altri amici che lo accompagneranno per gran parte del suo viaggio: ogni personaggio disporrà inoltre di un proprio inventario e di proprie abilità che risulteranno fondamentali nella risoluzione di diversi enigmi.
    Tecnicamente il gioco raggiunge livelli molto buoni, pur presentando schermate fisse e prive quasi totalmente di animazioni (ad esempio i personaggi si limiteranno solamente a muovere le labbra durante la fase dei lunghi dialoghi). Lo stile utilizzato è di ottimo livello e rende perfettamente le ambientazioni del libro. Il comparto audio si attesta anch'esso su buoni livelli grazie a musiche piacevoli anche se incostanti e ai dialoghi doppiati in lingua inglese che risultano di buon livello interpretativo e mai fuori luogo.
    Concludendo, ci troviamo di fronte ad un ottima avventura con una trama veramente solida che nel corso del viaggio ci vedrà costretti a prendere decisioni che si ripercuoteranno inevitabilmente su tutto il gruppo con risvolti anche morali per il personaggio.
    Grazie infine anche al buon comparto tecnico audio e video e alla non eccessiva difficoltà Shannara risulta un prodotto consigliabile anche ai meno esperti del genere e ai più giovani ormai abituati fin troppo bene dai milioni di poligoni gestiti dalle macchine odierne.

    Note e Curiosità:
    - I racconti di Shannara scritti da Terry Brooks contano qualcosa come quasi venti libri ambientati nelle Quattro Terre e divisi in cicli diversi, la loro lettura è altamente consigliata sopratutto a chi ama il Fantasy classico.
    Ultima modifica di Mad Max'78; 7-05-2009 alle 12:19:03

  9. #234
    PC Engine owner \m/ L'avatar di Stefano Lucchi
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    Titolo: Zool 2

    Produttore: Gremlin Graphics

    Anno: 1993

    Piattaforma: Amiga (versione esaminata), CD32, Jaguar, Dos

    Genere: Platform

    Giocatori: 1, 2

    Screens:

    Nota: le prime due immagini si riferiscono alla versione base del gioco, mentre le seconde due si riferiscono alla versione AGA dei modelli pi&#249; potenti di Amiga

    Descrizione:

    Il secondo capitolo di Zool si presenta in pompa magna: a parte l'inevitabile upgrade tecnico, ci&#242; che salta agli occhi &#232; come sia il gameplay ad aver subito migliorie considerevoli, grazie a controlli pi&#249; reattivi rispetto al predecessore e ad un level design nettamente pi&#249; ispirato. Il gioco &#232; sempre un platform dalla grafica ultracolorata e finalmente rende disponibile anche una modalit&#224; a due giocatori (nel precedente titolo non presente) e dei boss fight pi&#249; ragionati. Un buon platform, forse non ancora all'altezza di Sonic ma che meriterebbe di essere riscoperto (anche perch&#232; questo seguito non ebbe la fortuna del primo capitolo).

    Note e Curiosit&#224;:
    - cos&#236; come il primo capitolo, anche questo seguito &#232; sponsorizzato dai Chupa chups
    Ultima modifica di Stefano Lucchi; 18-05-2008 alle 19:01:03

  10. #235
    PC Engine owner \m/ L'avatar di Stefano Lucchi
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    Titolo: Comix zone

    Produttore: Sega

    Anno: 1995

    Piattaforma: Mega drive (versione esaminata), Windows, Game boy advance

    Genere: Platform

    Giocatori: 1

    Screens:


    Descizione:
    Sketch Turner sta lavorando sul suo nuovo fumetto intitolato "Comix zone" che narra di un'invasione aliena che minaccia la Terra guidata dal perfido Mortus quando viene colpito da un fulmine e si ritrova proiettato all'interno del suo stesso fumetto. L&#236; incontra Alissa Cyan che, convinta che lui sia un supereroe venuto in loro soccorso, lo manda in missione contro gli alieni ignorando le sue proteste.
    Questo improbabile plot fa da sfondo narrativo a Comix zone, platform ideato da Sega nel '95, successivamente convertito per Windows e in tempi pi&#249; recenti rieditato sul Game boy advance. Il giocatore controlla Turner e il suo compito &#232; combattere gli alieni corpo a corpo sia a mani nude che con oggetti raccoglibili lungo il percorso, passando da una vignetta all'altra del fumetto. L'idea di combattere all'interno delle vignette si rivela essere ottima in fatto di gameplay in quanto certe vignette presenteranno collegamenti con pi&#249; di un'altra vignetta, rendendo conseguentemente possibili molteplici percorsi. Non solo: i bordi delle vignette pi&#249; sottili possono perfino essere sfondati (allargando cos&#236; lo scenario di battaglia) scagliandoci contro un nemico e il gioco presenta anche finali differenti a seconda di come si combatte lo scontro finale contro Mortus.
    Il gioco tecnicamente si rivela piuttosto ispirato, nonch&#232; molto spiritoso e dotato di un ottimo comparto grafico; la colonna sonora &#232; notevole (al tempo venne commercializzata addirittura una versione con un cd audio allegato) e fortemente improntata al Rock/Hard/Heavy.
    Non perdetevi questo titolo, &#232; una piccola perla di platform. Imprescindibile per gli amanti del genere.

    Note e curiosit&#224;:
    - Questo gioco &#232; sbloccabile nella versione giapponese di Sonic Mega Collection disponibile per Ps2, Gamecube e XBox
    Ultima modifica di Stefano Lucchi; 18-05-2008 alle 22:31:33

  11. #236
    Retrogamer Ducatista L'avatar di Mad Max'78
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    Titolo: Outcast

    Produttore: Infogrames / Appeal S.A.

    Anno: 1999

    Piattaforma: Windows

    Genere: Avventura/Azione

    Giocatori: 1

    Screen:




    Video: 1

    Descrizione:
    Outcast è un Action Adventure di altissimo livello che purtroppo però, quanto fu pubblicato, non riuscì a riscuotere tutto il successo che meritava.
    Tale parziale insuccesso fu da attribuire molto probabilmente alle esose richieste hardware di cui necessitava per poter girare, complice il fatto che il gioco non supportava le schede acceleratrici 3D, nuovo standard dell’epoca, gestendo il tutto con accelerazione via software.
    Questo fattore non impedì però ai programmatori di realizzare uno dei più impressionanti, a livello tecnico e non solo, giochi di fine anni novanta.
    La tecnica utilizzata per la realizzazione di cotanta bellezza era quella del Voxel, usata anche da titoli del calibro di Comanche della Novalogic.
    Tale motore permetteva la realizzazione di vaste aree totalmente tridimensionali senza l’uso di una scheda 3D, riuscendo tra le altre cose a gestire alla perfezione ombre in tempo reale, lans flare ed un effetto acqua a dir poco sbalorditivo.
    Il rovescio della medaglia era da pagare però in termini di richieste hardware e soprattutto nella mancanza di un qualsiasi anti alliasing e nella presenza di pixel grossi come meloni.
    Ciò nonostante l’effetto nel suo complesso è veramente pregevole tanto da lasciare in più di un occasione a bocca aperta.
    Il comparto sonoro non è certo da meno, presentando al di la dei soliti effetti sonori discreti, musiche di altissimo livello magistralmente riprodotte dall’orchestra sinfonica di Mosca.
    Ciò che rende apprezzabile il titolo oltre al forte impatto tecnico è sicuramente l’ottima trama e soprattutto la giocabilità che mischia sapientemente elementi action, stealth e avdenture; durante il gioco infatti ci si ritroverà spesso in situazioni che richiedono sia l’uso della forza bruta che l’uso dei dialoghi e dove necessario anche l’occultamento per evitare il contatto con creature ostili.
    Il gioco si dipana in sei vasti livelli ognuno rappresentante una diversa locazione dell’universo parallelo in cui ci ritroviamo, Adelpha, ogni ambientazione presenta caratteristiche diverse e ciò comporterà anche approcci diversi da parte del nostro alterego.
    Outcast è senza dubbio un ottimo gioco che affascina in prima battuta grazie al suo notevole impatto visivo e alle stupende sinfonie e che successivamente cattura per la notevole trama e coinvolgimento che riesce a trasmettere.

    Note e Curiosità:
    - Il progetto Outcast prevedeva anche l'uscita di un seguito su Playstation 2 che purtroppo non vide mai la luce mentre il porting per Dreamcast non fu mai realizzato per le scarse vendite che ottenne il gioco su PC.
    - Un gruppo di appassionati del gioco è al lavoro da diversi anni al progetto che prende il nome di Open Outcast, il progetto in origine pensato per l'utilizzo con il Cristal Engine è ora previsto come Mod di Crysis.
    - Il gioco pur non avendo riscosso molto successo in fatto di vendite si fregia del titolo di "Best adventure game of the year" assegnato da Gamespot nel 1999.
    Ultima modifica di Mad Max'78; 7-05-2009 alle 12:20:51

  12. #237
    PC Engine owner \m/ L'avatar di Stefano Lucchi
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    Titolo: Supaplex

    Produttore: Digital integration

    Anno: 1991

    Piattaforma: Amiga, Atari ST, Dos (versione esaminata)

    Genere: Puzzle

    Giocatori: 1

    Screens:

    Nota: gli screen si riferiscono alla versione Amiga del gioco

    Descrizione:
    Supaplex &#232; un puzzle game che riprende e amplia le meccaniche del vecchio titolo per Commodore 64 Boulder dash. Lo scopo del gioco &#232; semplicemente quello di prendere tutte le chiavi e raggiungere l'uscita del livello, facendo attenzione ai nemici; per riuscirci il giocatore deve sfruttare bonus di vario tipo e non ha limiti di tempo. Il gioco presenta ben 111 schemi dalla difficolt&#224; progressiva e consente la creazione di pi&#249; profili per permettere a pi&#249; giocatori di salvare i propri progressi. Il gioco si presenta con una grafica colorata ma leggibile ed un comparto sonoro fastidioso dovuto pi&#249; che altro all'infelice scelta di utilizzare lo scomodissimo pc speaker che non per demeriti personali e ha il pesante difetto di diventare nel giro di poco tempo davvero molto difficile.
    La conversione per Amiga &#232; assolutamente identica alla controparte pc, dove il gioco &#232; stato concepito.
    Se volete recuperarlo vi divertir&#224; ma dovrete armarvi di molta pazienza.

    IMPORTANTE (solo per la versione Dos del gioco): con l'aumentare della potenza di calcolo dei computer, il gioco ha iniziato ad andare a velocit&#224; doppia rispetto a quella originaria. Un appassionato ha preso il gioco, l'ha disassemblato, debuggato e riassemblato realizzandone cos&#236; una versione rinominata SpeedFix. Il gioco &#232; scaricabile gratuitamente (visitate il TOP della sezione per il link) e c'&#232; anche una comunit&#224; di appassionati che oltre a distribuire il gioco e la versione SpeedFix ha realizzato anche migliaia di livelli aggiuntivi.
    Se vi piacciono i puzzle non avete proprio scuse per non provarlo.
    Ultima modifica di Stefano Lucchi; 11-06-2008 alle 16:14:36

  13. #238
    Erik108
    Ospite
    Titolo: Bug!

    Produttore: SEGA Corporation

    Anno: 1995

    Piattaforma: Sega SATURN, Windows

    Genere:
    Platform Shooter 3D

    Giocatori: 1

    Screen:





    Video:

    Filmato Introduttivo - Insectia, Gameplay - Boss

    Descrizione:
    Bug è una superstar di Hollywood e sta per girare il suo prossimo film...ma la Regina Cadavra, una vedova nera, ha catturato tutti i suoi amici e lui deve salvarli prima che diventino cibo per ragni. Così cominciano le disavventure di questo fantastico coleottero verde, che dovrà completare tutti e 18 i livelli divisi in 6 atti l'uno. Tutti i livelli e i personaggi sono resi graficamente e renderizzati grazie ad uno dei primi motori 3D che dà la massima libertà di azione in questo platform atipico e coloratissimo. Vagando per i vari livelli Bug dovrà affrontare scarafaggi, api, ragni ed ogni sorta di insetto che gli sbarrerà la via della salvezza, via in certi casi da attraversare non solo orizzontalmente, ma anche verticalmente, infatti i livelli spesso hanno percorsi che devono essere "scalati", poiché sono posizionati come fossero dei muri. Fortunatamente, Bug è in grado di saltare e di sparare sui nemici, rendendo il viaggio più semplice del previsto, grazie ad un gameplay semplice, veloce e coinvolgente, ma che è in grado di farci passare molto tempo di fronte allo schermo, anche grazie ad un design dei livelli un po' complicato, soprattutto durante gli ultimi quadri.
    Il gioco, nato per Sega SATURN, fu convertito anche per PC nel 1997, grazie alla sua nuova tecnologia 3D, per la prima volta approdata sul SAT, e al successo riscontrato da SEGA. Uno dei giochi veramente validi, che ancora oggi si può trovare ad un prezzo davvero accessibile a tutti, consigliatissimo.


    Note e Curiosità:
    - In alcuni livelli Bonus avrete la possibilità di incontrare un'altra grande star del mondo videoludico, Sonic The Hedgedog.
    Ultima modifica di Erik108; 30-05-2008 alle 17:42:08

  14. #239
    ヴァレンス L'avatar di >V@len$<
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    Titolo: Wario Land 3

    Produttore: Nintendo

    Anno: 2000

    Piattaforma: Game Boy Color

    Genere: Platform

    Giocatori: 1

    Screens:



    Video: 1-2-3

    Descrizione:
    I Platform con protagonista Wario hanno oramai assunto una forma tutta loro, lontana dalle radici "mariose" da cui hanno preso forma. Migliorando ed ampliando la formula dei precedenti episodi (specie del secondo), Wario Land 3 rappresenta probabilmente il punto più alto mai raggiunto dalla saga della nemesi di Mario.
    Un giorno Wario precipita col suo aereo e finisce in un bosco. Indenne dall'incidente, entra in una misteriosa caverna nel cui interno vi è uno strano carillon: nemmeno fa in tempo a toccarlo che vi viene risucchiato dentro. Un essere misterioso lo informa che si trova nel mondo del carillion, di cui egli era il dio protettore. Un giorno però, una creatura malvagia sigillò il suo potere in cinque carillon sparsi per il mondo. Naturalmente sarà Wario a recuperarli e restituire al dio il proprio potere, che in cambio gli concederà di tenersi i tesori trovati durante il viaggio e di tornare al mondo esterno.
    Il gioco, sia strutturalmente che concettualmente, riprende la formula di Wario Land II: Wario è invincibile e per poter proseguire nei livelli dovrà cercare la collisione con particolari nemici per assumere particolari poteri.
    Stavolta il giocatore può avvalersi di una mappa divisa in cinque zone (ciascuna con un certo numero di livelli) che, similmente a Super Mario Land 2, permette di scegliere con quale regno iniziare. La mappa è arricchita da una nuova, interessante feature che aumenta di molto la profondità: l'alternarsi del giorno e della notte, che influisce sulla struttura degli enigmi in molti livelli. Ad esempio, dei particolari nemici si fanno vedere solo di notte e dunque alcuni tesori sono reperibili solo in questa circostanza.
    A proposito di tesori (vero scopo del gioco), ve ne sono quattro per ogni livello, ciascuno custodito in uno scrigno colorato che va aperto con l'apposita chiave, anch'essa da scovare. Essi possono elargirci delle nuove abilità (come quella di controllare il tempo) o sbloccare nuove aree.
    In ciascun livello sono inoltre presenti otto Music Coins. Non mancheranno divertentissimi boss (uno per ogni area) e minigiochi.
    Come da tradizione, il finale del gioco sarà dato dalla quantità di monete e tesori che avremo raccolto nel corso dell'avventura, il che conferisce una longevità estrema.
    Degno di nota è inoltre lo straordinario level design: ogni stage è curatissimo e denso di enigmi e puzzle, perfettamente strutturati.
    La splendida grafica è più o meno la stessa di Wario Land II, arricchita però dei colori (ma va?) e di un livello di dettaglio maggiore. Anche le musiche e gli effetti sonori recuperano lo stile del predecessore, e rimangono molto gradevoli. Il tutto ha il solito gusto demenziale e non-sense dei titoli di Wario.
    La migliore incarnazione di Wario, forse il miglior titolo per Game Boy Color, trattasi senza dubbio di un ottimo esponente del genere platform: Wario Land 3 è divertentissimo, longevo e davvero profondo. Imperdibile.
    Ultima modifica di >V@len$<; 4-08-2010 alle 03:16:16

  15. #240
    Erik108
    Ospite
    Titolo: Rockford

    Produttore: Arcadia Systems

    Anno: 1987

    Piattaforma: Dos, Amiga, Atari 8-bit, Atari ST, Commodore 64

    Genere: Puzzle Game

    Giocatori: 1

    Screen:




    Descrizione:
    Se avete voglia di provare un gioco difficile, snervante, capace di farvi saltare i nervi, questo è il gioco che fa per voi. In RockFord avete la possibilità di giocare con 5 personaggi diversi: un esploratore, un cuoco, un cowboy, un astronauta e un chirurgo.
    La difficoltà del gioco cambia a seconda del personaggio scelto: se avete scelto di giocare come esploratore, il gioco vi potrà sembrare facile (e qui aggiungerei un bel "ma anche no!") e al contrario sarà più difficile se sceglierete il medico.
    Il gioco è un clone di Boulder Dash, anche se non l'unico, uscito 3-4 anni dopo da quest'ultimo, che ha come scopo quello di arrivare alla porta che dà al livello successivo; compito assolutamente non facile! Infatti prima che la porta si apra, dovrete collezionare (sempre a seconda del personaggio che sceglierete) monete, mele, cuori, stelle in quantità ingenti, stando attenti a non venire a contatto con i nemici o, peggio ancora, a farsi colpire da massi che voi stessi potrete muovere.
    Tutto ciò deve accadere in un tempo limite, stabilito dal gioco, cioè in solamente pochi minuti. Aggiungeteci anche che non avete la possibilità di salvare i vostri progressi, per cui, se deciderete di cambiare personaggio o dovete chiudere il gioco, ricomincerete tutto da capo!
    In RockFord avete anche la possibilità di giocare tramite un joystick, che potrà rendervi il cammino alquanto arduo o alquanto semplice, e se volete innervosirvi ancora di più, RockFord vi dà la possibilità di cambiare anche lo sfondo di gioco, così da mettere magari un bel colore che vi potrà rovinare la vista!
    Al di là di tutte queste difficoltà, RockFord è un gioco longevo, che farà portar via anche qualche bestemmia, un gioco che sicuramente non vi farà rilassare, ma che sicuramente vi terrà incollati al monitor.
    Ultima modifica di Erik108; 4-06-2008 alle 17:08:45

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