Ragazzi, non ho ancora fatto il mio resoconto, ma ho trascritto i miei
appunti presi a mano sulla conferenza.
LEGGETE E SEGNALATEMI GLI ERRORI:
1 novembre a Lucca Comics.
Conferenza delle 18,15
Alberighi: parleremo della sua esperienza e del calore del pubblico italiano. Ma prima vedremo un trailer di una persona che ha filmato il concerto di Firenze con due telecamere digitali. Speriamo che la Square non protesti, comunque l'intero lavoro sarà esposto dall'autore gratuitamente. è stato un concerto eccezionale con 74 strumenti. Il Comune però ci negò il giorno prima il permesso di suonare dove dovevamo e, per non allontanarci troppo, abbiamo dovuto svuotare un magazzino. Ecco il perché della pessima organizzazione.
(visione del trailer: prossimamente su http://www.infinitesky.net/uematsuconcert/)
Alberighi: Che dice maestro, la Square ci querela?
Nobuo: Probabilmente siccome la musica che ho composto nasce come accompagnamento dei videogiochi, penso che alla Square farà piacere questa pubblicità.
Alberighi: è straordinario che si tratti di un lavoro puramente amatoriale, ma quasi professionale, in Altra definizione. Cosa pensa dei fan italiani maestro?
Nobuo: Sono felicissimo perché sono calorosi!!
Alberighi: Cosa pensa quando compone musica? Al gioco che ne verrà fuori, al pubblico che l’ascolterà?
Nobuo: In realtà non penso a come verrà recepita la musica, penso solo se mi piace e se suona bene.
Alberighi: Qual è il suo videogiochi preferito?
(una voce dal pubblico grida super mario)
Nobuo: Super Mario Bros (Cerca su youtube:
Nobuo Uematsu Lucca Comics & Games 2007; http://www.youtube.com/watch?v=3ZKvGbpibUE)
Alberighi: Italianissimo Mario. Ci sono i ricordi particolarmente legati a questo gioco?
Nobuo: Sì, la musica di Super Mario è stata il mio primo contatto. 22 anni fa un DJ alla radio fece partire il tema del gioco perché aveva successo e fu il primo impatto con la musica dei videogames. Naturalmente Mario è un prodotto eccellente in tutto, ma il quel periodo la musica era di soli 3 generatori di suono, e una musica prodotta in questa maniera che si è diffusa in tutto il mondo è eccezionale. Io penso alla musica di Super Mario come al nuovo inno del Giappone.
Alberighi: Oltre alla musica dei videogiochi quali sono i suoi interessi verso gli altri tipi, come il cinema (Morricone)?
Nobuo: A Firenze ho incontrato Mauro Pagani, un mio amore di gioventù, poi ci sono Elton John, Nino Rota, e per quanto riguarda la musica classica Čajkovskij
.
Alberighi: Questa è stata la sua prima visita pubblica, che cosa la colpisce della nostra cultura?
Nobuo: Questa è la quarta volta che vengo e mi colpisce sempre il mangiare. È buono, ma voi mangiate il doppio di noi. La piazza che in Italia mangia una persona sfama tre giapponesi.
Alberighi: Avrà dei commenti da fare anche su vino.
Nobuo: Io vorrei provare tutti i vini italiani. Costano così poco. In Giappone il più economico costa 6 euro. Questo deve essere davvero un paese dove tutti sono felici se non erro.
(pubblico ride sarcastico)
Alberighi: In questi giorni ha detto che il paesaggio che si vede in Italia è simile al Giappone. Che ambiente preferisce? Mare, campagna, città?
Nobuo: Tokyo è differentissima, ma è una città moderna. Una città più vecchia come Kyoto è già più simile.
Già Firenze però è troppo città. Forse un posto bello dove vivere è Vinci.
Alberighi: Vinci che è stata una delle tappe del nostro giro. Quali sono le cose più simili al Giappone che ha trovato in Italia?
Nobuo: Probabilmente il legame con la famiglia. Le persone sono tutte gentili e a voi piacciono le cose divertenti. Anche ai Giapponesi piacciono le cose divertenti, ma si trattengono in confronto a voi.
Alberighi: Scrivere musica è anche espressione dell’artista. Ci sono inedite musiche che ha composto solo per se stesso?
Nobuo: Fondamentalmente da 12 a 24 anni ho sempre scritto per me stesso. Adesso vorrei, ma non ho più tempo.
Alberighi: Pianifica di uscire dal mondo dei videogiochi?
Nobuo: In effetti vorrei comporre musica per film, europei o giapponesi.
Alberighi: e italiani.
Nobuo: soprattutto italiani
Alberighi: Mi permetta di dire che io credo che i film italiani non siano ancora cresciuti abbastanza per la sua musica.
Nobuo: no, è la mia musica che deve ancora crescere per i film italiani.
Alberighi: è risaputo che lei non ha ricevuto una formazione. Come ha imparato?
Nobuo: Ho iniziato buttando giù le melodie che avevo in mente. La musica classica al pianoforte non la so suonare. Una volta mettevo su un disco e cercavo di imitarlo a orecchio. Ancora oggi non mi riesce bene leggere lo spartito.
Alberighi: Bisogna dire che ha talento.
Nobuo: Secondo me non bisogna parlare di talento in generale, ma di insistenza, per cui anche se uno è dotato di un grande orecchio, se molla subito non si potrebbe definire portato. Quindi a tutti quelli che mi chiedono consigli in Giappone io dico sempre “non mollare”.
Alberighi: Che è molto importante. Qual è il suo strumento preferito?
Nobuo: Il pianoforte perché lo studiava mia sorella ed era in casa, ma per quanto riguarda la composizione il mio strumento preferito è la voce femminile, perché con la voce si possono esprimere tante e grandi cose, come la gentilezza della madre per un bambino.
Alberighi: Qual è un prodotto italiano che ama particolarmente?
Nobuo: La Vespa!! Mi piace particolarmente. Io non potevo permettermela, per questo motivo in Giappone scrissi una lettera di aiuto alla Piaggio, dopo un mese e mezzo arrivò la risposta della Piaggio: “Compratela!”.
Alberighi: Questo è il tipico italian style. Bisogna dire che la Piaggio per la visita di Uematsu ha aperto il suo museo.
Nobuo: Io vorrei tanto abitarci al museo della Piaggio.
Alberighi: Ha anche chiesto lavoro lì. Ma capisce quanto è importante fare un prodotto eccezionale come il suo, per di più rivolto a giovani che poi intraprenderanno lo studio della musica?
Nobuo: Per la musica in se non sento questa responsabilità, ma per la musica abbinata al videogioco sì. Vorrei che i videogiochi non trasmettessero messaggi di violenza. Naturalmente i videogiochi possono contenere violenza o tematiche sessuali, per cui non c’è nulla di male, solo che vorrei tematiche come il lavoro con le persone o l’amore per la famiglia.
Alberighi:In merito alla separazione da Square Enix e alla fondazione di 2 nuove società, quali sono i progetti?
Nobuo: Continuo a lavorare anche con Square Enix, per quanto riguarda la mia etichetta, la dog ear, potremo andare oltre la musica dei videogiochi: è quello che ci stiamo appunto chiedendo.
Alberighi: Un applauso al manager di Nobuo qui presente.
Nobuo: Abbiamo in mente metodi di apprendimento per principianti, DVD, tanti progetti di cui discutiamo punti buoni e cattivi. Per adesso di certo abbiamo il terzo cd dei Black mages.
Gabriele Cenni: Siccome hai un ampio numero di società... non è che ti manca un impiegato?
Nobuo: Penso che quando ne avrò bisogno, aprirò una filiale italiana. Comunque visitate il nostro sito dog ear.
Pubblico: Di tutti i tuoi lavori, qual è quello a cui sei più legato, la tua melodia più importante?
Nobuo: Io mi emoziono da solo ascoltando la mia musica. Quando poi arrivo alla ending del gioco mi serve un fazzoletto. Sceglierne una è difficile però potrei fare un discorso interessante sulla opening di Final Fantasy X.
In quel periodo mi fu proposto un altro lavoro, una musica classica per flauto. Quindi pensando a quest altro lavoro mi era venuta in mente una melodia che mi era sembrata buona. Poi, ripensandoci, suonata con il flauto veniva cupa e l’avevo lasciata perdere quando mi arrivo la chiamata di Square Enix che insisteva per sapere cosa avevo preparato per FF, e così ho preso questa melodia e glielo data. Dopo un po’ mi è arrivata la risposta di Square:
bellissima, l’adottiamo subito, ma come ci sei riuscito? A quel punto che era la melodia che avevo fatto per un flautista non l’ho più potuto dire.
Pubblico2 (bambino): Come mai non hai fatti FFXII? Si nota la differenza.
Nobuo: Durante la produzione del gioco c’è stato un altro lavoro, così ho fatto solo Kiss me! Goodbye!
Pubblico3: Come ha accolto il remake con musica orchestrale di livello superiore dei suoi lavori? Cosa pensa? C’è stata un’evoluzione rispetto all’origine?
Nobuo: Ma secondo lei a quei tempi io pensavo a un orchestra?
Pubblico3: No, lo so. Intendevo dire se l’arrangiamento era già così complesso.
Nobuo: In realtà no. Ora abbiamo orchestra e rock band. Sono più libero. È difficile fare musica mentre suoni.
Pubblico4: Quando fa capolavori come Melodies of Life come lavora? Conosce il gioco, legge la scena?
Nobuo: Per quanto riguarda MoL da lei citata mi ha fatto soffrire. A me piace comporre per la voce, quindi è un lavoro che ho svolto con molta passione, ma proprio perché gli do tanta importanza voglio creare una melodia perfetta e ci metto tutto me stesso. Per quanto riguarda le musiche da combattimento do importanza all’impatto della musica, non alle melodie. Per esempio per il tema della battaglia di Sephiroth (One winged angel) ho composto prima la prima parte, Za-za Za-za Za-za Za-za; poi la seconda, Tara-tà-tara Tara-tà-tara Tara-tà-tara Tara-tà-tara; poi la terza, Tà tà Tattatà Tattatà-Tattatà (
estuans interius ira vehementi), e alla fine ho montato le parti insieme al computer come un puzzle. Quando ho saputo che un’orchestra era riuscita a suonarla rimasi sconcertato, ancora oggi non riesco a capire come sia potuto accadere.
Alberighi: Ringraziamo l’interprete Edoardo Gerlini che è venuto qui a tempo di record dopo che l’altro interprete si è infortunato.