- Retro Games Museum - - Pag 10
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 10 di 23 PrimoPrimo ... 7891011121320 ... UltimoUltimo
Visualizzazione risultati da 136 a 150 di 344

Discussione: - Retro Games Museum -

Cambio titolo
  1. #136
    retrogamer juventino L'avatar di Garet
    Registrato il
    03-04
    Località
    A casa mia
    Messaggi
    5.712
    Titolo: Mikie

    Produttore: Konami

    Anno: 1984

    Piattaforma: Arcade, Amstrad CPC, Acorn Electron, BBC Micro, Commodore 64, MSX, ZX Spectrum, SG-1000

    Genere: arcade

    Giocatori: 1 o 2 in alternanza

    Screen:

    Descrizione:

    Mikie è un prodotto Konami in cui si è nei panni di uno scolaro che esplorando la scuola deve raccogliere i vari cuoricini che compongono la lettera della sua fidanzata Mandy nascosta nella scuola e che deve nel contempo guardarsi dal suo professore e dal personale vario come cuochi e bidelli.
    Ci sono cinque stanze da esplorare in un preciso ordine, in ognuna delle quali Mikie è perseguitato da membri diversi, oltre che dal suo professore che lo insegue ovunque. Queste sono: l'aula (la stanza iniziale), la palestra, il ristorante, la sala di ballo e infine il giardino dove raggiungerà la sua fidanzata. In ognuna di queste stanze ci si dovrà ingegnare a trovare un sistema per recuperare i cuori, nell'aula iniziale per esempio si dovrà prendere i compagni a colpi di sedere per farli cadere e occupare poi il loro posto.
    Fin dai primi minuti di gioco ci si accorge che perdere è molto facile, anche se la possibilità di sferrare colpi di testa che stordiscono temporaneamente i nemici può facilitarci un pò le cose. Dopo l'ultimo livello si riparte d'accapo con i pattern veloccizzati.
    La musica è allegra e varia. La grafica, cartoonesca e che riproduce bene l'ambiente scolastico, non potrebbe essere più divertente.
    E' un titolo niente male anche se forse sotto la media rispetto allo standard Konami.

    Note e curiosità:

    1) In Giappone il gioco è conosciuto come Shinnyuushain Tooru-Kun (Freshman Tooru-Kun) e presenta differenze solo per quanto riguarda i colori dei personaggi, per esempio il protagonista, che appare così:


    2) Vi è un clone del gioco chiamato High School Graffiti, dove il protagonista invece dei colpi di testa lancia urli che stordiscono e dove, se viene preso, non si rotola sul pavimento ma piange disperato.
    Ultima modifica di Garet; 7-05-2009 alle 13:05:47

  2. #137
    ヴァレンス L'avatar di >V@len$<
    Registrato il
    04-07
    Località
    Roma
    Messaggi
    7.584
    Titolo: Super Mario Bros. Deluxe

    Produttore: Nintendo

    Anno: 1999

    Piattaforma: Game Boy Color

    Genere: Platform

    Giocatori: 1-2 in contemporanea.

    Screens:

    Descrizione:
    Quattordici anni dopo la sua uscita, il classico Super Mario Bros. per NES ritorna su Game Boy Color, in una riedizione commemorativa e piena di extra e di sorprese. Super Mario Bros. DX, infatti, non &#232; una mera conversione del gioco originale, ma un pacchetto pieno di modalit&#224; differenti e di chicche niente male, che lo rendono uno dei migliori titoli per Game Boy Color.
    Tutto il gioco ruota attorno alla nuova edizione di Super Mario Bros., che riproduce alla perfezione l'originale in maniera sorprendente, aggiungendo la possibilit&#224; di salvare ed alcune migliorie grafiche (la presenza di una mappa, una colorazione di Luigi pi&#249; "coerente" ed alcune animazioni).
    Accanto al gioco principale, &#232; presente la modalit&#224; "Challenge": dovremo ripetere i livelli gi&#224; affrontati e trovare le cinque monete rosse e l'uovo di Yoshi nascosti, ottenendo un punteggio molto alto. Una trovata ottima, che aumenta notevolmente la longevit&#224;.
    Per ovvi motivi, la modalit&#224; multiplayer dell'originale Super Mario Bros. &#232; stata eliminata (infatti, &#232; ora possibile scegliere di usare Mario o Luigi nella mappa) lasciando posto al "Versus Mode". Si tratta di una gara tra due giocatori (collegati col cavo Game Link) a chi arriva primo al traguardo di alcuni livelli nuovi. Nel corso dei livelli &#232; possibile attivare dei blocchi che ostacolano l'avversario, facilitando nel contempo il proprio percorso. Divertente e fresco. Ottenendo 10.000 punti nel gioco originale, viene inoltre sbloccata questa modalit&#224; in singolo, gareggiando col fantasmino Boo (che diviene pi&#249; forte man mano che lo si vince).
    La Toy Box &#232; invece la raccolta di extra sbloccabili facendo progressi con le tre modalit&#224;: &#232; presente, un tester della fortuna e la camera dei Toads e della principessa Peach (che appariranno man mano che vengono salvati nell'Original 1985). Questi ci permetteranno di procurarci immagini predefinite (e in alcuni casi di inserirvi il testo), di comporre delle musiche, di cambiare la schermata iniziale del gioco, di visualizzare la posizione delle uova di Yoshi nel Challenge Mode ed altri speciali di questo tipo.
    Facendo progressi nel gioco, si riempie automaticamente il "Photo Album", una raccolta di deliziose immagini stampabili con la Game Boy Printer.
    La vera chicca &#232;, tuttavia, la presenza di una versione ridotta del Super Mario Bros. 2 giapponese, che qui porta il titolo "For Super Players" (come l'originale). Infatti, ottenendo 300.000 punti nel gioco originale, &#232; possibile accedere a questa nuova sfida. Questa versione del gioco dell'86 presenta svariate differenze dall'originale: la grafica &#232; identica all'Original 1985, inoltre le differenze interattive tra Mario e Luigi sono state rimosse, cos&#236; come i mondi segreti. Probabilmente esente a causa delle limitazioni tecniche o del bilanciamento generale, questa mancanza rappresenta forse l'unica pecca di questo titolo davvero formidabile.
    Super Mario Bros. Deluxe &#232; veramente splendido, un revival ottimamente congegnato. Consigliatissimo per chiunque: per chi conosce gi&#224; il gioco originale e vuole provare nuove esperienze e chi, invece, deve ancora riscoprire il Platform Game per eccellenza.


    Note e curiosit&#224;:
    -La conversione di Super Mario Bros. &#232; la pi&#249; fedele all'originale e curata in circolazione.

    -Curiosamente, il gioco &#232; uscito prima negli USA (4 Maggio 1999) che in Giappone (12 Gennaio 2000).
    Ultima modifica di >V@len$<; 14-04-2008 alle 00:02:36

  3. #138
    THE VIRTUA SERGEANT L'avatar di PREDATOR SAGAT
    Registrato il
    11-04
    Località
    Cagliari "J6 ZONE"
    Messaggi
    6.644
    Titolo: The Punisher

    Produttore: Capcom

    Anno: 1993 arcade, 1994 Genesis

    Piattaforma: arcade (versione esaminata), Genesis

    Genere: picchiaduro a scorrimento 2D

    Giocatori: 1-2 cooperativo

    Screen: 5 arcade, 1 Genesis





    Video: Arcade gameplay 1 - Arcade gameplay 2

    Descrizione:

    La CAPCOM, sempre molto prolifica nel campo dei picchiaduro a scorrimento, nel 1993 face uscire, in collaborazione con la MARVEL, l'arcade del Punitore.
    Oltre a compiacere i fans del duro Frank Castle (questo il vero nome del protagonista), ebbe un buon seguito anche nelle sale giochi grazie alla sua buona realizzazione tecnica ed alle scorribande cooperative tramite la selezione di Nick Fury, altro personaggio appartenente all'universo MARVEL Comics.
    Rispetto agli altri titoli del genere, la possibilit&#224; di scegliere solo 2 personaggi, per altro non dissimili in caratteristiche, pu&#242; lasciare perplessi, ma viene compensata dalle azioni dinamiche che questi possono compiere. Tramite l'utilizzo dei soliti 2 tasti, attacco e salto, pi&#249; i direzionali &#232; possibile fare: calci volanti, la classica mossa a 360&#176; che colpisce i nemici intorno a noi privandoci di un po' di energia, lanciare bombe in salto, prendere gli avversari, utilizzare armi, correre ed attaccare in corsa.
    Il nostro obiettivo &#232; quello di porre fine all'impero malavitoso di quel grassone di Kingpin passando per 6 stage, a met&#224; dei quali avremo un bonus stage in cui disintegrare i bidoni, un po' stile Street Fighter II. Non mancano i soliti bonus per punti e ricaricare la nostra barra energetica.
    Rispetto ad altri giochi dello stesso genere, non &#232; molto lungo (complice anche la difficolt&#224; non certo proibitiva) e le musiche che ci accompagnano sono nella media, gli effetti sonori sono invece molto carini.
    La versione Genesis si presenta per diversi motivi tecnici inferiore a quella arcade, che rimane ancora oggi la migliore disponibile.
    In conclusione, The Punisher non mancher&#224; di divertire gli appassionati del fumetto e dei picchia a scorrimento, ma non aspettatevi un titolo rivoluzionario, &#232; pi&#249; un classico.
    Ultima modifica di PREDATOR SAGAT; 19-01-2008 alle 21:26:58

  4. #139
    THE VIRTUA SERGEANT L'avatar di PREDATOR SAGAT
    Registrato il
    11-04
    Località
    Cagliari "J6 ZONE"
    Messaggi
    6.644
    Titolo: Cadillacs and Dinosaurs (Cadillacs Kyouryuu-Shinseiki)

    Produttore: Capcom

    Anno: 1993 (febbraio)

    Piattaforma: arcade (versione esaminata)

    Genere: picchiaduro a scorrimento 2D

    Giocatori: 1-3 cooperativo

    Screen:





    Video: Gameplay Hannah - Gameplay Jack - Gameplay Mess

    Descrizione:

    Tratto dal comic "Xenozoic Tales" di Mark Schultz, Cadillacs and Dinosaurs ci fa immergere in uno scenario postapocalittico dove i dinosauri sono tornati sulla terra. Solitamente non attaccano gli uomini, ma ultimamente le aggressioni ai nostri simili sono aumentate vertiginosamente, cos&#236; un gruppo di persone decide di indagare...
    Da questo momento in poi dovrete impersonare uno dei 4 personaggi a nostra disposizione, ognuno con le sue caratteristiche peculiari, quali: forza, velocit&#224;, agilit&#224;. I punteggi indicati non sono per&#242; propriamente veritieri, ci sono alcuni combattenti palesemente pi&#249; efficaci di altri.
    Ecco il cast: Jack Tenrec, il medio in tutto; Hannah Dundee, la migliore in agilit&#224;, ma anche ottima nel combattimento corpo a corpo, qui il suo punteggio mente; Mustapha Cairo, il pi&#249; veloce di tutti, ma pure molto forte a dispetto del valore indicato, questo fa di lui il combattente migliore di tutto il gioco; Mess O'Bradovic, il pi&#249; lento e forte.
    I livelli sono 8, abbastanza lunghi, tutti ben realizzati ed accompagnati da buone musiche. Nella nostra avventura affronteremo, oltre a varia gentaglia che sembra uscita dal mondo di Hokuto No Ken: dinosauri, motociclisti, ibridi tra uomini e rettili preistorici. A questo proprsito, l'ultimo boss (sesta foto) non ha bisogno di commenti.
    Con a disposizione i mitici 2 tasti di attacco e salto, insieme ai movimenti dello stick, potremo compiere varie azioni: performare combo, il classico attacco a 360&#176;, che ci toglier&#224; un po' di energia, e calci volanti; raccogliere ed utilizzare armi; effettuare prese; correre ed attaccare in corsa; fare il salta sul muro, ma solo con Hanna e Mustapha. Per finire, proprio come lascia intuire il nome del videogame, potremo guidare la Cadillac, per l'occasione armata di mitragliatrici.
    L'armamentario a nostra disposizione &#232; vastissimo: pistole, torce, coltelli, bazooka, uzi, M-16A1, fucili a pompa, ecc...Molto vario &#232; anche l'insieme degli oggetti che ci ricaricheranno la barra energetica, ci sono persino la pizza e l'aragosta!
    Senza dubbio uno dei migliori picchiaduro a scorrimento orizzontale mai realizzati, non solo per merito dell'originale ambientazione, ma anche grazie alla sua grafica colorata ed alle varie azioni rese disponibili dalle mosse base e dalle numerose armi.

    Note e curiosit&#224;:

    • Nel gioco sono presenti dei mostri che assomigliano tantissimo a Blanka di Street Fighter II, cos&#236; come accade in Captain Commando.
    • Con grande dispiacere di parecchi videogiocatori, non &#232; stata mai realizzata una versione su console di questo gioco.
    • Non troppo tempo fa &#232; stata realizzata una serie animata di Cadillacs and Dinosaurs, trasmessa anche qui da noi su Italia1.
    Ultima modifica di PREDATOR SAGAT; 3-03-2008 alle 18:12:15

  5. #140
    Fulvio84
    Ospite
    Titolo: Sonic the Hedgehog - Triple Trouble

    Produttore: Sega

    Anno:
    1994

    Piattaforme: Game Gear

    Genere: Piattaforme

    Giocatori:
    1

    Screen:





    Video:


    Video 1


    Video 2

    Descrizione:


    Uscito nel lontano 1994 esclusivamente per il portatile Sega, Sonic the Hedgehog - Triple Trouble vede impegnati nuovamente Sonic e il suo amico Tails nello sventare i piani del diabolico e ostinato Dr. Robotnik, riuscito a entrare in possesso dei Chaos Emerald e che per un errore durante la fase di testaggio della sua ultima arma, l'Atomic Destroyer, si sono dispersi in tutta l'isola.
    Compito dei due protagonisti è quindi quello di ritrovare le preziose pietre prima che ci riesca il malvagio scienziato, dovendo fare i conti inoltre con altri due individui interessati a raccoglierle: uno di essi è Knuckles, un echnida posta a guardia del Master Emerald che plagiato dalle parole di Robotnik crede sia Sonic il vero nemico, mentre il secondo è una donnola di nome Fang, cacciatore di tesori attratto dal fascino degli smeraldi e dal denaro che può ricavare dalla loro vendita.
    Essendo sia Sonic che Tails i protagonisti del gioco, sarà possibile all'inizio scegliere con quale dei due personaggi intraprendere l'avventura, anche se la scelta non influenza minimamente il suo proseguimento, ma solo il tipo di abilità di cui dispongono e che possono essere utilizzate.
    Dopo aver selezionato il proprio eroe e aver finalmente iniziato la partita ci si può accorgere in pochi minuti dei grandi cambiamenti apportati alla serie, a cominciare dalla veste grafica che offre il meglio che si possa avere su una console a 8-bit, presentando scenari molto colorati, come la green hill, la folta giungla e le gelide aree innevate, per un totale di 6 zone ricche di particolari, con alcuni dei quali è possibile anche interagire, accompagnate da sottofondi e temi in puro stile Sonic, risultanti piuttosto azzeccati, tutti ascoltabili grazie all'opzione "Sound Test" presente nel menù iniziale.
    Come la maggior parte dei Sonic, alla fine del terzo atto di ogni zona è presente un boss, ovvero degli scagnozzi di Robotnik da eliminare per proseguire al livello successivo.
    Anche nelle meccaniche di gioco sono state introdotte alcune novità piuttosto interessanti, come ad esempio la perdita limitata e non totale di tutti gli anelli nel caso si venga colpiti dai nemici, il cui conteggio supera le 100 unità, anziché ripartire da 0, oppure la presenza di box che dotano l'eroe di razzi a propulsione per sfrecciare ad alta velocità oppure di una tavola per percorrere ripide discese sulla neve, oltre all'onnipresente invincibilità temporanea.
    Il recupero degli smeraldi avviene invece ancora tramite degli stage speciali accessibili rompendo un particolare box raffigurante un diamante rosso che apre un varco per questi ultimi nel caso il contatore degli anelli in possesso del personaggio abbia raggiunto almeno le 50 unità, proiettandolo in uno dei due tipi di stage speciali presenti: nel primo bisognerà raggiungere Fang alla fine di un livello a tempo e sconfiggerlo per entrare in possesso di uno smeraldo, nel secondo ci si ritroverà su un aeroplano e occorrerà raccogliere un determinato numero di anelli per accedere alla stanza di Fang. Una volta che si è riusciti a entrare in possesso di tutti e cinque gli smeraldi verrà sbloccato il finale alternativo portando così a buon fine la storia.
    Sonic the Hedgehog - Triple Trouble rappresenta l'apice dei giochi di Sonic a 8-bit, raccogliendo quanto di meglio si potesse fare con le potenzialità di allora, risultando alla fine un titolo gradevole e anche abbastanza semplice da completare, se non fosse per la difficoltà in alcuni punti degli special stage che rendono la raccolta degli smeraldi un po' frustrante per via dell'impossibilità di sbaglio, pena il fallimento dello stage, comunque possibile da riprovare.
    E' presente infine una modalità supplementare denominata "Time Attack" grazie alla quale ci si potrà cimentare nei livelli del gioco cercando di completarli nel minor tempo possibile.

    Note e curiosità:

    - In Giappone il gioco si chiama Sonic & Tails 2, rappresentando quindi il seguito di Sonic the Hedgehog Chaos, chiamato nel paese del sol levante infatti Sonic & Tails.

    - Il gioco è presente in alcune raccolte uscite per le console moderne come Sonic Mega Collection Plus e Sonic Gems Collection.
    Ultima modifica di Fulvio84; 19-07-2009 alle 19:18:47

  6. #141
    THE VIRTUA SERGEANT L'avatar di PREDATOR SAGAT
    Registrato il
    11-04
    Località
    Cagliari "J6 ZONE"
    Messaggi
    6.644
    Titolo: Operation Wolf

    Produttore: Taito

    Anno: 1987

    Piattaforma: arcade (versione esaminata), Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, C64, PC (DOS, Windows), NES, MSX, SEGA Master System, TurboGrafx-16, ZX Spectrum

    Genere: shooter 2D con Light Gun

    Giocatori: 1

    Screen: 3 arcade, 1 PC, 2 NES





    Video: Arcade gameplay - NES gameplay

    Descrizione:

    I giochi con la Light Gun sono sempre stati un mito in sala giochi, un po' per il piacere di tenere una pistola in mano, un po' per i comandi decisamenti atipici, così distanti dagli stick o dai joystick casalinghi. Operation Wolf è stato uno dei primi a presentarsi con una storia ed all'epoca ha fatto la sua bella figura.
    Mettendoci nei panni di un bravo soldato, il nostro compito è quello di salvare vari ostaggi in un itinerario lungo 6 livelli (è possibile scegliere quello da cui iniziare, ma non tutti sono selezionabili) e 3 aree segrete, in cui dovremo affrontare militari di vario genere, carriarmati, jeep, barche ed elicotteri. Ovviamente dovremo fare di tutto per non uccidere i civili.
    La pistola è fissata al coin-op e si muove il tanto giusto che ci permette di raggiungere i punti utili dello schermo, dimenticatevi la mobilità di Time Crisis o Vitrua Cop e soci. La nostra fida arma ci fornisce, oltre all'opportunità di sparare, anche quella di lanciare alcune granate tramite un tasto posizionato su lato della stessa. Nè munizioni, nè granate sono infinite, dunque è necessario essere accurati nel prendere la mira ed eliminare gli sprechi colpendo al momento opportuno. Durante il combattimento troveremo caricatori e granate sul terreno, dovremo sparare per recuperarli. Altri oggetti del fondale che ci daranno una mano saranno i barili e gli animali. Occasionalmente sarà possibile raccogliere un potenziamento per la nostra arma, che per 10 secondi ci permetterà di avere proiettili infiniti ed una maggiore potenza di fuoco.
    La nostra energia è rappresentata dalla barra a quadretti al lato dello schermo (non in tutti i porting è così raffigurata), una volta divenuta completamente rossa, saremo spacciati.
    Il sonoro è carino, spiccano soprattutto gli effetti degli spari e le esplosioni, sempre compatibilmente con gli standard di quegli anni, è ovvio.
    La difficoltà è elevata, almeno nell'arcade, ed è necessaria molta pratica per completare tutte le aree con successo. Sono presenti 3 finali, ma solo uno è quello vero e proprio, di questo ne esistono più versioni a seconda del numero degli ostaggi salvati. Gli altri appaiono a seconda che si finiscano le munizioni (si è fatti prigionieri) o che si venga uccisi, in pratica quando non si finsce il gioco.
    La versione coin-op è la migliore a nostra disposizione.
    Nel periodo della sua uscita è stato grande titolo e ha riscosso molto successo, sicuramente un classico nel suo genere.

    Note e curiosità:

    • Alla fine del terzo livello c'è un errore di traduzione dal giapponese: "THE VILLAGE IS FREED AND RECOVERED FROM DAMAGE". Quella giusta dovrebbe essere: "THE VILLAGE IS FREED AND YOU HAVE RECOVERED FROM INJURIES".
    • OW ha avuto 3 seguiti: Operation Thunderbolt (1988), Operation Wolf 3 (1994) e Operation Tiger (1998).
    • Molti bambini, siccome non arrivavano bene a mirare con la pistola, si servivano di una sedia o uno sgabellino su cui inginocchiarsi. Io ero tra questi.
    Ultima modifica di PREDATOR SAGAT; 8-05-2009 alle 15:06:23

  7. #142
    THE VIRTUA SERGEANT L'avatar di PREDATOR SAGAT
    Registrato il
    11-04
    Località
    Cagliari "J6 ZONE"
    Messaggi
    6.644
    Titolo: Final Fight

    Produttore: Capcom

    Anno: 1989 arcade; 1990 SNES, C64, Amstrad CPC, Amiga, Atari ST; 1992 Sharp X68000; 1993 SEGA CD

    Piattaforma: arcade (versione esaminata), SNES, C64, Amstrad CPC, Amiga, Atari ST, ZX Spectrum, Sharp X68000, SEGA CD

    Genere: picchiaduro a scorrimento 2D

    Giocatori: 1-2 cooperativo

    Screen: 6 arcade





    Video: Arcade gameplay 1 - Arcade gameplay 2 - SNES gameplay

    Descrizione:

    Final Fight &#232; uno dei punti di riferimento del genere dei picchiaduro a scorrimento, non a caso &#232; stato convertito per parecchie piattaforme. Lo si pu&#242; considerare come un'evoluzione di Double Dragon, dal quale prende alcuni spunti.
    I personaggi a nostra disposizione sono 3 e presentano tutti caratteristiche peculiari: Guy, veloce ed in grado di rimbalzare sui muri; Cody, il medio e l'ideale per i principianti (pu&#242; inoltre usare il coltello per colpi ravvicinati, mentre i suoi compari lo lanciano immediatamente); Haggar, lento, ma potente, utilizza prese da Wrestler devastanti.
    I comandi con l'utilizzo dei 2 tasti, attacco e salto, insieme ai direzionali ci permettono di effettuare: qualche combo, prese, attacchi volanti, utilizzare le armi e super mossa che fa diminuire un po' la barra energetica.
    La storia inizia col rapimento di Jessica, la figlia del sindaco (Haggar) per opera dei Mad Gear, come ritorsione per la dura presa di posizione contro il crimine. Cos&#236;, il padre, il fidanzato (Cody) ed un amico di quest'ultimo (Guy), intraprendono la loro avventura per liberare la ragazza e sgominare la banda di criminali.
    Gli stage che dovremo percorrere sono 6, discretamente lunghi e ben realizzati, alla fine dei quali ci aspetta lo scontro con un boss. Dopo il secondo ed il quinto livello ci attende un quadro bonus.
    I nemici che tenteranno di fermarci sono una banda di ceffi da strada da manuale, tra cui spiccano alcuni bizzarri personaggi che col tempo sono apparsi in altri titoli CAPCOM.
    Durante il cammino potremo usufruire di poche armi: coltelli, spranghe e katane. Decisamente pi&#249; vario &#232; il set di oggetti che ripristinano l'energia (tra cui il pollo, la pizza e vari tipi di frutta) o che aumentano il punteggio.
    Il sonoro &#232; molto carino, con buone musiche ed effetti sonori discreti.
    Tecnicamente sente il peso degli anni, specialmente rispetto a qualche suo collega pi&#249; recente di qualche anno. Tuttavia, l'atmosfera di FF &#232; particolare, in quanto &#232; mediamente pi&#249; matura di molti altri suoi colleghi, ad eccezione di Vendetta, anche per alcuni riferimenti sessuali. Senza contare che ci troviamo difronte ad un titolo che appartiene allo stesso universo di Street Fighter.
    La veste migliore &#232; quella arcade, mentre i vari porting hanno subito diversi downgrade grafici, tagli o censure. Ad es. per SNES ci sono 2 versioni, una con Haggar&Cody e l'altra, JAP only, con Haggar&Guy. Nella console Nintendo inoltre &#232; stato tagliato, oltre a qualsiasi riferimento a sesso&droghe, il quarto stage con annesso il boss, Rolento (foto 4). Per finire, si pu&#242; giocare solo in single player! Un altro esempio &#232; l'adattamento per SEGA CD in cui Poison (nella foto 5 in versione originale) &#232; stata modificata con vestiti pi&#249; lunghi.
    In conclusione, nella sua ver. coin-op originale FF &#232; da provare assolutamente, se non per passione della tipologia di gioco, almeno per cultura videoludica generale. In modo particolare se amate l'universo di Ryu, Ken e soci.

    Note e curiosit&#224;:
    • Nell'intro dell’arcade JAP, Jessica &#232; in reggiseno (riquadro foto 6), mentre in occidente ha un vestito rosso oppure non appare.
    • Poison &#232; un transessuale. Nel porting SNES, lui e Roxy, sono stati sostituiti da Billy e Sid.
    • Il nemico Andore &#232; ispirato al wrestler Andr&#232; the Giant.
    • Seguiti di FF: Final Fight 2, c'&#232; solo Haggar; FF3, ci sono Guy&Haggar. In 3D: FF revenge, troviamo tutti e 3, pi&#249; Poison; FF Streetwise, c’&#232; il trio.
    • Sodom (foto 3, in alcune versioni chiamato Katana), Guy, Rolento e Cody sono giocabili nella serie Street Fighter ZERO, mentre Haggar fa un cameo in uno stage. Hugo, evidentemente uguale ad Andore (cameo in SFZ2), &#232; selezionabile in Street Fighter III e ha Poison come menager.
    • Il working title di FF era Street Fighter '89.
    • Haggar appare nella serie di Slam Masters e in NAMCO X CAPCOM con Guy.
    • FF &#232; presente in veste arcade perfect in CAPCOM classics collection vol.1 (PS2, XB) e Remix su PSP. Su GBA c’&#232; un semplice porting.
    Ultima modifica di PREDATOR SAGAT; 19-01-2008 alle 22:06:09

  8. #143
    THE VIRTUA SERGEANT L'avatar di PREDATOR SAGAT
    Registrato il
    11-04
    Località
    Cagliari "J6 ZONE"
    Messaggi
    6.644
    Titolo: Alien VS Predator

    Produttore: Capcom

    Anno: 1994

    Piattaforma: arcade (versione esaminata)

    Genere: picchiaduro a scorrimento 2D

    Giocatori: 1-2 cooperativo, 1-3 cooperativo

    Screen:





    Video: Intro - Gameplay 1 - Gameplay 2

    Descrizione:

    Nel 1994 CAPCOM fece uscire un picchiaduro a scorrimento che avrebbe dovuto essere ispirato ad una pellicola cinematografica imminente, che in realtà uscì parecchi anni dopo, a causa di cancellazioni e ritardi. Il gioco in questione è proprio Alien VS Predator, che ha come particolarità quella di essere stato distribuito solo per arcade in diverse versioni: alcune permettevano di giocare in 3, altre in 2.
    I comandi si basano su 3 tasti: attacco con l'arma da fuoco, attacco fisico e salto. Attraverso varie combinazioni con l'aiuto dello stick potremo performare diverse mosse e combo, differenti per ciascun eroe a nostra disposizione.
    La storia vede alleati per caso militari e predatori contro la minaccia degli Aliens, i personaggi da usare sono 4, due Predator e due umani. Un Predator guerriero, che combatte con un Combi Stick ed un arpione retrattile; è discretamente agile e ha la priorità su molti attacchi. Un Predator cacciatore, che usa una lancia detta Naginata; è abbastanza forte e agevolato nel fare combo. Il maggiore Dutch Schaefer, ispirato vagamente a Schwarzenegger (interprete del primo film di Predator), che combatte con l'ausilio di un braccio cybernetico in grado si sparare; è il personaggio che infligge più danno a scapito della sua velocità. Il tenente Linn Kurosawa, che utilizza pistola, katana e varie mosse di arti marziali, tra cui una sorta di Hadouken; è molto agile, ma poco resistente, inoltre fa delle pause per ricaricare la sua arma.
    Oltre alle armi personali, abbiamo a disposizione un piccolo quantitativo di attrezzi mortali aggiuntivi, che troveremo durante il gioco: Smart Disk (il leggendario disco tagliente dei Predator!), lanciagranate, lanciafiamme, Smart Gun e Pulse Rifle. Non mancano i soliti oggetti bonus per punti ed energia.
    L'avventura si dipana in 7 livelli, completi di boss finale, che ben si sposano con le atmosfere delle due pellicole storiche, senza rinunciare al classico tocco colorato CAPCOM, nonostante qui sia meno vario del solito. Nel cast dei nemici ci sono diverse apparizioni interessanti, come: La Regina Alien, diversi tipi di Aliens apparsi nei film, Predator soggiogati e soldati con tute cybernetiche.
    Le musiche sono molto carine, al pari dei suoni, e tutto scorre fluido grazie al comparto di animazioni ben fatto, almeno per l'epoca.
    Ci troviamo difronte ad un bel videogioco da elogiare per tre motivi: 1) ci mette a disposizione 4 protagonisti ben distinti tra loro, che usano persino varie armi differenti di base; 2) è godibile ancora oggi ed è invecchiato meglio di alcuni suoi colleghi; 3) è raro trovare giochi ispirati a film che siano di un livello decente.
    Se proprio volessimo trovargli un difetto, a parte quello della durata/rigiocabilità comune a tutti i picchia a scorrimento, potremmo citare la poca varietà di armi aggiuntive.
    AVP è senza dubbio uno dei migliori esponenti del suo genere, consigliato sia agli amanti dei picchiaduro che ai novizi.

    Note e curiosità:
    • Linn appare con un cameo sia in Street Fighter ZERO 2 nello stage di Ken, sia in Street Fighter III: New Generation nello stage di Ryu. Inoltre appare in una super mossa di Sylphie in NAMCO X CAPCOM.
    • Non esiste una versione per console di questo gioco, da non confondere con il titolo dell'Activision.
    Ultima modifica di PREDATOR SAGAT; 8-05-2009 alle 10:43:20

  9. #144
    Fulvio84
    Ospite
    Titolo: Sonic the Hedgehog Chaos

    Produttore: Sega

    Anno: 1993

    Piattaforme:
    Master System, Game Gear

    Genere:
    Piattaforme

    Giocatori:
    1

    Screen:





    Video:

    Video 1

    Video 2

    Descrizione:


    Dopo essere riuscito a salvare il suo amico Tails e a sventare i malvagi piani del Dr. Robotnik nel precedente episodio, Sonic the Hedgehog 2, il nostro porcospino blu ritorna a sfrecciare con la sua folle velocità in una nuova avventura, questa volta però non da solo, ma in compagnia proprio del volpino a due code che sarà per la prima volta utilizzabile come personaggio giocabile.
    Come nei precedenti episodi è sempre il perfido scienziato a dare problemi ai due eroi, rubando il Master Emerald e portando così a un disequilibrio dei poteri tra gli altri Emerald Chaos, che vengono proiettati in diverse dimensioni avendo come immediata conseguenza il lento sprofondamento dell'isola in cui vivono Sonic e i suoi amici.
    Nei panni di Sonic o di Tails bisognerà quindi raccogliere tutti i Chaos Emerald e riportare il Master Emerald nel suo luogo originario prima che l'immane catastrofe si concretizzi impedendo così che i piani del folle nemico si possano realizzare.
    Oltre alla possibilità di scegliere con quale dei due personaggi affrontare l'avventura, si segnalano nel titolo alcuni miglioramenti nella struttura di gioco, a cominciare dalla grafica, interamente rivoluzionata nei modelli dei personaggi, resi meno "legnosi", nelle animazioni che propongono nuove mosse di cui i due protagonisti possono servirsi come lo Spin Dash, un attacco con cui Sonic può abbattere i nemici, oppure le due code di Tails che possono essere usate come elica per poter volare, e nell'introduzione di nuovi elementi di gioco come particolari box da rompere che dotano di razzi a propulsione o di una grande molla mobile per raggiungere zone elevate altrimenti irraggiungibili.
    Il gioco presenta un totale di sei zone, ognuna composta da tre atti con tanto di boss di fine livello al termine del terzo, dove per la prima volta si potranno raccogliere anelli facilitando quindi lo scontro e non morendo più al primo colpo subìto.
    Ogni zona come sempre corrisponde a un diverso tipo di ambientazione: si partirà dall'onnipresente collina verdeggiante, passando attraverso una gigalopoli futuristica, colline meccanizzate, labirinti subacquei per giungere infine nel covo di Robotnik, all'interno delle quali sarà possibile accedere agli special stage "semplicemente" raccogliendo 100 anelli avendo così la possibilità di recuperare i cinque Chaos Emerald.
    Questi ultimi sono piuttosto semplici da portare a termine e consistono nel raggiungere lo smeraldo di turno situato alla fine di un corto livello da percorrere entro un certo limite di tempo avvalendosi dell'uso di razzi, molle o percorrendo dei labirinti sott'acqua.
    Tra i punti di forza del gioco vi sono anche le musiche, tra le più belle tra quelle proposte nei giochi di Sonic a 8-bit.
    Il livello di difficoltà nel gioco è praticamente basso, si tratta infatti del gioco di Sonic per Master System/Game Gear più semplice da portare a termine, anche nel caso si voglia completare tutti gli special stage e vedere così il finale alternativo.
    Con questo gioco la serie dei platform a 8-bit dedicati al porcospino blu volta pagina in tutti i sensi, grazie a quanto sopra citato e risultando complessivamente gradevole, non perdendo quel senso di velocità tipico della serie, con l'unico neo dato da una difficoltà quasi pari a zero.

    Note e curiosità:

    - In Giappone il gioco è rinominato Sonic & Tails, volendo evidenziare il fatto che anche Tails come Sonic è ora un personaggio giocabile.

    - Come accade in molti giochi, le musiche tra le due versioni di Master System e Game Gear hanno un diverso tono, alcune addirittura differiscono totalmente. La musica di sottofondo della quarta zona, la Mecha Green Hill Zone è un remix di quella presente nel livello Green Hill Zone di Sonic the Hedgehog 2. Inoltre tra le varie musiche presenti nel Sound Test segreto ve ne è una che non viene mai usata nel corso del gioco e che invece è presente nell'atto 3 della Sunset Park Zone di Sonic the Hedgehog - Triple Trouble.

    - E' l'ultimo gioco di piattaforme di Sonic a essere rilasciato per il Master System.

    - Oltre a essere uscito sulle console a 8-bit Sega, il gioco è stato inserito in alcune compilation come Sonic Mega Collection Plus.
    Ultima modifica di Fulvio84; 19-07-2009 alle 19:14:18

  10. #145
    ... L'avatar di maxlee
    Registrato il
    10-04
    Località
    L'isola dell'Utopia
    Messaggi
    3.534
    Titolo: Custer's Revenge

    Produttore: Mystique

    Anno: 1982

    Piattaforma: Atari 2600

    Genere: Adult Game

    Giocatori: 1

    Screen:



    Nella storia dei videogiochi ci sono dei prodotti che sono riusciti ad imporsi, o perlomeno ad attirare l’attenzione, per vari motivi non legati necessariamente alla qualità degli stessi. Il “fattore sesso” non trovando un effettivo sviluppo per ovvie ragioni (l’età media dei suoi fruitori fra l’altro), non è mai stato uno di quelli capaci di permetterlo, a parte le dovute eccezioni. Fra queste non si può non inserire nel museum il capostipite delle rarità videoludiche che hanno intrapreso quella difficile strada, colui al quale viene attribuito il primo rapporto sessuale simulato: Custer's Revenge della sviluppatrice Mystique specializzata nel genere pixel-hard, dove troviamo la violenza della cattura e lo stupro di una malcapitata vittima di guerra.

    Cliccando sul pulsante “fuoco” del joystick dell’Atari si da il via allo squillo di tromba che riproduce il “carica” delle truppe del generale Custer impegnate nello sterminio degli indiani. A ricordarci dove siamo ci pensa una stilizzata capanna tipica del popolo antagonista e sullo sfondo una montagna del Gran Canyon con annesse nuvole, che rendono vagamente l’idea di un’ambientazione da film western. In primo piano ci sono i nostri due protagonisti: a sinistra il generale di cui sopra, riconoscibile per il capello, la bandana e stivali (infatti oltre a questo è completamente nudo e in evidente stato di erezione) e sulla destra un’indiana di cui si può intravedere il seno prosperoso e la classica piuma che spunta da dietro la nuca. Terminato il jingle iniziale si da il via all'azione: bisogna accompagnare il generale attraverso il breve spazio che lo separa dalla sua vittima, con gli unici ostacoli da evitare rappresentati da delle frecce che piovono dal cielo in maniera casuale e con una diversa velocità in base al punteggio raggiunto. Man mano che si riesce a mandare in porto un atto sessuale (simulato premendo ripetutamente il pulsante fuoco una volta raggiunta la povera fanciulla), vengono aggiunte dalle “vite - icone” a forma di cactus (o Custer erectus) facendo salire il punteggio a colpi d'anca. Il game over arriva nel momento in cui non si riesce a compensare le frecce incassate con quelle mandate a segno; in pratica circa cinquanta movimenti e si ottiene una base, una freccia incassata e la si perde.

    Custer's Revenge è l’apoteosi del trash con i suoi contenuti discutibili (più che altro per la loro pochezza) e la realizzazione tecnica che fra collisioni fantasma e una pesante ripetitività del gameplay, può essere annoverato fra i meno riusciti della storia del videogioco.
    Ultima modifica di maxlee; 10-01-2008 alle 00:37:20

  11. #146
    THE VIRTUA SERGEANT L'avatar di PREDATOR SAGAT
    Registrato il
    11-04
    Località
    Cagliari "J6 ZONE"
    Messaggi
    6.644
    Titolo: Vendetta

    Produttore: Konami

    Anno: 1991 (luglio)

    Piattaforma: arcade (versione esaminata), ZX Spectrum, Amstrad CPC, C64

    Genere: picchiaduro a scorrimento 2D

    Giocatori: 1-4 cooperativo

    Screen: 6 arcade





    Video: Intro & gameplay - Gameplay 2

    Descrizione:

    Nell'estate del 1991 Konami sfornò un gioco che avrebbe fatto parlare parecchio di sè, più che per la realizzazione tecnica, comunque non di basso livello, o il dubbio carisma dei protagonisti, per il divertimento suscitato dalla sua atmosfera tamarra.
    Vendetta è un picchiaduro a scorrimento che ci mette nei panni di uno dei 4 componenti di una banda di strada, I Cobra, che devono recuperare il quinto membro scomparso. Naturalmente stiamo parlando di una ragazza, Kate, che è stata rapita da un'altro gruppo di ceffi, la Dead End Gang.
    I protagonisti sembrano i Cavalieri dello Zodiaco dei poveri, tutti vestiti con jeans e maglietta colorata, sono molto stereotipati, abbiamo: Blood, uomo di colore con una maglietta rossa che pare un pugile; Hawk dalla maglietta blù, che non è Crystal/Hyoga il Cigno da vecchio, ma un clone di Hulk Hogan, famoso wrestler; Boomer, classico biondo dall'attaccattura a V; Sledge, che è una copia di Mr.T dell'A-Team.
    Con l'ausilio di 2 tasti, pugno e calcio, e dello stick, potremo compiere una discreta quantità di mosse. Tra queste, oltre alcune combo, qualche proiezione, e la classica super che succhia un po' di energia vitale, vale la pena di citare: la presa alle spalle, che ci permetterà di trattenere un nemico in modo tale da farlo picchiare da un nostro compagno; il pestaggio delle mani quando gli avversari rimarranno appesi da qualche parte (mossa tipica dei cartoni animati e dei film); l'infierimento a terra. Gli scagnozzi rivali potranno utilizzare le stesse mosse.
    Le armi a nostra disposizione sono molto varie: mazze chiodate, sacchi che fanno tossire gli avversari, catene, fucili a pompa, coltelli, fruste, ecc...Sempre presenti gli oggetti bonus per punti e barra energetica.
    Per riuscire nella nostra missione dovremo attraversare la città, passando per 6 livelli (più uno stage extra dopo aver finito il gioco) , al termine dei quali ci aspetterà sempre un cattivissimo boss da pestare.
    La gamma dei nemici è una cozzaglia di teppisti sensazionale: motociclisti, punk, grassoni, gente con la maschera da hockey, omosessuali coi baffoni stile George Michael che ci attaccheranno alle spalle, prostitute, cani rabbiosi e perfino cani gay che ci assaliranno da dietro.
    Le musiche sono carine e gli effetti sonori svolgono il loro compito al meglio.
    La versione arcade è la migliore, i porting, oltre ad essere tecnicamente inferiori, sono stati censurati.
    Pur presentandosi come un clone spudorato di Final Fight condito di stereotipi, Vendetta riesce a divertire grazie alla sua atmosfera tamarra come non mai ed alla sensazione di violenza che riesce a ricreare. In questi frangenti è senza dubbio il migliore sulla piazza. Sebbene nessuno si ricorderà mai dei suoi protagonisti, inferiori a molti loro colleghi (e probabilmente a qualsiasi cosa si muova...) in quanto a carisma, Konami è riuscita a mettere in piedi un prodotto che funziona a dovere. Certamente un videogame da provare.

    Note e curiosità:
    • Vendetta è il seguito indiretto di Crime Fighters (titolo precursore sempre della stessa Konami), infatti il nome giapponese è proprio Crime Fighters 2.
    • Come per altri arcade in cui è possibile giocare in 3 o 4, esiste un adattamento per coin-op più comuni, per soli 2 giocatori.
    Ultima modifica di PREDATOR SAGAT; 8-05-2009 alle 15:52:31

  12. #147
    Retrogamer Ducatista L'avatar di Mad Max'78
    Registrato il
    04-05
    Località
    Custode del Museum
    Messaggi
    9.417
    Titolo: Future Basketball

    Produttore: The Evil 3

    Anno: 1990

    Piattaforma: Amiga (versione recensita); Atari ST

    Genere: Sport - Basket

    Giocatori: 1 – 2 Giocatori

    Screen:




    Descrizione:
    Future Basketball si presenta come un dei primi cloni del ben più rinomato Speedball, inferiore a quest’ultimo praticamente sotto ogni aspetto, meno violento, meno giocabile, meno vario, e meno apprezzato dal pubblico, all’epoca non riscosse molto successo e venne catalogato dai più come gioco da evitare, non mancano però le persone che lo hanno apprezzato, io rientro tra questi.

    La base è la stessa del titolo dei Bitmap Brothers, uno sport comune trasportato nel futuro, con l’aggiunta di un po’ di sana violenza e un sacco di power up da raccogliere, Future Basketball non era niente di più che questo.
    La giocabilità pur non essendo perfetta era piuttosto semplice ed intuitiva, trattandosi pur sempre di un titolo arcade le mosse a disposizione erano ben poche, oltre al tiro e al passaggio era consentito spintonare l’avversario, unico modo tra l’altro per potergli sottrarre la palla, una volta imparato a controllare i propri giocatori segnare i canestri (da 2 o 3 punti a seconda della zona da cui si tirava) diventa abbastanza naturale.
    Il livello di sfida era tenuto alto oltre dalla possibilità di disputare partite amichevoli, dalla presenza di un campionato con diverse squadre più o meno forti, nonostante questo alla fine vincere non era troppo difficile.
    In definitiva il titolo in questione non brilla certo per originalità e giocabilità, ma tutto sommato, se si è in grado di sorvolare sui difetti è comunque in grado di divertire per qualche ora.
    Ultima modifica di Mad Max'78; 7-05-2009 alle 10:33:09

  13. #148
    PC Engine owner \m/ L'avatar di Stefano Lucchi
    Registrato il
    09-06
    Località
    Viale Mani Dallezinne
    Messaggi
    18.216
    Titolo: Snoopy

    Produttore: Radarsoft

    Anno: 1984

    Piattaforma: Commodore 64

    Genere: Platform

    Giocatori: 1

    Screens:


    Descrizione:
    Questo gioco è platform allo stato puro: bisogna semplicemente attraversare le schermate di gioco spostandosi e saltando. Ogni cosa che si tocca porta alla morte e constringe il giocatore a rifare lo schermo. Per proseguire nel gioco si ha a disposizione 3 vite e bisogna attraversare 20 schermi-livelli che, una volta terminati, ricominciano con i medesimi pattern ma velocizzati (anche la musica accellera). Graficamente il gioco si presenta tanto scialbo negli scenari quanto ben fatto nel protagonista.
    Si tratta di un gioco strano perchè fondalmentalmente è un gioco molto semplice eppure riesce a essere ipnotico; scade velocemente nel ripetitivo, ma sa catturare grazie al carisma del suo personaggio e all'ottima musica. Giocato oggi fa ancora quell'effetto: non convince ma ci si gioca lo stesso. Nel bene e nel male, da provare.

    Note e curiosità:
    -
    ogni livello aveva un nome particolare; ad esempio il terzo livello si chiama 'Take care, Snoopy'
    Ultima modifica di Stefano Lucchi; 21-10-2008 alle 15:22:47

  14. #149
    PC Engine owner \m/ L'avatar di Stefano Lucchi
    Registrato il
    09-06
    Località
    Viale Mani Dallezinne
    Messaggi
    18.216
    Titolo: European football champ

    Produttore: Taito/Domark

    Anno: 1992

    Piattaforma: Arcade, Amiga (versione esaminata), Commodore 64, Atari ST, SNes

    Genere: Calcio

    Giocatori: 1, 2 sia co-op che competitivo

    Screens:


    Descrizione:
    C'era un nome che faceva venire i brividi ai videogiocatori dall'inizio degli anni '80 fino a metà degli anni '90 e questo nome era Domark. La casa inglese si è distinta nell'arco degli anni per aver prodotto giochi di pessima fattura (come il già visionato Pit-fighter) e la conversione di European footbal champ di Taito per Amiga è uno di questi. Questo gioco di calcio ottenne buoni successi al suo lancio come arcade grazie alla sua ottima grafica e alla giocabilità piuttosto semplice che lo rendeva accessibile anche a chi non era un patito di calcio, ma quando arrivò sulle console casalinghe non ci volle molto perchè il gioco mostrasse tutta la sua limitatezza: il gioco, tipicamente arcade, si presentava su Amiga con un comparto grafico pesantemente ridimensionato, una sola modalità di gioco che presentava una serie di partite in sequenza che portava il gioco a essere terminato in mezz'ora/tre quarti d'ora e un'intelligenza artificiale ai limiti del ridicolo, sia per quel che riguarda gli avversari che per quel che riguarda i compagni. L'unico punto a suo favore era il tema principale piuttosto accattivante, pareggiato però dal numero veramente esiguo di effetti sonori.
    Il titolo, in verità, non faceva altro che rifare ciò che facevano molti titoli dell'epoca, ovverosia riproporre lo schema di gioco del vecchio Tecmo World Cup '90, ignorando però colpevolmente le innovazioni che titoli come la serie di Kick off stavano portando.
    La possibilità di giocare in due sia insieme che uno contro l'altro non basta a salvare questo gioco dal baratro che si è scavato con le sue mani.

    Note e curiosità:
    - la serie in Giappone venne battezzata Hat-trick hero
    Ultima modifica di Stefano Lucchi; 22-10-2008 alle 22:59:55

  15. #150
    THE VIRTUA SERGEANT L'avatar di PREDATOR SAGAT
    Registrato il
    11-04
    Località
    Cagliari "J6 ZONE"
    Messaggi
    6.644
    Titolo: Double Dragon

    Produttore: Technos Japan Corporation (publisher Taito)

    Anno: 1987

    Piattaforma: arcade (versione esaminata), ZX Spectrum, Amstrad CPC, C64, Amiga, Atari 2600, Atari 7800, Atari Linx, MS-DOS, NES, Game Boy, Genesis, SEGA Master System, Game Gear

    Genere: picchiaduro a scorrimento 2D

    Giocatori: 1-2 cooperativo

    Screen: 6 arcade





    Video: Arcade gameplay 1 - Arcade gameplay 2 - NES gameplay

    Descrizione:

    Double Dragon, che si presenta come seguito putativo di Renagade, è uno dei titoli leggendari del genere dei picchiaduro a scorrimento, non a caso è stato convertito per numerose piattaforme. Difficilmente chi ha videogiocato a fine anni '80 non l'ha provato almeno una volta.
    La storia è ambientata in uno scenario post-apocalittico e ci mette nei panni dei fratelli Lee, Jimmy e Billy (foto 2), maestri di arti marziali, per recuoperare la ragazza di Billy, Marian, rapita da una banda di ceffi, i Black Warriors.
    I tasti a nostra disposizione saranno 3: pugno, calcio e salto. Le mosse che potremo effettuare sono numericamente inferiori ad una buona fetta di titoli del genere (stiamo pur sempre parlando di un gioco dell'87), ma la discreta quantità di oggetti a nostra disposizione non ce ne farà sentire troppo la mancanza. Infatti potremo menare con: fruste, coltelli, mazze da baseball, dinamite e lo storico lancio di bidoni, casse o pietre (foto 3).
    I livelli sono 4 e la gamma di nemici che affronteremo (teppisti assortiti) è meno varia di altri picchia a scorrimento, però bisogna sempre considerare che DD è uno dei precursori del genere. Una volta arrivati alla fine dell'avventura, i due fratelli dovranno picchiarsi allegramente per decidere chi "salverà" la ragazza. D'altronde, considerando che è la fidanzata di Billy, fare una rissa fratricida pare un espediente giusto e ragionevole...
    La durata delle nostre gesta pixellose purtroppo sarà breve, sia a causa dei sui pochi stage, sia per l' IA discretamente bassa.
    Grafica e sonoro risultano chiaramente datati, però non sfiguravano certamente all'epoca! Per il suo valore storico e la sua funzione di luce guida per i beat 'em up è da provare.

    Note e curiosità:
    • Esistono parecchi titoli legati a DD: Double Dragon II, DD 3, Super DD, DD V. La versione per Game Boy Advance, denominata Double Dragon Advance che attinge dai vari titoli della serie. Lo storico picchiaduro 1 VS 1 per NEO GEO dal nome Double Dragon.
    • Billy e Jimmy appaiono in U.S. Championship V-Ball e in Battletoads & Double Dragon.
    • Nel 1994 è stato fatto un film dal nome omonimo ispirato al gioco.
    • DD è disponibile anche per XBLA e cellulari.
    Ultima modifica di PREDATOR SAGAT; 8-05-2009 alle 12:46:26

Pag 10 di 23 PrimoPrimo ... 7891011121320 ... UltimoUltimo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •