Daily Memorabilia Storie (10/2/2010) - Pag 10
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Discussione: Daily Memorabilia Storie (10/2/2010)

Cambio titolo
  1. #136
    Mvesim
    Ospite

    Una giornata sfortunata [capitoli 1/2/3]

    Citazione breznev
    questa è la cronaca passo passo di una giornata sfortunata.

    Sveglia puntata alle ore 6 del mattino.
    La sveglia suona ferocemente alle 5 a causa di interferenze coi resti orbitanti della MIR.
    La disattivo bestemmiando e mi riaddormento.
    Evidentemente la mia sveglia suona solo nelle ore dispari, e infatti eccola suonare alle 7. Con un'ora di ritardo.
    Ma non me ne accorgo, quindi penso di potermi concedere i soliti dieci minuti di sonnecchiamento.
    Sonnecchio e alle 7.35 mi sveglio definitivamente. E' giusto un pò tardi. Bestemmio un pò e vado in cucina a mettere su il caffè. Mentre il caffè si cuoce, per risparmiare tempo, vado in bagno. Passo di fronte alla gabbietta del criceto. Il criceto è lì.
    Entro in bagno, ma mi blocco, e mi chiedo: "ma è normale che un criceto* stia a pancia all'aria, con la testa incastrata tra le sbarre e la lingua un pò in fuori?"
    "no", risponde una vocina dentro di me.
    Torno alla gabbieta, e constato* che il criceto è effettivamente morto. Tra atroci sofferenze, probabilmente.
    Ma almeno ha vissuto felice, penso. Alchè mi accorgo che con le unghiette della zampetta, col suo ultimo briciolo di forza, ha inciso una frase sulla morbida plastica del fondo della gabbia: "Sei stato il peggior padrone del mondo. Ho vissuto una vita di merda. Ti ho sempre odiato. Fottiti, stronzo".


    Sono le 7.43 del mattino. Sono in ritardo, e il mio criceto si è suicidato.

    *si chiamava "psicosomatico"

    *da non confondersi con il costato, la parte del corpo.
    Citazione breznev
    Decido di dare una sommaria sepoltura al mio criceto. Lo accarezzo un pò, incollo bene la testa al resto del corpo, e lo avvolgo delicatamente nel cotone.
    Sono in lacrime
    Il mio caro e adorato Psicosomatico....compagno di mille avventure....
    Ma è tardi, e invece che deporlo su una barca e farlo scivolare giù per il fiume, mi devo accontentare di buttarlo nella spazzatura (nella busta per la raccolta differenziata, però. )

    Vado in bagno alle 7.49. Mi sollazzo nel provare il brivido della pipì*, e nel frattempo comincio a radermi per risparmiare tempo.
    Plin Plin Plin fa la pipì.
    Brush Brush Brush fa il rasoio.
    Blop, fa la mia giugulare aperta in due.
    In tutta fretta tiro lo sciaquone e mi guardo allo specchio.



    Sembro un vitello sgozzato. Il sangue cola copioso.
    L'alcool quello verde, che non brucia, è finito.
    Prendo l'acool rosso. Ma non ho il coraggio.
    "Si rimarginerà da sola, penso".

    Vado in cucina. Verso il caffè nella tazzina. Faccio per portarmelo alla bocca.
    Ma, furbo come non mai, capisco che probabilmente sarà più caldo dell'interno del sole.
    Poggio la tazzina sul bordo* del tavolo.
    In un impeto di buon umore a iperattivismo decido di fare un pò di stratching.*
    Mi piego fino a toccarmi la punta dei piedi. Le mie ossa e i miei legamenti scricchiolano come le pareti di un sottomarino a 8000 metri di profondità. Ma ce la faccio.
    Mi rialzo e sbatto la testa contro il tavolo. Non mi faccio tanto male. Ma la tazzina cade e tutto il caffè mi si versa malignamente nel colletto della maglietta, scorrendomi giù per tutta la schiena. La temperatura del caffè era la più alta mai registrata sulla terra.*
    Satana, giù all'inferno, nel sentire quello che dico, si fa il segno della croce.

    Sono le 7.54. Sono in ritardo, il mio criceto si è suicidato, mi sto dissanguando, ho un ustione di decimo grado.






    *noto fenomeno fisico.
    *più una cosa è pericolosa, fragile, delicata, preziosa, più pericolosamente la si posa.
    *streccing, in italiano
    *vari milioni di gradi farheneit.
    Citazione breznev
    Mi verso una caraffata d'acqua gelida sulla schiena, provocando un coreografico effetto geyser.
    E' tardi per prepararsi un altro caffè. Rinuncio. Mi vado a vestire.
    4 camice su 4 sono a lavare.
    3 pantaloni su 3 sono a lavare.
    1 felpa è dispersa.
    1 felpa è sporca di un materiale non meglio definito.
    8 magliette su 8 sono lerce.
    Anzi, 7 su 8. In fondo al cassetto trovo una bella maglietta bianca che non ricordavo di avere. Tutto contento la metto, sentendo uno strano dolore. Non indago. Per i pantaloni mi arrangio con un paio di jeans del 1912.
    Mi guardo allo specchio. Mettendo la maglietta ho riaperto la ferita.
    La maglietta da bianca è diventata rossa.

    In bagno, con il flacone di alcool rosso, mi domando quanto sangue potrò ancora perdere prima di svenire.
    Un tremolìo alle gambe mi dice: "poco".
    In un impeto di coraggio applico l'alcool sulla ferita.

    #@[@@££&("ù+à+àAI"(&&&&&**-**]#]#]#]#

    Metto un cerotto.
    Prima di uscire cambio la maglietta. L'unica che trovo è un'orrenda magliettina a strisce rosse e bianche modello "passeggiata al parco coi genitori".
    Scendo in strada alle 8.10. Dovrei già essere a scuola. Ma forse sbrigandomi ce la farò. Mica dev'esserci per forza traffico.


    NEL FRATTEMPO, A CIRCA 1 KM DI DISTANZA.
    "minchia minchia guarda che bel culo quella lì!"
    Il venditore di frutta Salvatore, mentre guida la sua Ape carica di merce verso la fiera, si distrae guardando il didietro di una gentildonna.
    PIPIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
    POPOOOOOOOOOOOOOOOOOO
    crash.
    L'ape carica di frutta tampona alla velocità di 3 km/h un camioncino dei gelati.
    L'ape cade su un fianco.
    Mele, Pere, Ananas, mandarini e quant'altro invadono la carreggiata.

    Nel frattempo io mi metto in motorino pensando che non ci sarà traffico.

  2. #137
    Mvesim
    Ospite

    Una giornata sfortunata [capitolo 4]

    Citazione breznev
    Esco dal portoncino di casa, tutto è al rallentatore. Cammino coi capelli scompigliati dal vento, col passo di un cowboy. Sto per compiere un'impresa eroica. Arrivare puntuale a scuola nonostante tutto.
    Metto in moto il mio Stallone 50 CC non truccato perchè papà non vuole.
    Prendo il lettore mp3. So già quale canzone scegliere.
    Princes of the Univers, dei Queen.
    Quella sarà la canzone del Trionfo. Dopo aver fatto dieci volte avanti e indietro nella lista di canzoni (era la prima di tutte ), sono pronto a partire.
    Mi infilo gli auricolari.
    Guardo avanti, gli occhi socchiusi.
    Premo il tasto sul lettore MP3.

    bip.

    Guardo lo schermo lcd.
    "vuoi davvero cancellare il brano?"
    "NO", dice la mia testa.
    Ma il mio dito indice, animato da una sua volontà, pigia il tasto YES.

    "Brano 01 cancellato", mi avverte una scritta beffarda.

    Bestemmio come un turco infedele, e scelgo una canzone a caso, partendo a tutta Vodka.*

    E così parte la mia folle corsa in motorino, sulle note di Asereje, delle Las Ketchup.

    Tra le confuse farneticazioni di "asereje-a-eh eh-asereheere uedi uomba madari achi achi" sento un lontano rumore di clacson.
    "no, non può esserci traffico. Solo per oggi, o possente Baal, fa che non ci sia traffico", penso.

    Svolto l'angolo. Il più terrificante ingorgo dai tempi di Catilina. Macchine disposte su tre piani. Gente che ha organizzato tornei di Poker Americano. Partite di calcio. Terrificanti sessioni di roulette russa. Duelli rusticani. Un oratore, sul tettuccio di una macchina, prediceva la fine del mondo.

    E Colui che causò l'incidente, la Causa di tutto, a raccogliere mele dall'asfalto.
    Per un attimo, l'Artefice dell'incidente guardò la folla, e il suo sguardo si concentrò su di me. E mi guardò, oh se mi guardò.
    E capì, capì che mi stava facendo ritardare.
    E quando lo capì ecco lo sguardo che mi lanciò:


    paraparaparapaaaaaaaaaaaaaaaaa (musica inquietante, da smania omicida)

    Non so manco più che ore sono. So solo che sono in ritardo.





    *ho davvero fatto questa battuta?

  3. #138
    Mvesim
    Ospite

    Una giornata sfortunata [capitolo 5]

    Citazione breznev
    contemplando dal sellino quel gigantesco ingorgo, mi viene il sospetto che quella non sarà una bella giornata. Ma solo il sospetto.

    Attendo pazientemente che la folla sfili, ormai mi sono rassegnato. Non mi esce un lamento quando si scarica la batteria del lettore, non mi esce un lamento quando un piccione, sbucato dal nulla, mi si schianta sul casco .
    Anzi, improvvisamente mi spunta un gran sorriso sulla faccia. Mi sto perdendo l'ora di quella gran stronza della professoresa di tedesco! Ne ha due, ma almeno la prima me la sono persa!

    Arrivo a scuola fischiettando per quanto sono felice.
    Mi avvicino alla classe così:

    Ma...ma....sento strani rumori...risate....urla...canti...
    Entro in classe e mi trovo tutti i miei compagni che fanno il trenino e cantano: "Brigitte Bardò-Bardò..."
    In fondo all'aula, in una taverna improvvisata, alcuni compagni brindano alla salute

    Per la prima volta in 328 anni, la professoressa di tedesco è mancata. E io me lo sono perso.

    "beh, poco male, penso. Festeggerò il doppio la prossima ora!".

    E la prossima ora arriva. Sto per togliermi la maglietta e partecipare a una gara di limbo, quando, da fuori, qualcuno intona "la cavalcata delle valchirie" di Wagner. La scena degli elicotteri in Apocalypse now, per intenderci.

    Passi pesanti rimbombano nel corridoio.

    La luce si oscura.

    Un armadio entra in classe.

    "Salve. Sono il supplente della Professoressa di Tedesco. Mi chiamo Adolf Schwarzenegger. E amo l'odore degli alunni alla mattina.
    Prendete carta e penna".

    Tutti gli sguardi si voltano versano il rappresentante di classe. Anche il mio.
    Ma il rappresentante di classe sono io.

    Dico sottovoce "aspettate, vediamo che vuole fare. E' tutto sotto controllo".

    Adolf Schwarznegger vuole farci fare un compito in classe. Mi tocca intervenire. 8(

    Raduno tutto il mio coraggio. Mi alzo e vado alla cattedra. Guardo il professore con aria spavalda. Dico: "Ehi lei".
    "Io?"
    "si, dico proprio a lei. Vuole farci fare compito, eh? Pfff, se lo può anche scordare"
    " ok ok come vuole mi scusi 8("

    ........

    oooooook, non è andata così.....
    Alzo una mano tremante.
    Il professore mi fa un cenno schifato.
    "mi scusi non vorrei disturbarla mi scusi ma credo che ahem coff"


    --------------------------------

  4. #139
    Mvesim
    Ospite

    Una giornata sfortunata [capitolo 6]

    Citazione breznev
    Il professor Adolf mi guarda. Io guardo lui.
    "Come scusa?"
    Inghiotto un grumo di saliva da 32 litri.
    "Non...siamo...preparati...per un compito in classe...oggi la professoressa...doveva spiegare...."
    "Ah davvero?"
    ""
    "E che cosa doveva spiegare? Dove siete arrivati?"
    Sono sul filo del rasoio. Non studio tedesco da due mesi, non ho idea di dove siamo arrivati. Mi guardo attorno in cerca di aiuto. I miei compagni guardano tutti fuori dalla finestra, o sul pavimento.
    Il professore mi guarda.
    Ma io raduno tutto il mio coraggio! Ricambio lo sguardo e, sorridendo, mi gratto il collo con fare sbarazzino e deciso.
    Forse dovrei tagliarmi le unghie più spesso.
    O forse dovevo mettere meglio il cerotto.
    Sta di fatto che, per la seconda volta, la giugulare mi si apre.
    Ricordo solo un: che schifo!, pronunciato probabilmente dalla bionda del secondo banco.
    Non so voi, ma a me è parso abbastanza imbarazzante sprizzare sangue come la Fontana di Trevi e inondare i primi banchi di sangue come una vacca indù durante un rito sacrificale.
    Il ricordo successivo che ho è di me nell'infermeria della scuola.
    L'infermiera (che sono certo, assolutamente certo, essere una bidella con un camice bianco) mi tiene una garza sulla ferita.
    Apprendo che mi porteranno al pronto soccorso per mettermi dei punti.
    Wow....sono le nove e mezza...il mio criceto è morto, ho rischiato di morire dissanguato come un vitello e ora mi devono mettere dei punti....

  5. #140
    Mvesim
    Ospite

    La tempesta [prologo / capitoli 1/2/3/4]

    Citazione Jurambalco
    Prologo della parte prima del primo volume

    Il passaggio di secolo dal sedicesimo al diciassettesimo vede un'europa con una situazione relativamente tranquilla: l'unica guerra ancora in auge è la rivoluzione dei paesi bassi alla monarchia spagnola. Ma i principali protagonisti di questa vicenda (lo statolder d'olanda Guglielmo d'orange, il duca d'Alba e il re di spagna Filippo secondo) sono ormai morti, ed i loro successori hanno stipulato quella che verrà chiamata la "tregua dei dodici anni". Persino questo versante d'europa è adesso tranquillo.
    La Francia esce anch'essa da un lungo periodo di guerra: lo scontro tra ugonotti e cattolici ha dissanguato con i suoi scontri fratricidi le terre galliche, ma ormai con la salita sul trono di Enrico di Navarra convertitosi per l'occasione al cattolicesimo e l'emanazione dell'editto di nantes la religione non è più un problema esorbitante.
    La nazione che forse se l'è passata meglio negli ultimi tempi è probabilmente l'Inghilterra. Sotto il regno di Elisabetta I la nazione ha conosciuto un grande sviluppo, forse proprio perchè non si è mai fatta coinvolgere direttamente da nessuna guerra.
    Nonostante il suo appoggio ai ribelli olandesi contro la spagna, sancito dall'alleanza di Nonsuch, l'inghilterra infatti riesce ad evitare diverse invasioni spagnole grazie alla perizia dei suoi marinai e all'intervento della natura stessa. Emblematico fu infatti il rovinio dell' "invicibile armata" spagnola distrutta dalle tempeste e dai rapidi vascelli britannici.
    Ma adesso, come in spagna è morto Filippo II per succedergli Filippo III, anche l'inghilterra nel periodo trattato dalla nostra storia vede dipartire Elisabetta I.
    Assieme a lei muore anche Maria Stuart regina di scozia, e il loro successore si ritrova così ad unificare l'intera isola.
    Il nome di questo famoso sovrano è Gorman I, erroneamente passato alla storia col nome di Giacomo I.
    Questo sovrano, aiutato dai consigli dell'ormai anziano Lord Mvesim (erroneamente passato alla storia col nome di Lord Burghley), allontanò gli interessi inglesi dall'europa per concentrarsi sulla creazione di un vero e proprio impero coloniale. Sotto il suo regno infatti sir Francis Drake da sfogo alle sue esplorazioni circumnavigando il globo e qualche tempo dopo viene fondata la prima colonia inglese in Virginia, preambolo della dominazione inglese sui mari del mondo.
    Ma Le persone che permisero la nascita di quello che fu uno degli imperi più potenti di tutti i tempi non ebbero la fama che spettava loro per l'importanza delle loro imprese ed io sono qui appunto per rendere giustizia a questi uomini valorosi narrando la loro avventura sulle acque dell'oceano a bordo del vascello Skop's. Ma lasciatemi raccontare per bene di di questi intrepidi avventurieri e andiamo a conoscere i più importanti tra loro attraverso questa prima parte del romanzo.
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 1



    La nostra storia comincia nel XVII secolo, in uno dei tanti palazzi reali della londra dell’epoca.
    Seduto in un’ala alquanto gotica (anche se difficilmente ce ne erano all’epoca) troviamo, incredibile a dirsi, re Gorman I in persona!

    Spoiler:
    God save the king


    Raccolto nel suo manto di ermellino e lana caprosa (di quelle infeltrite) il re sonnecchiava beato, pensando chissà cosa.
    Tutto era tranquillo, quando all’improvviso…




    All’improvviso una palla di pelle di pollo entrò dalla finestra fracassando i vetri (non quelli della finestra, troppo scontato, ma la vetrina presente nella sala).
    Gorman sobbalzò come un piccione.
    Adirato andò velocemente a prendere la palla e poi si affacciò alla finestra.
    Guardò in basso, nel cortile dal tipico giardino all’inglese (non per altro siamo in loco) c’era una piccola folla di gente ben vestita e tutti guardavano verso sua maestà Gorman I.
    In particolare attirarono lo sguardo del sire due persone dall’aria molto preoccupata, di cui uno indossava un completo interamente rosa.
    Quello vestito cristianamente prese coraggio e disse a gran voce.

    -Scusateci maestà, stavamo giocando alla pallacorda! Spero che questo sfortunato lancio non vi abbia colpito!-

    Ecco, pensava Gorman, sapevo che erano quei due. Quando li ho nominati Sir speravo che diventassero un po piu coscienti, e invece ho ottenuto l’effetto contrario: adesso abusano del loro potere e mi rompono i coglioni in una maniera indicibile. E gli altri sir non fanno nulla per metterli al passo! E gia’, quelli si divertono anche loro… Qui devo sempre fare tutto io.
    E non posso nemmeno insultarli!

    Gorman- No, figuratevi Sir Dexter, non mi avete affatto disturbato. Anzi, volevo proprio venire a vedere cosa combinavate li in cortile di tanto divertente…-
    Sir Dexter- Il gioco della pallacorda maesta’, volete unirvi a noi?
    Gorman- Mi piacerebbe molto, ma adesso proprio non posso. Divertitevi voi che potete!-

    E ributtata giu’ la palla gorman con un’abile mossa scaravento’ per terra tutto cio’ che si trovava sul tavolo della stanza: vasellame, bicchieri, posate, utonti, patenti e quant’altro.
    gorman- GORDO! Dove sei quando c’e bisogno di te?­ Vieni qui immediatamente!-
    I ruggiti di Gorman richiamarono nella stanza colui che evidentemente era il suo fidato maggiordomo
    Gordo- Ditemi maesta’, cosa desiderate dal vostro umile servitore?-
    ­Gorman- Gordo, ho bisogno che tu mi faccia un favore: vai dal mio fidato consigliere Mvesim e fallo venire qui da me, ho urgente bisogno di sistemare una questione personale.-
    Gordo- Sara’ fatto mio signore!-

    Detto questo il maggiordomo usci’ da dove era entrato, lasciando gorman che metteva in atto un’ ottima riproduzione di una risata satanica.

    GemRa
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 2

    Nel cortile del noto palazzo londinese la terra veniva smossa da pesanti falcate; uno dei tanti bruche che si trovavano nel terreno avrà probabilmente fatto in tempo a vedere delle, per lui, enormi scarpe rosa piombargli addosso.
    Sir Edoard Falchi correva lungo il prato.
    Davanti si ergeva una figura nettamente più massiccia di lui, giovane dai lineamenti così delicati, ma con un abile mossa Edoard riuscì a saltargli attorno tenendo stretta fra le mani la palla.
    Non appena ritoccò il terreno fu fulmineo nel gettare la palla tra due bastoni conficcati nel terreno.

    -GOAL!- gridò esaltato Ed, e rivoltosi al suo avversario disse- e con questo considero finita la partita, sir Dexter!-
    -Non mi pare proprio-rispose questi- ho i miei dubbi che tu abbia seguito le regole del gioco-
    -Cosa vuoi farci, come ben sai questo gioco non ha ancora regole precise, bisognerebbe fissarle.Del resto noi stiamo qui proprio per questo! Mica pensiamo solo a divertirci; e c’è chi lo può confermare, vero Snake?-

    Nel porgere questa domanda Edoard Falchi si era voltato verso il folto gruppo di paggi che affollava il giardino, in particolar modo si riferiva a Snake Cobras, paggio al servizio del sir ormai da un paio d’anni e divenuto il suo pupillo. Va detto che nonostante i ruoli sociali occupati, il paggio sembrava a prima vista molto più maturo del suo signore.

    -Si, Sir- rispose alla domanda Snake- Lo sforzo vostro e di Sir Dexter nel cercare di dare una regolata allo sport e ai passatempi vari è degno di lode, oltre che pieno di insegnamenti-
    -Come no…-subentrò Dexter- Ma ecco che arriva Gordo, primo maggiordomo di sua maestà, chissà cosa avrà da riferirci.-

    Stava appunto scendendo dalle scale, in una tipica veste da maggiordomo reale dell’epoca, Gordo. Personaggio misterioso alquanto, considerando che era entrato a servizio come maggiordomo ad un’età molto bassa per il mestiere. Conservava infatti ancora molta della sua giovinezza nel tempo di cui narriamo i fatti.

    -Cosa cercate in questo giardino, Gordo? Non è luogo di svago per i maggiordomi, anche se di grande importanza come voi.-
    -Poiché mi siete amico Sir Edoard, considererò le vostre parole come un’ischerzo, ma veniamo al dunque: Sua Maestà Gorman in persona richiede la presenza vostra e di sir Dexter. Vi aspetta nella sala delle udienze assieme a mastro Mvesim e un commerciante olandese. Non c’è bisogno che vi dica che non è piacevole far attendere sua maestà-

    Dunque lasciamo Dexter, Edoard, Snake e Gordo in giardino e spostiamoci nella sala delle udienze, sala molto gotica anch’essa a dire il vero- dove troviamo re gorman assiso su di un trono in legno di quercia, il consigliere Mvesim, anziana persona dal portamento elegante e glorioso, ed un terzo personaggio né troppo alto, né troppo grasso. Un uomo ben piantato insomma, vestito di ricchi drappi e ornato da numerosi anelli. La tipica figura del mercante olandese.
    Ma questi tre personaggi in attesa stanno discorrendo; cosa si starà tramando nella sala delle udienze? E chi è questo mercante olandese? Cosa avrà a che fare con la tranquilla vita di corte londinese?
    A tutte queste domande risponderà il prossimo capitolo che si spera posterò domani. Sicuramente sarà più lungo e verranno presentati più personaggi, non preoccupatevi!

    GemRa
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 3


    La porta si aprì, e davanti ai due sir che non si sa perchè camminavano sempre assieme apparì l’enorme sala delle udienze.
    Dall’altra parte della stanza erano tre persone che parlottavano. Non appena Edoard e Dexter entrarono nella sala queste smisero di parlare e si voltarono a guardare i nuovi arrivati. Questi ,mentre i loro passi rimbombavano nella sala, poterono riconoscere le facce di Sua Maestà Gorman e di Mvesim il saggio. Non sapevano dare un nome al terzo personaggio riccamente vestito in piedi accanto a questi.
    Quando furono giunti a breve distanza dal terzetto mastro Mvesim esordì con voce un po’ rauca:

    -Bene, vedo che finalmente siete arrivati. Siete stati chiamati per una questione non poco importante; questo che vedete accanto a me è un mercante di Rotterdam, nelle fiandre. Egli possiede alcune carte che interessano la nostra corona, ma sarà meglio che sia sua maestà stessa a chiarirvi la situazione-
    -Si, meglio che continui io; allora, come voi sicuramente sapete gli spagnoli si stanno facendo sempre più pericolosi per il nostro regno; le loro colonie nelle indie occidentali sono una grande risorsa, e per quanto possiamo contrastare le loro navi di ritorno verso l’Europa non potremo mai fermarle tutte.
    Ho quindi deciso che il nostro regno abbisogna di una base nelle nuove terre per poter contrastare più efficacemente gli spagnoli.
    -Ma come!-esclamò dexter- non si possiede nessuna indicazione su territori che non siano già posseduti dagli spagnoli, occorrerebbero anni per poter individuare luoghi adatti per fondare una colonia!-
    Al che riprese a parlare Mvesim-E’ qui che entra in scena il nostro mercante olandese. Piuttosto, non l’ho ancora presentato, che gaffe. Signori, ho il piacere di presentarvi l’onorabile Phyro, mercante delle fiandre. Volete continuare voi il perché ci siete così utile?-
    -Con piacere. Allora, dovete sapere che la mia famiglia da tempo è in possesso di alcune carte geografiche che descrivono dettagliatamente territori delle indie occidentali più a nord delle colonie spagnole e da questi mai esplorati-

    Tirò fuori le carte geografiche
    Spoiler:

    E le mostrò a Edoard e a Dexter che le rimirarono estasiati ed interessati.
    Dopo qualche minuto Gorman riprese a parlare.

    -Non appena siamo venuti a conoscenza di queste carte ci siamo premurati di metterci in contatto col signor Phyro ed organizzare una spedizione per preparare il terreno ad una futura colonia-
    -Ma cosa c’entriamo noi due con tutto questo progetto? Non siamo esperti di mare, nè di esplorazione. Ci sono moltissime persone più qualificate di noi-
    -Abbiamo scelto voi-disse Mvesim- perché siete assolutamente insospettabili: sapiamo con certezza di spie spagnole qui a corte, per cui non potevamo far assentare per un lungo periodo personaggi in vista anche se più esperti. Una presenza garante della nobiltà e di sua maestà è però indispensabile; voi renderete un grandissimo servizio alla corona,se riuscirete nell’impresa-
    -Avrete una congrua somma di sterline per organizzare la spedizione, purtroppo per il motivo della segretezza il regno non può fornirvi l’attrezzatura necessaria, dovrete pertanto organizzare tutto voi con l’aiuto del qui presente Pyro, la cui nave purtroppo non è adatta ai lunghi viaggi. L’udienza si può considerare conclusa, avete tempo di qui a un mese per preparare la spedizione, e che la forza sia con voi.-

    Detto ciò Dexter, Phyro ed Edoard uscirono inchinandosi dalla sala, lasciando da soli Gorman e Mvesim.

    -Vi rendete conto maestà- disse quest’ultimo- che questa missione è pressocchè un suicidio?-
    -Perfettamente, mio caro Mvesim; del resto questa missione non ci costerà nulla e avrà il pregio di liberarci per sempre di quei due incompetenti-


    Qualche decina di minuti dopo I due rappresentanti della corona, Phyro e Snake discutevano.

    -Allora, siamo d’accordo? Tu Snake, assieme a Phyro, dovrai darti da fare per reclutare un’equipaggio fidato e adatto per la spedizione e, ovviamente, la nave per la spedizione. Non c’è bisogno che ti ripeta come il tutto deve essere fatto con la massima discrezione. Nel frattempo io e Sir Dexter concerteremo i dettagli per l’arrivo nei nuovi territori e controlleremo il budget assegnatoci da sua maestà.-
    -D’accordo- disse Snake
    -Stabben- disse Phyro


    Quella sera vediamo aggirarsi per il quartiere di Soho due figure, possiamo riconoscerle: sono il fido Snake e il Mercante Phyro.

    -Sei sicuro che in questo quartiere troveremo la gente che ci serve?-
    -No- rispose Snake- ma c’è una taverna frequentata abitualmente da una persona che potrebbe esserci molto utile a trovare le giuste persone-
    -E come si chiama questa persona?-
    -Non si è mai riusciti a sapere il suo nome, diciamo che è un uomo che sa molte cose, troppe a volte. Si fa chiamare L.C.S.T (NB: leggere lucciessetti).
    Ma eccoci siamo arrivati.-

    Si erano fermati davanti una taverna all’apparenza sudicia e casinara, in essenza sudicia e casinara. Dall’ interno proveniva un gran baccano composto da canti,risate, grida e bicchieri che cozzavano tra loro. L’insegna recitava così: “Da Jurambalco-letti e ristoro”.


    GemRa
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 4


    Varcata la soglia venne incontro ai due avventori un giovine il cui cvolto era appena ombreggiato da una rada peluria. Indossava un camice di quelli che portano i garzoni e lui ne era evidentemente un esponente.
    -Salve, cosa volete? Un tavolo? Una camera? Delle donne? Dite pure a me-
    -Vedo che sei nuovo di qua, infatti non mi conosci-disse Snake al giovane- Chiama il tuo padrone e digli che Snake è qui, e nel frattempo dacci un tavolo dove possiamo sederci-

    Il giovane garzone li accompagnò dunque in mezzo al casino della taverna indicando loro un tavolo. Subito dopo risuonò un’aspra voce dalla cucina

    -Cicileo! Scansafatiche! Dove sei finito?! Qui i piatti si freddano, muoviti deficiente!-
    -Il padrone mi chiama, voi sedetevi. Gli annuncerò il vostro arrivo. Nel frattempo vi porterò delle birre-

    Snake e Phyro allora si andarono a sedere a questo tavolo composto da una botte e qualche asse di legno. Mentre toglievano i boccali e le scodelle presenti si rovesciò con un fragoroso frastuono una persona sul loro desco.
    Phyro scattò in piedi, Snake spinse giù dal tavolo il malcapitato che a quanto sembrava era totalmente ubriaco; lo si poteva notare dalla sua barba bianca completamente inzuppata di liquore.
    Dopo poco il vecchio cominciò a dare segni di vita e, ppoggiandosi al tavolo, si rizzò su con estrema fatica abboccandosi in direzione del mercante. Quando la faccia rubizza e butterata del vecchio si trovò a poca distanza dal viso paffuto dell’olandese, fece un singhiozzo e riuscì a pronunciare siffatte parole

    -Vvoi…voi avete percasto visto il mio _hyps_ il mio ‘eppo?-

    E ricadde a terra.

    -ma chi è costui?-domandò allora Pyro-
    -Quest’uomo una volta era un valido marinaio italiano, il suo nome era Geppo e veniva da Berghèm. Purtroppo durante un viaggio fu preso dallo scorbuto e pur sopravvivendogli da allora la sua mente è sconvolta e vaga credendosi un’altra persona e cercando la sua vecchia identità per ogni dove. Siate buoni con lui-

    Non era stato Snake a parlare, la voce proveniva da dietro. Phyro si girò e vide dietro di se un altro vecchio, sicuramente più sobrio del primo. Questo continuò

    -Il mio nome è Mrco e sono un cantastorie. Se mi offrirete un pasto ed una birra potrò rendervi più piacevole l’attesa. Ho sentito infatti che avete chiesto di Jurambalco, ma ci vorrà tempo prima che arrivi-
    -Siediti con noi allora, e raccontaci ciò che sai-

    Detto questo snake porse una sedia al cantastorie e gli ordinò una birra ed un pollo al garzone Cicileo che nel frattempo girava indaffarato per il locale.
    Quando arrivarono le portate, il vecchio Mrco si fiondò su di loro e, tenendo in mano una coscia di pollo mezza morsicata, cominciò a parlare.

    -Grazie, voi siete uomini di buon cuore, e per questo vi narrerò una delle mie storie più interessanti.


    L’ INCRDIBILE STORIA DEL CAPITANO PHEMT

    Quando ero giovane, ed è molto più tempo addietro di quanto voi possiate pensare, fui preso come mozzo su di una nave mercantile. Capitano di questa nave era un uomo chiamato Phemt.
    Mai ho più trovato un capitano esperto e bravo come lui, trattava ogni marinaio della sua nave come fratello o come figlio, e mai che desse una punizione ingiusta. Con lui viaggiai per sette anni lungo i mari e vidi posti meravigliosi e creature a cui la vostra immaginazione si può solo lontanamente avvicinare.
    Il capitano Phemt manteneva sempre la sua affabilità e il suo rigore morale.
    Un giorno che eravamo in un porto africano accadde una cosa strana. Il nostro adorato capitano scomparve per un’intera giornata e quando lo vedemmo tornare la sera non era il solito Phemt.
    Gli chiedemmo cosa avesse fatto tutta la giornata, ma lui a differenza del solito fu molto schivo. Ci disse semplicemente di aver concluso un nuovo contratto e che in capo a due giorni saremmo dovuti partire per una nuova rotta.
    Nei giorni seguenti decisi,senza dire niente a nessuno, di pedinare il capitano per vedere dove andava. Fui fortunato, se così si può definire la mia sorte, e riuscii a seguire il capitano fin nel quartiere degli indigeni dove lo vidi entrare in una casa.
    Sporgendomi in una finestra vidi all’interno una scena che mi gelò il sangue nelle vene. Il nostro capitano indossato un cappuccio era intento assieme ad altre persone a versare otri di sangue in un baule catramato.
    Scappai subito da quella scena e tornai alla nave, ma non dissi ugualmente niente a nessuno, mi avrebbero preso per pazzo.
    Il giorno seguente partimmo, ma mentre imbarcavamo le provviste vidi tra le merci quel baule.
    Toccò proprio a me caricarlo, e mentre lo issavo in spalla sentivo lo sciabordio dell’orrido liquido al suo interno. Non ce la feci a sopportare l’ansia che mi pervadeva e caddi a terra svenuto; il baule non si aprì durante la caduta.
    Quando rinvenni trovai il capitano Phemt che imprecava contro di me e contro la nostra incompetenza, ci insultava e mantenne lo stesso atteggiamento per i 10 giorni seguenti di navigazione.
    L’undicesimo giorno mi accorsi che la nostra nave non seguiva alcuna rotta convenzionale, ma puntava verso sud, dove nessun cristiano aveva mai osato spingersi. Mi decisi a parlare al capitano e gli dissi tutto ciò che sapevo e pretesi delle spiegazioni.
    Avrei fatto meglio a non fare quella domanda, il capitano divenne irriconoscibile e si scagliò con furia contro di me. Vollle il buon Dio scatenare allora un fortunale e la nave cominciò a beccheggiate preoccupantemente. Phemt distolse l’attenzione da me e si fiondò sotto coperta dove era custodito il baule. Io no persi altro tempo e mi diressi verso le scialuppe assieme ai due compagni che mi aspettavano fuori la cabina del capitano. Usciti sul ponte vedemmo che tutti gli altri marinai erano morti, annegati nel loro stesso sangue! Distogliendo lo sguardo calammo la scialuppa e ci allontanammo rapidamente dalla nave che ormai stava inabissandosi ingendo il mare del colore del suo orridi carico che ora giace in fondo al mare australe insieme alle ossa del capitano Phemt.

    GemRa

  6. #141
    Mvesim
    Ospite

    La tempesta [capitoli 5/6/7/8/9]

    Citazione Jurambalco
    Capitolo 5

    -Mrco! Vecchio ubriacone!
    Ancora qui a scroccare cibo ai miei avventori in cambio di storie trite e ritrite e ancor più risentite? Ma vai a scocciare altra gente, altre locande; perché proprio io devo sorbire la tua noiosa presenza? Va adesso, lasciaci in pace che devo parlare con questo mio caro amico!-

    Ad interrompere il finale della storia di Mrco ci aveva pensato un signorotto sulla quarantina, non troppo basso e un po’ grassoccio, vestito d’una camicia a quadri rossi e di un grembiule unto di grasso. Il tipico oste.
    Esso infatti altri non era che Jurambalco, il proprietario della locanda in cui si svolgono i fatti.
    Alzatosi mrco pur brontolando un po’ se ne andò e l’oste ne approfittò per salutare con una calorosa pacca sulla schiena Snake

    -Snacchio! Da quanto tempo non passi per la mia locanda! Lo sai che è male non frequentare i propri conoscenti, soprattutto se questi ultimi ti hanno fatto da padrino; ma dimmi, chi è questo grassone che ti accompagna e cosa sei venuto a chiedermi? Perché questa sicuramente non è una visita di cortesia…-
    -Come sempre hai ragione, sono venuto qui perché devo parlare con Lucciessetti; è una cosa importante-

    Ascoltate le parole di Snake il viso di Jurambalco da che era allegro e bonario si fece più serio per qualche secondo. Subito dopo tuttavia riprese l’aspetto che gli era più consono, ed esclamò

    -Quel vecchio ubriacone di lucci? Ma siete fortunati! Ha dovuto lasciare la sua catapecchia una settimana fa; il suo padrone finalmente ha cacciato le palle e l’ha sbattuto in mezzo alla strada! Ma purtroppo io gli sono amico e ho dovuto ospitare questo scroccone e sfamarlo anche. Adesso è di sopra a far nula di buono per mostrarmi la sua riconoscenza, prima o poi lo farò uscire dalla mia locanda con i piedi in avanti; ma adesso vado a chiamarlo e ci divertiremo un po’ mentre parlate del vostro affare! Ma qui c’è troppo casino, andate ad aspettarmi nella saletta che tu ben conosci-

    Così detto l’oste si allontanò dal tavolo chiamando a gran voce ciciLeo per badare alla cucina.
    Coro della taverna –Ieo!!-
    Al tavolo frattanto rimanevano Snake e Phyro; quest’ultimo domandava allora informazioni su quell’uomo logorroico che li aveva appena lasciati

    -Quello- disse Snake- è Jurambalco, padrone di questa locanda e mio padrino; quando aveva vent’anni mi prese con se e mi crebbe con l’aiuto di Lucciessetti, questi due infatti anche se passano il tempo ad insultarsi a vicenda sono grandissimi amici. Devo molto a queste due persone e ci aiuteranno a trovare i contatti per organizzare la spedizione-

    Nel frattempo si erano alzati e si dirigevano verso le cucine quando un uomo visibilmente ubriaco si catafiottò addosso a Snake

    Snake- Ma faccia attenzione brutto deficiente!-
    -DdeeeeFiciente! A chi?!? LLleì noOOn ssssà chi sonnno ioooooooooo_hyps!_-
    -Quest’ uomo è totalmente ubriaco phyro, andiamo-
    -Ah nnno! Non si inuuultAAa Gothico cossIiii imputtanamenTtè! MesseEEre_hyps_ io lAAa sfidooOO aaA duelLLoOo!-

    Ed infatti il Gotihco estrasse un pugnale. Marinaio tenace e feroce forte di 87 uccisioni tuttavia non era nelle condizioni adatte nemmeno per uccidere una formica; cosa dimostrata dalla ferita sulla guancia provocatagli dall’abile mossa di Snake e dal successivo urlo di dolore.
    Senza perdersi d’animo Phyro e il vincitore del duello entrarono nelle cucine dirigendosi verso una porticinea seminascosta dai fumi…

    GemRa
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 6


    L’odore di pesce bollito era invitante, cotto con funghi e accompagnato da polenta e vitello era una ricetta speciale dell’osteria e tutte le cucine ne erano impregnate. Altro che pasta e fagioli condita con sugo di castrato! Era quel piatto ad aver fatto la fortuna della taverna e del suo proprietario.
    Anche la vernetta in cui erano entrati Snake, fido di sir Edoard Falchi, e Phyro, merante di Rotterdam, era pervasa da quell’delizioso odore. La bontà era tale che era possibile astrarsi dimenticandosi del formidabile Caravaggio appeso al muro di cui non era dato conoscere la provenienza. Insomma, una stanza che non aveva nulla a che spartire con la confusione della parte dedicata ai comuni avventori.
    Dopo qualche tempo fecero ingresso nella sala altri due uomini; uno era facilmente riconoscibile in Jurambalco, che aveva approfittato per indossare un elegante panciotto rosso bordeaux che evidenziava la sua precoce caduta di capelli.
    Dietro di lui veniva un’altra persona, decisamente alta e snella, vestita d’una camicia bianca svolazzante, di quelle che si portavano allora, e d’un pantalone in velluto marrone. I suoi capelli lunghi e un po’ brizzolati evidenziavano i lineamenti lunghi del viso nettamente in contrasto con un enorme naso a patata di un profondo colore tendente al rosso che evidenziava l’attività preferita del soggetto.
    Questi era Lucciessetti.
    Subito Snake si alzò e con un gran sorriso andò incontro al nuovo arrivato; grandi abbracci, sluti e profusione di gioia si ebbe tra i due. Dopo le convenute presentazioni di Phyro, si sedettero tutti attorno al tavolo in frassino e cominciarono a discutere riguardo la spedizione.

    -Riassumendo il tutto, ci servono principalmente un vascello adatto alle traversate oceaniche ed anche una ciurma abile e fidata. Come già ho detto- disse Phyro- sua maestà in persona ha approvato la spedizione e ha concesso un ampio budget per le spese-
    -è una cosa comunque difficile da organizzare, anche se penso sia fattibile-disse Lucciessetti –ho già in mente infatti a chi potremmo rivolgerci. Questa persona ha una grande influenza giù al porto e non dubito che sarà capace di selezionarci la ciurma migliore sulla piazza. Per quanto riguarda la nave possiamo affidarci solo alla sua abilità nella contrattazione e sulla vostra disponibilità-
    - Ma chi è quest’uomo, possiamo fidarci di lui?
    Tengo a ricordarvi che tutta questa operazione deve essere compiuta nel massimo segreto: non possiamo permetterci che gli spagnoli ne vengano a conoscenza-
    -Stia tranquillo Phyro, se ho ben capito a chi si riferisce Lucciessetti- intervenne Jurambalco- garantisco io per lui: è un mio carissimo amico anche se un po’ particolare. Del resto ve ne accorgerete quando farete la sua conoscenza dopodomani sera-
    -2 giorni? Non è possibile fare prima? Ogni momento è prezioso per quest’operazione, e noi abbiamo solo 2 mesi di tempo per organizzare tutto-
    -Tu dubiti delle capacità del nostro comune amico, Snake. Forse che ti sei già dimenticato di quando impiegò tre giorni appena per farmi uscire di prigione?-
    -Hai ragione Jura, ma qui la faccenda è molto più delicata delle tue solite risse-
    - Non tergiversiamo. Allora siamo d’accordo, ci rivedremo tutti e 4 dopodomani alle sette davanti al molo dei tedeschi-
    -No, io non ci sarò- disse Jurambalco- anche se mi interessa molto questa faccenda, venerdì ho qui in taverna un affare molto importante. Andrete solo voi tre.-
    -Come preferisci-
    -D’accordo-
    -Stabben-

    Nel frattempo nel buio della notte al di fuori delle porte di londra una figura incappucciata e un cavaliere parlavano sul bordo della strada.

    -Allora mi hai capito: devi portare al più presto questo plico in spagna al cospetto di sua maestà. Fai molta attenzione-
    -Siamo d’accordo. Allora addio-

    E così il cavaliere scomparve al galoppo nella notte correndo parallelo alle nere acque del Tamigi...

    GemRa
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 7


    Aria appiccicosa.
    Sensi appannati.
    Tanta morbidezza attorno.
    Cos’erano quelle cose morbide?
    Cuscini?...No
    Pellicce?...No
    Era qualcosa di più morbido, liscio e delicato.
    Sir Dexter avvicinò il viso e annusò. Un buon odore salì piano su per le narici.
    Ecco cos’erano, disse fra se e se, donne!
    Ripresi un poco il senso della vista effettivamente si trovava sommerso da quattro donne su di un ricco letto di broccato.
    Anche la stanza, per quel poco che distingueva, era riccamente ornata.
    Ricordava; gli ultimi tre giorni, dopo l’ordine di sua maestà, sia lui che Edoard avevano deciso di abbandonare la loro terra natìa con lo stile che si confaceva a persone del loro rango. Avevano dunque cominciato a frequentare con maggiore frequenza, anzi trasferendovisi proprio, i bordelli di lusso.
    Quelli si che erano stati giorni memorabili, accompagnati dalle dolci risate femminili e da quelle erbe miracolose giunte dal maghreb di cui ogni casino era ben fornito…
    Com’era bello…
    All’improvviso l’atmosfera di luce soffusa fu investita dall’apertura della porta!
    Una figura avanzò nella luce recante con se un grosso fardello sotto il braccio; Dexter non riusciva a capire chi fosse e rimase come inebetito senza riconoscere le parole che quella lontana figura gli gridava.
    Questa si fece più vicina e a Dexter parve di riconoscere allora il fardello che questa portava…
    Il fardello era in realtà una persona, Edoard Falchi.
    Allora alzò gli occhi e incontrò lo sguardo della figura oscura, adesso sembrava riconoscere anche quella.
    Era Gordo, il massiccio maggiordomo di sua maestà britannica.
    Cosa voleva? Cosa ci faceva con Sir Edoard in braccio?
    Cercò di concentrarsi.
    Fu aiutato in quest’azione da Gordo che, posato a terra Edoard, lo scosse con forza.

    -Sir Dexter! Ascoltatemi!-
    -Si Gordo… ti sento… cosa è successo…?-
    -Meno male, voi siete messo decisamente meglio di Sir Edoard. Vengo qui per conto di Mastro Mvesim: è stato incaricato da sua maestà di monitorare la preparazione della spedizione come voi ben sapete, e visto che sono passati ben 3 giorni senza notizie mi ha mandato a prendervi e portarvi da lui. Mi capite?-
    -No Gordo, non capisco. Ma fa lo stesso-
    -Bene, vestitevi allora che andiamo. Una carrozza ci aspetta fuori-

    E così, caricato edoard sulla carrozza, questa cominciò a procedere lungo le nebbiose vie londinesi fino a fermarsi di fronte ad un bel palazzo, sicuramente nobiliare. Era il palazzo della famiglia Mvesci, nobili della corona da tempo immemore, anche se la casata andava estinguendosi. Lord Mvesim, primo consigliere di sua maestà, era ormai l’unico rappresentante rimasto della famiglia. Entrambi i suoi figli erano infatti morti prematuramente, colpiti da una misteriosa malattia.
    Ma sicuramente i due Sir appena scesi di carrozza non pensavano alle disgrazie della famiglia Mesci, rapiti come erano dalla bellezza della facciata del palazzo.
    Così commossi che Edoard falchi si lasciò sfuggire un’esclamazione di stupore

    -Heil! Che palazzo!-

    Poco dopo si ritrovarono entrambi in presenza di mastro Mvesim in una delle grandi stanze del palazzo. Il Lord indossava una lunga veste azzurra, un mantello, che lasciava intravedere i grigi vestimenti al di sotto. I lunghi capelli bianchi incutevano un grande rispetto verso questa persona.
    Esordì

    -Sir, sua maestà, come ben sapete, mi ha incaricato di riferirgli l’andamento della missione. Ma come si può pretendere che io lo metta al corrente se voi due non fate assolutamente nulla?-
    -Vedete, my Lord, in realtà può sembrare che noi non stiamo facendo nulla ma…-
    -Ma cosa? Passare le giornate nei più rinomati bordelli londinesi in compagnia delle erbe orientali voi lo chiamate fare qualcosa?-
    -Ecco my Lord- intervenne Dexter- come diceva Sir Edoard, può sembrare che noi non si stia facendo nulla, ma in realtà rispettando la massima segretezza impostaci, abbiamo cercato contatti fidati e competenti per comprare un vascello ed organizzare la ciurma. Anzi, per stasera stessa abbiamo stabilito un rendez-vous per prendere il vascello-
    -E a chi vi sareste affidati per questo contatto, sono proprio interessato a sentirlo-
    -Hem… l’oste Jurambalco, sicuramente vossignoria lo avrà sentito nominare…-
    -Ah! Quel pazzo mafioso! Certo che ne ho sentito parlare, anzi! Quello è un uomo che sputtanerebbe suo figlio pur di ottenerne un guadagno! E voi siete andati a affidarvi a lui!?-
    -Beh, il mio paggio- disse imbarazzato Edoard- mi ha assicurato ogni massima leatà; vedete, è il suo figlioccio…-
    - E voi credete che un tale farabuttose ne sbata qualcosa dei valori morali? Ma guardate un po’ a chi siamo andati ad affidare il futuro del regno…-
    - Lord Mvesin…-
    -Sim-
    -…Mvesim, ci dia fiducia. Noi sappiamo che questa organizzazione andrà a buon fine-
    -Si, si fidi di noi-
    - E va bene, tanto non può venircene una perdita maggiore di qualche sterlina… Sia così; fate quello che volete. Basta che mi teniate aggiornato su ogni particolare fino al giorno della partenza.-
    -Sarà fatto-
    -E tenete d’occhio anche quel mercante olandese, come si chiama… Vhyro…-
    -Phyro-
    - Quello che è. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Ora andate.-
    -Addio, mastro Mvesim.-

    E così Sir Edoard e Sir Dexter uscirono dal palazzo.
    Non appena furono nella carrozza si scambiarono alcuni pensieri

    -Dexter, io non ho alcuna voglia di andare al porto stasera: fa freddo, umido e puzza. E poi ho preso un appuntamento con Gwendoline-
    -A chi lo dici; anche io ho preso un’appuntamento per stanotte con Christine…-
    -Senti dex, ma noi non sappiamo niente di navi e di ciurme, per le contrattazioni c’è il mercante che va più che bene. E poi Snake è una persona fidata. Se andiamo lì saremo più d’intralcio che altro. Ammettiamo i nostri limiti e lasciamo fare tutto a snake e Phyro-
    -Sono d’accordo con te, del resto ammettere i propri limiti è un’azione particolarmente nobile…-
    -Siamo d’accordo allora.
    Ci vediamo al bordello delle francesi alle 7.-
    -E perché non alle 4?-
    -Giusto!-

    E la carrozza continuò verso la sua strada…

    Quella sera al molo dei tedeschi ( che nome di merda che mi sono inventato per un molo… abbiate pietà di me.) si fecero innanzi tre figure.
    In mezzo al rumore dei lievi beccheggi delle navi e del molle stridere delle sartie riconosciamo le figure del massiccio Snake, del piazzato Phyro e dello snello Lucciessetti.

    -Allora- ruppe Phyro- siamo qui da un’ora quasi, quando si decide ad apparire il vostro uomo?-
    -Stia tranquillo Phyro- rispose luciessetti- non bisogna essere impazienti in queste occasioni-
    -Del resto-intervenne snake- mi sembra che stia arrivando-

    E infatti dalla nebbia pian piano emerse la figura di un uomo.
    Questo era un vecchio dall’età indefinibile, avvolto da uno spesso maglione a righe orizzontali bianche e blu, si immaginava il suo corpo corroso dalla vecchiaia eppure estremamente tenace, come quello di ogni marinaio di vecchio corso.
    Un cappello di lana copriva la parte superiore della testa dall’umido della sera, alla parte di sotto ci pensava una folta barba.
    Nel mezzo una bocca crespa racchiudeva un mezzo sigaro spento e degli occhi estremamente profondi avvolti da un manto di rughe.

    -Hello, Sanada!-

    Al saluto di Lucciessetti il vecchio sfilò il sigaro dalla bocca ed emise un saluto anche lui.
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 8

    -Salve gente, buona notte.-
    -E’ da tempo che non ci si vede,vecchio ubriacone di sanada. Quand’è stata l’ultima volta?-
    -L’ultima volta? Fu in quel di Braga, dove stavamo scappando dai marinai portoghesi per quella storia dei sei chili di pepe trafugati. Mi fa piacere vederti ancora tutto intero Lucciessetti.
    Ma ora basta rimembrare le storie del passato, non sai quanto mi fa piacere essermi allontanato definitivamente da quei luoghi.
    Dimmi Lucciessetti, qualche giorno fa ho incontrato il nostro comune amico Jurambalco che mi ha comunicato di questo incontro. Mi ha accennato qualcosa ma non penso di aver capito bene, e quel che avevo capito l’ho dimenticato. Sai com’è la vecchiaia…-
    -Si sanada, ti capisco.
    Dunque, per quanto riguarda il motivo dell’appuntamento è semplice. Ti ricordi di Snake, che adesso ha un servizio a crte?-
    -certo che mi ricordo, continua…-
    -Dunque, sua maestà Gormacchio ha deciso di darsi da fare con la colonizzazione del nuovo mondo e ha incaricato del compito di formare una spedizione segreta due sir. Non so se li hai mai sentiti nominare: Edoard Falchi e Dexter-
    -Si, li conosco. La fama delle loro stronzate è arrivata fino alle mie orecchie e a quelle della teppa londinese-
    -Dunque guarda caso Snake è paggio di Edoard Falchi…-
    -Che brutta fine ragazzo-
    -Non interrompermi-
    -D’accordo-
    -Dicevo, essendo Snake il paggio fidato di Edoard Falchi gli è stato assegnato il compito di trovare una nave adatta e di formare una ciurma degna del compito.
    Lui si è rivolto a me e Jurambalco e noi adesso ci rivolgiamo a te.
    Sappiamo che la tua grande esperienza ci sarà d’aiuto e che…-
    -Quanto denaro abbiamo?-
    -Pressocchè illimitato-
    -Stabben.
    Non mi presenti il tuo amico?-

    Disse sanada guardando Phyro

    -Lui-intervenne snake- è il nostro asso nella manica. Lui è Phyro, mercante olandese e possiede delle carte del novo mondo assolutamente incredibili-
    -Piacere- disse Phyro
    -Piacere mio- rispose sanada
    Continuò
    -Phyro possiede alcune carte geografiche del nuovo continente che ci permetteranno di navigare con molta maggiore sicurezza e precisione.
    -Questa è una cosa davvero buona, e in verità ti dico che questa missione mi ricorda i vecchi tempi; ma non indugiamo. A quanto ho capito il tempo vi è prezioso… seguitemi, qui c’è troppo umido per parlare comodamente.-

    Il gruppo così si mosse per le nebbie del porto affidandosi alla guida del vecchio sanada. Talvolta si pareva sicuri di una direzione e allora si procedeva spediti, ma la vecchiaia a volte gioca brutti scherzi e ben presto si resero conto di girare in tondo.

    -Insomma sanada, ma cosa stai creando?-
    -Su su, non preoccupatevi. Tra poco saremo lontani da qui-

    E il grande ingegno di questa vissuta persona si mise in moto. Dopo poco si ricordò che non c’è modo migliore per orientarsi che usare la stella polare.
    Guardò dunque in alto…
    Nebbia.
    Allora si ricordò che non c’era modo migliore per orientarsi che cercare del muschio: il muschi cresce sempre a nord perché il nord è più umido.
    Si mise a cercare il muschio…
    Alghe.
    Giustamente, dall’alto della sua grande cultura, si ricordò di trovarsi in un porto sul mare e che con l’acqua salata il muschio non cresce.
    Immediatamente dopo si rese conto che il porto di londra si trova sul Tamigi, che è un fiume.
    Decise di evitare altre figure di merda.
    Si ricordò dunque di possedere una bussola, non c’è modo migliore di trovare il nord con una bussola.

    -Ci sono! Il nord è di la: seguitemi!-

    E con passo baldanzoso si avviò fieramente, sicuro di seguire la giusta direzione per il nord.
    Cadde in acqua.
    Si ricordò solo allora di trovarsi sulla sponda sud del Tamigi.
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 9

    Lungo le sponde del Tamigi della città di Londra c’è una villetta. Verso questa villetta dall’aspetto già allora decadente si dirige un gruppetto di persone: un uomo alto e snello vestito ai limiti della decenza, una persona alquanto tarchiata vestita molto più signorilmente e un giovane vestito della comune moda del secento.
    Precede tutti un vecchio con un mezzo sigaro spento e spugnoso in bocca e dai vestiti grondanti d’acqua. Anche la barba dell’uomo è intrisa del liquido basilare.
    Giungono alla villetta, il vecchio apre il cancello e la porta che, cigolando, fanno passare il quartetto.
    All’interno la casa è tutto sommato accogliente rispetto all’umido della nebbia di fuori, del resto è notte e il camino acceso dal vecchio ospite oltre ad illuminare il salotto in cui si accomodano genera anche un bel tepore confortante.

    -Aspettatemi solo un paio di minuti: il tempo di mettermi dei vestiti asciutti e vi raggiungo con qualcosa che penso vi interesserà-

    E detto questo sanada si allontanò lasciando Snake, Lucciessetti e Phiro.
    Fu quest’ ultimo a rompere il silenzio

    -Sentite, mi farebbe piacere soddisfare una mia curiosità: ma quest’uomo chiamato sanada da dove è uscito fuori? Sembra un personaggio davvero particolare, ma non credo sia un vero marinaio-
    -Effettivamente hai ragione- disse dopo poco Lucciessetti- Adesso ti racconterò la vera storia di Sanada.
    Devi sapere che sanada è di origini italiane, terra di naviganti, poeti benestanti e lavoranti stanchi. Ma la strada che scelse sanada non fu quella di marinaio ne di lavorante: si diede alla cultura. Per poter studiare dovette darsi da fare, ma a noi non interessano le avventure giovanili, ci basti sapere che riuscì a diventare rettore di una cattedra all’università di bologna.
    Un giorno ricevette una lettera dall’inghilterra, la sua fama era giunta fin quaggiù, dove un potente nobile richiedeva i suoi servigi per l’educazione del figlio primogenito.
    Una tale occasione sanada non se la sarebbe lasciata scappare e decise di partire immediatamente.
    Durante il viaggio accadde però qualcosa che cambiò radicalmente la personalità di sanada; è un momento oscuro questo della sua vita, e nemmeno a me e jurambalco he siamo le persone più fidate ha voluto dirci tutto. L’unica cosa che so è che il cambiamento avvenne dopo che sanada ebbe fatto la conoscenza sul traghetto della manica di un certo professor Martaposki. Ma come ho detto non so di più.
    Fatto sta che arrivato in Inghilterra non si diresse alla residenza del nobile che lo aveva convocato ma passò un lungo periodo a girovagare per le peggiori taverne londinesi.
    Qui fu dove io e Jurambalco facemmo la sua conoscenza e diventammo suoi allievi. Da allora abbiamo girovagato per l’europa compiendo ogni sorta di azioni, dalle più nobili alle più infamanti. Tempo fa però venimmo a trovarci in Portogallo e per sostentarci ci trovammo costretti a rubare un carico di pepe appena giunto dalle indie, ma fumo scoperti e dovettimo fuggire. Nei pressi di Braga fummo costretti a dividerci: io e jurambalco ci ritrovammo e tornammo a londra dicendo addio a quella vita che ormai si era fatta così pericolosa, ma non abbiamo avuto notizie del nostro maestro. Anzi, credevamo fosse morto.
    Questo fino a qualche giorno fa quando jurambalco lo ha incontrato nella sua locanda. Era invecchiato nettamente ma lo ha riconosciuto, ed adesso noi possiamo sfruttare la sua grande esperienza e le sue conoscenze per preparare questa spedizione. Pare infatti che in tutti questi anni abbia continuato a girovagare per l’europa, e solo dio può sapere cosa ha fatto tutto questo tempo!
    Ma sento che sta ridiscendendo basta parlare di lui-

    Ed effettivamente dopo poco apparve sulle scale la figura di sanada contornata da una vestaglia rossa.
    -Mi ricordavo di avere qualcosa di molto utile- disse – Qualche tempo fa mi sono trovato a giocare a poker con un certo Phileas Pett e l’ho radicalmente ripulito. Ora questo Pett guarda caso era un ingegnere navale, e io gli ho vinto la sua ultima creazione.
    E’ un vascello davvero stupendo ed è ancorato a liverpool. Peet l’ha costruito con le migliori tecniche, infatti era destinato alla marina reale. Figuratevi che dopo averlo perso è stato costretto a ricostruirne una copia per non venire disonorato dalla marina: il Prince Royale.[1]
    La nave che ho vinto io invece si chiama “Skop’s” e sono pronto a consegnarvela a patto che mi facciate partecipare alla spedizione-
    E mostrò a tutti un’incisione rappresentante il vascello secentesco “Skop’s”
    Spoiler:






    __________________________________________________________ _______________________________
    [1] Phileas Pett è realmente esistito, così come ha realmente costruito il Prince Royale (nell'immagine una sua incisione) e successivamente il più famoso Sovereign of the Seas.

  7. #142
    Mvesim
    Ospite

    La tempesta [capitoli 10/11/12/13/14]

    Citazione Jurambalco
    Capitolo 10

    La notte del giorno prima si era conclusa in casa del vecchio mentore sanada con un importante novità: la spedizione adesso aveva una nave.
    A detta dei documenti posseduti dall’uomo e dalla sua memoria, il vascello ancorato a Liverpool era proprio ciò che ci voleva per una traversata oceanica.
    Adesso non rimaneva che trovare la ciurma.

    La sera dopo [pare strano che qui si svolga tutto di notte a parte i primi capitoli vero? Il nocciolo della questione è che siamo in inverno e a Londra fa notte verso le tre e mezzo] sanada andò all’osteria di Jurambalco per prendere Lucciessetti ed andare a fare un giro per reclutare uomini fidati.
    Entrò, e si ritrovò davanti il seguente spettacolo: un vecchio uomo vestito assai malamente era in piedi su di un tavolo e, circondato di gente chiassosa, declamava nel trambusto i seguenti versi.

    - Certo che la guerra civile sia la nefandezza somma noi lo riconosciamo; ma là dove la trascina il destino, la virtù deve seguirlo senza preoccupazioni: sarà motivo i accusa contro i superi il fatto che hanno reso colpevole anche me.
    - Chi vorrebbe starsene a guardare stelle e universo che crollano senza provarne preoccupazione?
    - Chi vorrebbe starsene a braccia conserte mentre precipita addosso a noi la parte più alta del cielo e la terra ondeggia sotto il peso dell’universo, che a lei si sta congiungendo?
    - Popolazioni sconosciute si uniranno alla pazzia d’ Esperia e alle guerre romane, e così pure re da noi separati dalle onde del mare e sotto un altro cielo: sarò io solo a condurre vita privata?
    - Tenete lontano, o superi, questo furore, che cioè Roma cada davanti alla mia indifferenza!
    - E’ solo il dolore che ordina a un padre privato dei figli ad opera della morte di accompagnare la lunga processione del funerale fino alle tombe; a lui fa piacere mettere le mani sue nei fuochi funerari e, innalzato il rogo, essere lui a tenere in mano le fiaccole nere: allo stesso modo io non mi lascerò strappar via, o Roma, prima di stringere il tuo cadavere; io terrò dietro al nome tuo, o Libertà, e all’ombra tua vuota.
    - Vadano così dunque le cose: gli Dei crudeli ottengano tutte le vittime espiatorie romane necessarie , non defraudiamo la guerra di nessuna goccia di sangue.
    - O se fosse consentito mettere a disposizione degli dei del cielo e dell’ Erebo questa testa mia, capace con un sacrificio espiatorio di soddisfare le condanne che competono a tutti!
    - Caterve nemiche schiacciarono Decio che si era votato: quanto a me, siano tutti e due gli eserciti a trafiggermi, mi attacchino con armi da lancio le turbe barbare del reno: penetrabile da tutti ii giavellotti sia io ad accogliere le ferite di tutta la guerra standomene nel mezzo.
    - Questo sangue mio serva a liberare il popolo romano, con questa morte mia venga pagato quanto i malvagi costumi romani hanno meritato di pagare.
    - Perché muore il popolo romano disponibile al giogo e che vuole lui stesso subire il regno crudele?
    - Attaccate me solo con le spade, me solo, che invano mi ostino a difendere la costituzione e le sue regole giuridiche inconsistenti!
    - Sarà questa gola , questa gola mia a dare pace e fine alle sofferenze della gente d’ Esperia: morto io, chi vuole farsi re non ha bisogno di guerra.
    - Perché noi ci mettiamo al seguito delle insegne dello stato e quindi di pompeo come duce?
    - Se la fortuna gli sarà favorevole, è cosa certa che anche costui si arrogherà diritto su tutto il mondo: la vittoria raggiunga quindi avendo me come soldato, a che non creda di averla conseguita solo per suo vantaggio personale!

    Parlò così, e si accasciò violentemente sul tavolo.
    Accanto a sanada si fece dunque Jurambalco, e a lui rispond sacrosante parole

    - Non preoccuparti, era solo un povero ubriacone di nome Geppo che delirava-


    __________________________________________________________ __________
    E qui finisce la prima parte del romanzo, spero che vi sia piaciuta. Sappiate che da ora si comincia a entrare nel vivo della narrazione, e dopo aver radunato la ciurma ci trasferiremo a Liverpool per l'imbarco.
    Che la scorza sia con voi!
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 11

    Una calda giornata di sole invadeva le strade, lungo i vicoli del centro venditori di fritture di pesce si mescolavano ai bambini che correvano per la sporca strada e ai vecchietti riuniti attorno ad un tavolino intenti a giocare a carte e a mangiare fette di pane innevate d’olio e pomodoro.
    Il messaggero si guardò intorno, sembrava a suo agio.

    -Una cosa è certa-pensò- non mi trovo più in Inghilterra-

    Era giunto in spagna qualche giorno prima con la nave salpata dalle coste londinesi, e finalmente era arrivato a Barcellona dove si trovava il re per comunicagli l’importante messaggio affidatogli dalla spia in Londra. Prima di passare dal re voleva però salutare la sua famiglia, era tanto ormai che non la vedeva.
    Entrò dunque in una piccola porta e scomparve dentro un palazzo.

    Un paio di giorni dopo dalla sala delle udienze di Filippo terzo re di spagna uscivano due figuri vestiti nobilmente alla moda spagnuola.
    Dopo poco che ebbero camminato quello che portava degli scuri capelli ricci ed un largo pizzetto eloqui

    -Don Fulminato, lo sapete che mi fa veramente piacere il sapere che i nostri ori per mandare quella spia in Inghilterra siano stati così ben spesi?-
    -Avete ragione Don Miglioman- rispose l’altro –del resto noi siamo molto esperti in questo campo, dubito fortemente che i servizi segreti di sua maestà britannica un giorno diventino più eficienti dei nostri-
    -In ogni caso adesso è compito nostro organizzare una controspedizione ed intercettare gli inglesi; la nostra spia ci comunicherà più avanti i dettagli, ma è meglio essere già preparati alle evenienze-
    -Difatti noi adesso stiamo andando proprio ad avvisare le altre due persone scelte da nostra maestà Filippo per condurre questa missione-

    Continuarono a dialogare così a lungo, finchè giunti in una precisa ed estremamente sontuosa ala del palazzo non bussarono ad una porta. Non ricevendo alcuna risposta dall’interno don fulminato la spinse piano spostando in avanti le travi di legno finemente intagliato. Creata così un’apertura bastante la sua barbuta testa fece capolino al di la della parete assieme a quella di don miglioman e chiese permesso.
    All’interno della grande sala ornata con specchi e ricchi broccati una persona in piedi declamava il testo tenuto stretto tra le mani ed un’altra seduta su di una poltrona consultava l’ultimo ritrovato della scienza cartografiga: un grosso mappamondo aggiornato con le ultime carte del nuovo mondo. Entrambi smisero le loro occupazioni e si voltarono all’ingresso dei due barbuti.

    -Don Cubbu! Non si crucci tanto a controllare quell’ affare: con le carte che prenderemo tra qualche tempo agli inglesi la sua palla tonda sarà considerata un’inutile anticaglia-
    Alle parole di don Miglioman l’uomo che sedeva accanto il mappamondo, per l’appunto don Cubbu, rispose indicando l’altro che leggeva
    -Visto che è così esperto nelle ultime novità, don miglioman, allora saprà convincere anche don Uomoplay che la lettura di Tacito non servirà per nulla a questa nostra missione-
    -Quale eresia odono le mie orecchie!- esclamò allora prontamente don Uomoplay- Voi forse ignorate che per un corpo sano serve una mente bene allenata, e quale migliore esercizio mentale che la declamazione di Tacito?-

    Ma lasciamo questi aulici luoghi spagnoli, e rechiamoci nuovamente in Inghilterra dove un’altra spedizione sta venendo preparata in osterie che nulla hanno a che vedere con il palazzo reale di Barcellona
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 12

    Londra.
    Per le strade affollate di nebbie gira un uomo con in mano un lanternino, una sacca ed una lunga asta.
    Giunto sotto un lampione spento prende dalla borsa una candela, la accende e con l’aiuto dell’asta la porta fin su nel lampione e li la lascia.
    Rilassa le braccia e l’asta ridiscende giù, l’uomo, sbuffa un pochetto.
    Sembra stanco oramai di passare tutte le notti per lo stesso quartiere ad accendere sempre gli stessi lampioni in mezzo alla stessa brumosa foschia, ma non ha altra scelta: è vecchio e non potrebbe trovare altro lavoro, ma guadagnare qualcosa è necessario per lui.
    Dunque si rimette in spalla la sacca e riprende il suo giro.
    Su, nel lampione, non appena l’’uomo ha girato l’angolo della strada, un debole refolo di vento riesce ad entrare e spegne la candela, allo stesso modo di tutti gli altri lampioni visitati dall’uomo.
    Passa un poco di tempo e per la stessa stradina passano rapide due persone. Una di loro tiene in mano una lanterna, così possiamo vedere il loro aspetto.
    Quello che regge la lanterna è alto, molto magro ed i suoi capelli biondi gli scendono a boccoli fin sulle orecchie. Veste non riccamente, ma nemmeno usa stracci; diciamo che è vestito dignitosamente. Stesso tipo di veste ha il suo compagno che però è più basso ed anche più in carne. I capelli sono lunghi e ricci.
    Quest’ ultimo guarda in alto verso il lampione, sospira ed esclama:

    -Guarda, anche quest’altro lampione è spento. Possibile che non ce ne sia uno acceso in tutta londra?-
    -E poi ci si lamenta dei tagliagole- disse l’altro con la lanterna- Ma forse quest’è l’occasione buona per andarcene da questa città-
    -Già, ma dimmi Pierpazzo, ancora non ho capito in cosa consista questa missione-
    -Ti devo dire la verità Subsonico, nemmeno io ci ho capito molto. Del resto non è che il vecchio sanada mi abbia detto molto a parte che ci fosse una spedizione da fare e, servendo un equipaggio, se ci andava di presentarci stasera alla taverna di Jurambalco-
    -Beh, tra poco vedremo, mancano giusto un paio di isolati alla locanda.-

    Dopo qualche minuto infatti i due giungono davanti l’ingresso della locanda e fanno per entrare, quando correndo un ragazzino li spintona cercando di entrare anche lui attraverso la porta.
    Subsonico e pierpazzo assumono un’espressione mista a sorpresa e disprezzo verso il ragazzino, ma non si limitano alle emozioni, pierpazzo infatti rapidamente allunga il braccio ed afferra il giovane che comincia a dibbatersi. Ma la stretta di pierpazzo è nettamente superiore alla forza del ragazzino, che non riesce a varcare la soglia della locanda e viene trascinato di nuovo fuori nella nebbia.

    -Ma come ti permetti?- comincia subsonico- buttarci da parte così, mentre entriamo per una volta civilmente in una taverna?-

    Alla domanda il ragazzino non rispose, ma girò la faccia sdegnoso e fece per rientrare nella taverna, ma fu fermato nuovamente, questa volta da subsonico.

    -Non fare lo stronzetto e rispondi-
    -Non risponderò mai a due deficienti come voi!- decise finalmente di dire il giovane
    -Mo’ ci dai pure dei deficienti?-esclamò incazzato Pierpazzo- Se non fosse che sei un bambino ti avrei già menato da tempo-
    -Non lasciarti provocare da questo, Pier, e tu piuttosto, come ti permetti di parlarci in questa maniera? Chi ti credi di essere?-
    -Io non mi credo di essere nessuno! Io sono ciò che sono, e il mio nome è Pipp Wolf, e valgo in terra come in mare sicuramente molto più di voi due messi assieme!-
    -Sarà, ma a me sembri solamente un piccolo moccioso arrogante. Lasciamolo perdere subsonico, ed entriamo. Già siamo in ritardo-

    Ed entrarono, come cani di 19 anni entrano.
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 13

    L’insegna recava scritto “Da Jurambalco: Letti e ristoro”, ma in quel momento nell’edificio si poteva vedere di tutto tranne che certamente il ristoro.
    La sala principale della locanda era stata sgomberata dei tavoli ed una moltitudine di sedie era stata disposta, rivolta verso l’unico tavolo lasciato nella stanza.
    Sulle sedie erano seduti un’ulteriore moltitudine di uomini dall’aria poco signorile, ma c’era così tanta gente che in molti erano dovuti rimanere in piedi.
    Gli ultimi ad entrare furono i tre che abbiamo conosciuto prima.
    Pipwolf appena entrato approfittò della sua minuta statura per penetrare nella massa di uomini e sedie che riempivano la sala; Subsonico e Pierpazzo invece dovettero accontentarsi di muovere solo qualche passo e di fermarsi adagiati alla parte vicino la porta assieme ad un altro po’ di persone.
    Sommersi dal brusio generale della locanda, i pensieri di Pierpazzo divennero parole.

    -Mamma mia quanta gente che ci sta; Sub, ma secondo te riusciremo a farci reclutare?-
    -Spero di si, del resto ho sentito che il vascello su cui dovremmo andare è davvero enorme. Quello che mi preoccupa di più è invece che non ci sia nessuno degli organizzatori. Aspetta, provo a chiedere a queto qui che ho accanto-

    Subsonico si voltò dunque e guardò l’uomo che gli stava accanto. Era questo alto, ben piazzato e portava sul suo viso dai lineamenti un po’ lunghi una barba, rasata in modo tale da accentuare l’afusolamento del volto, conferendo un aspetto complessivo trasudante fierezza. Era vestito un po’ meglio della maggior parte della gente nel posto, anche se sicuramente non era quello che si dice un vestito da gran signore.
    Dunque Subsonico si decise a rivolgere la parola.

    -Scusate, buon uomo. Siamo appena arrivati e ci chiedevamo se non ci fossimo persi qualcosa della serata. Non potete dirmi se hanno già reclutato le varie persone?-
    -Eh?
    Ah! No guardate, anche io e il mio amico qui accanto siamo arrivati da poco e non abbiamo visto niente-

    Subsonico dovette fare un grandissimo sforzo per non mettersi a ridere in faccia al suo interlocutore. Questo infatti aveva cacciato una voce esattamente opposta al suo aspetto: stridula, quaccheggiante e decisamente comica, un po’ come quando si parla in una atmosfera colma di elio. Solo che adesso di elio non ce n’era e quella era la voce naturale della persona!
    Potenze del cielo…
    Comunque Subsonico riuscì a trattenere il tutto e a far sembrare la smorfia sul suo viso come proveniente da un torcimento di budella. Continuò il dialogo.

    -Capisco, beh, è un vero peccato. Comunque mi presento, io mi chiamo Subsonico e questo accanto a me è Pierpazzo, mio caro amico. Siamo venuti qui per farci reclutare per questa spedizione di cui stanno cominciando a girare voci nella zona portuale.-
    -Si, anche noi siamo venuti qui per lo stesso motivo.-rispose l’uomo con la barba- Sono stato avvisato da una vecchia conoscenza che ho conosciuto durante uno dei miei viaggi e addesso eccomi qua. Ma non mi sono presentato.
    Io sono Stefano Lucchi, navigatore italiano, e sono qui a londra ospitato dal qui presente Prince, mio caro amico-

    E mostrò un uomo alto anch’esso come l’amico ma senza alcuna peluria sul viso. Portava invece dei capelli lunghi. Si protese e strinse la mano a Subsonico e Pierpazzo.
    Quest’ultimo decise di intervenire nella discussione.

    -E’ un vero piacere fare la vostra conoscenza, ma non abbiamo ancora saputo niente del reclutamento. Se non vi spiace chiederei a quell’ uomo seduto li davanti. Sicuramente sarà qui da tempo se ha trovato posto a sedere-

    E indicò una persona seduta poco più avanti vestita d’una maglia che lasciava scoperto il villoso petto in contrasto col capo la cui unica peluria consisteva in un lungo pizzetto sotto il mento.
    Ricevuta l’approvazione dai compagni si avvicinò dunque all’uomo di cui sopra e cercò di richiamare la sua attenzione attraverso un contatto mentale.
    Congiunse dunque le mani con l’indice e il dito medio di entrambi alzati e cominciò a sussurrare rapidamente tenendo gli occhi chiusi.

    -Lepre, cavallo, rospo, gnu, maiale, bisonte, cardellino, scimmia, acaro degli indumenti di lino, serpente, aquila, cinciallegra, cormorano, pesce palombo, martin pescatore, scoiattolo puccioso…-

    Resosi conto dopo un paio di minuti che ciò che stava facendo era, effettivamente, una stronzata, ritonò improvvisamente in un atteggiamento meno deficiente e optò per una più banale mano posata sulla spalla.
    La testa pelata dell’uomo stavolta si girò.

    -Siiiiii?- disse
    -Ehm, salve. Volevo chiedervi una cosa. Per caso sa se hanno già cominciato a reclutare la gente?-
    -Guardate, qui non è ancora arrivato nessuno a dire niente, e sarà un paio d’ore che aspettiamo. Comunque è scortese parlare senza essersi presentati; io mi chiamo Gispette, e voi?-
    -Io? Mi chiamo Pierpazzo, molto lieto-

    Non poterono prò continuare la discussione perché furono interrotti dall’ingresso nella sala di una persona.
    Questa persona (che noi già conosciamo, infatti altri non è che Cicileo) usciva dalla porta delle cucine e in mano aveva una pentola ed un ramaiolo che usò a mo’ di gong per richiamare l’attenzione su di se.

    -SILENZIO PREGO!
    Stanno per fare ingresso nella sala sir Dexter Eigthnine e sir Edoard Falchi. Prestategli ascolto, perché vi illustreranno quello in cui consiste la missione che stiamo per intraprendere. Dopo che avranno parlato potrete andarvi a reclutare al banchetto che adesso stanno preparando qui accanto-
    Citazione Jurambalco
    Capitolo 14


    Il rumore di voci nella sala improvvisamente si arrestò. Era una cosa prevedibile, d’altronde a quella gente era stato appena comunicato come di li a poco avrebbero potuto decidere della loro vita per i prossimi mesi, se non anni.
    Altrettanto prevedibile era la ripresa d’un moderato brusio farcito d’ansie, di commenti, d’impressioni e di paure, d’altronde i motivi sopraccitati erano ancora validi.
    Durò poco; giusto il tempo che s’impiegò perché una persona salisse sul tavolo allestito e tre vi si disponessero accanto. I lettori fin’ora attenti facilmente riconosceranno sir Dexter Heigthnine, Il mercante Phyro e il vecchio sanada in quegli uomini di cui uno alto e biondo, uno nettamente più grasso e basso e l’ultimo secco, rugoso e mingherlino di lato del tavolo.
    L’uomo salito sul tavolo,vestito d’un abito marrone e d’un cappello ornato con una lunga penna rosa , dal volto paffuto su cui campeggiavano un paio di grossi favoriti color catrame, era, evidentemente, sir Edoard Falqui.

    -Prestatemi orecchio!- Disse rivolto alla sale gremita

    Parlò a lungo dell’amor di patria che li spingeva a dove affrontare questa missione, della perigliosità di quest’ultima e dei grandi compensi che avrebbero ottenuto. Parlò del grande onore che era loro toccatoe della grande segretezza che doveva coprire la missione.
    Stava continuando a parlare quando dal fondo della sala venne interrotto da una voce profonda:

    -Scusi!-

    Edoard Falqui rimase boccheggiante per qualche secondo, poi, individuata l’origine della voce, focalizzò la sua attenzione sul punto ed interloquì:

    -Siete scusato. Ma ditemi il vostro nome-
    -Si-disse l’uomo- Mi chamo Breznev, e volevo chiedervi una cosa…-
    -Volevi sapere…- provò ad indovinare il sir- quanto fosse lungo il mio ziocanarin?-
    -Hem.. no- rispose Breznev contrapponendo uno sguardo stupito al sorriso disarmante apparso sulla bocca di Falqui- volevo spaere se ora che hanno finito di montare il tavolo per le adesioni potevamo andare ad dare i nostri nomi per arruolarci-
    -Cosa?- Poi, giratosi nella direzione indicata da breznev dove poteva vedere snake e Lucciessetti seduti dietro un tavolo con un paio di calamai di fronte e numerosi fogli, Falqui continuò- Ah, certo-

    Allora, ignorando le successive parole dell’uomo sul tavolo e come rispondendo ad un immaginario grido d’assalto, tutti i marinai et simili presenti nella stanza s diressero con foga verso il tavolinetto, dietro al quale i duue addetti aspettavano un po’ atterriti.

  8. #143
    Mvesim
    Ospite

    L'uomo che sussurrava agli ortaggi / Manji degli affettati

    Citazione Jeff
    Nelle soffitte,certe volte,si celano inestimabili tesori.Oggi, curiosando nella mia soffitta, oltre a dei ritratti del re Tullio Miglio II, delle pitture tardo-ottocentesche raffiguranti degli ufo e alcune antiche mappe di Atlantide, ho trovato anche un baule contentente alcuni manoscritti,tra cui un racconto,che ora mi accingo a riportare.


    Richard era un giovine di 13 anni,abbastanza alto,capelli bruni.Era un tipo molto solare e sempre allegro, ma era poco incline allo studio.Viveva in campagna con l'anziana madre Genoveffa e il fratello Uboldo,nella loro piccola fattoria.
    Come ogni mattina,prima di andare a scuola,Richard andò ad innaffiare le piante,e a parlargli.Fa bene parlare alle piante.
    Richard:"Allora piantine mie,come va,crescete bene?"
    Il problema era che non si aspettava certo una risposta.
    Verdure:"Si,siam belle mature ormai"


    L'uomo che sussurrava agli ortaggi

    Rimase un po' sbalordito dalle risposte.In effetti, non si aspettava certo che gli rispondessero.
    Verdure:"Beh?Ci preferivi acerbe?"
    Richard:"Ma....voi parlate!"
    Verdure:"Ma no,va che genio.Se non ce lo dicevi non ce ne accorgevamo da sole..."
    Richard:"No,cioè,è che non avete mai parlato prima..."
    Verdure:"Come se ci fosse molto da dire,siam sempre chiuse nella serra..."

    In quel momento la madre chiamò.

    Genoveffa:"Richard,è ora di andar a scuolaaaa."
    Richard:"Ok,ora vadoooo.Be,con voi parlerò dopo."
    Verdure:"Buono studio"

    La scuola era all'inizio del paese.Un edificio antico e imponente, circondato da maestosi alberi.La classe di Richard si trovava proprio davanti a un albero di mele.Ma doveva sbrigarsi, oggi aveva una verifica di matematica.
    Arrivò proprio all'inizio delle lezioni, e si sedette al suo banco.La professoressa, la signora Malvagea Crudelis, famosa in tutta la regione per non aver mai dato un voto superiore al 6, cominciò a distribuire le verifiche.

    Richard:"Uhm...è veramente ardua."

    Ma sopraggiunse un coro dall'esterno dell'edificio, da un albero di mele per la precisione:

    Mele:"Forza Richard,olè!Forza Richard,olè!Dai che ce la fai,giovine"

    Rincuorato dal tifo delle mele, il ragazzo fece la sua verifica, grazie anche ai suggerimenti che di tanto in tanto le mele gli davano.
    Arrivò poi il momento di tornare a casa.Era ora di pranzo,ormai.
    Quando Richard rientrò, vide le verdure sul tavolo della cucina.

    Richard:"Madrina,cosa si mangia quest'oggi?"
    Genoveffa:"Sto preparando un succulento minestrone,figliuolo."
    Ortaggi:"NOOOOOOOOO,il minestrone NOOOOOO"
    Richard rimase allibito.
    Ortaggi:"Richard,ci fidavamo di te.Ti credevamo NOSTRO AMICO!!!".
    Richard non riuscì a sopportare la situazione, e scappò urlando.
    Scappò via di casa, promettendosi di non mangiare più verdure in vita sua.
    Alcuni sostengono che andò a far il macellaio, altri che aprì un negozio di fiori.Purtroppo la verità non verrà mai fuori.

    E dire che nella verifica aveva pure preso 10.


    Qui termina il manoscritto.Però, se anche voi avete trovato storie in dei bauli in soffitta, non esitate a postarli.
    Citazione Jeff
    Questo racconto è ambientato in Giappone,nel tardo periodo Yamauchi,al tempo delle guerre fra i clan rivali Miyamoto e Kutaragi.
    In questo periodo oscuro i samurai si guadagnavano da mangiare combattendo valorosamente,con rispetto e con onore.
    Uno di loro,invece,il mangiare lo cucinava.

    Manji degli Affettati

    Manji era l'ultimo discendente di un famoso e temuto clan di cuochi,gli Affettati.Vagava con la sua arma,la Miracle Blade Serie Perfetta,forgiata in tempi remoti dal grande fabbro Tony(famoso anche come cuoco), alla ricerca delle ricette migliori.
    Ed ora era sicuro di aver trovato la ricetta definitiva.In un antica pergamena trovata dal suo negoziante di fiducia,Truf-Ah-Tohr,si narrava di una leggendaria ricetta custodita in un tempio del Monte Premi.
    Manji sapeva bene di che posto si trattava.Si narrava di creature demoniache a guardia del monte,e nessuno aveva mai fatto ritorno.
    Lui doveva essere il primo,dunque.
    Portando con se la sua fedele Miracle Blade e dei viveri preparati con le ricette tramandate di generazione in generazione,partì.
    Per arrivare al tempio,secondo la mappa datagli dal mercante, avrebbe dovuto costeggiare il lago di Loch Fess,risalire il corso del Fiume Bagnato e attraversare la Foresta Piena Di Alberi.Dopodichè avrebbe dovuto solo scalare il monte fino alla vetta(6421 m.).
    Arrivò facilmente al lago,e comincio a costeggiarlo.Ma ad un tratto,una creatura spaventosa si ergè dalle acque(Nel manoscritto è presente anche una raffigurazione della spaventosa bestia).
    Spoiler:

    "Il mostro di Loch Fess!!" disse Manji
    "Ahhhh,doveee?" gli rispose la bestia.
    Manji intuii subito,dopo una riflessione di 4 minuti,che il mostro non brillava di acume.Decise di sfruttare la situazione a suo vantaggio.
    "Guardalo,è li in mezzo alla nebbia.Se ti giri lo vedi" disse Manji.
    E il mostro si girò.Manji ne approfittò per usare un arma segreta della sua famiglia.Veniva tramandata da centinaia di anni,e ora è il momento di usarla.Era il Pane Raffermo.
    Lo lanciò sulla testa della bestia,che svenne sul colpo e annegò.
    Ora poteva proseguire e risalire il corso del fiume.Doveva stare attento,essendo popolato dai pesci Pirlanha,che mangiavano qualsiasi cosa cadesse nel fiume,sassi compresi.
    Comunque non ebbe problemi a risalire il corso del fiume.Arrivato nella foresta,però,cominciò ad avere fame.Trovato un posto adeguato estrasse la sua lama e preparò una leggendaria pietanza della sua famiglia.
    Spoiler:


    Il leggendario Panino Col Salame.
    Questo richiamo però la furia del Custode Del Bosco, che arrivò desideroso di vendetta.

    Spoiler:


    "Quello era mio cugino!!!" urlo il Custode
    "La pagherai,e sempre stato buono con me.Lo vendicherò"
    "Ora è ancora più buono" rispose Manji.

    Il Custode caricò verso Manji,deciso a ucciderlo in un sol colpo.
    Ma non aveva fatto i conti con l'abilità di Manji.
    Usò una tecnica tramandatagli da un lontano cugino.
    "Preparati!Cotechi No Jutsuuu!!"

    "...eri più buono del cugino" disse Manji,dopo aver finito il pranzo a base di zampone e lenticchie.Dopodichè riprese il cammino.

    Arrivò ai piedi del monte,e li vide il Guardiano.
    Era Il Drago con il Tutù Rosa.
    "Era da un bel po' che non mangiavo bene" disse il Drago.
    "E hai anche un bell'odorino.Penso che sarai un ottima cena".
    Il drago cominciò a sputare fuoco versò Manji,che non poteva far altro che schivare.Fino a quando inciampò.
    "E ora ti arrostisco" disse trionfante il Drago.
    Soffiò col suo respiro infuocato verso Manji.Ma egli rotolo per terra e riusci a schivare il fuoco.Solo in parte.
    Lo zaino dei viveri,infatti,stava prendendo fuoco.Quando l'ebbe spento,il Drago si accorse che l'odore invitante veniva da li.
    "Cos'hai in quella borsa,guerriero" disse il Drago.
    "Qui è conservata una delle pietanze più delizione e antiche della mia famiglia" disse Manji."La Fiorentina!!!"
    "Sei qui per la ricetta segreta,immagino.Facciamo uno scambio.Tu mi dai la Fiorentina e io ti porto al tempio".
    Manji accettò.
    Sali in groppa al drago,che lo portò fino al tempio alla cima del monte.
    "Ecco il tempio.Prendi la ricetta e torniamo giù,che qua fa freddo"
    Manji andò a prendere la ricetta segreta.Purtroppo ebbe una brutta sorpresa.
    "Vediamo questa ricetta...uhm..la Pizza...servono farina,origano,pomodori...pomodori?Ma non ci sono pomodori qua,li porterà tra qualche secolo un tal Piccione dall'America.Ma allora il mio viaggio è stato inutile..."
    Lasciò la ricetta al tempio,tanto era inutile senza gli ingredienti,e torno dal drago.
    "E la ricetta?" chiese il Drago.
    "Non posso fare nulla senza gli ingredienti,li porterà Colombo tra qualche secolo." rispose Manji
    "Chi,il detective?" fù la risposta del drago.
    Manji ebbe un idea.
    "...drago,che ne dici di venire con me?Potremmo aprire un ristorante;tu mi aiuti a cucinare,e io ti do le fiorentine."
    "Affare fatto" disse il drago.

    E qui finì il viaggio di Manji.
    I due aprirono il loro ristorante,e vennero ricordati per lunghi anni come i migliori cuochi del Giappone.

  9. #144
    Mvesim
    Ospite

    La vera storia di Gec lo squartamore [parte1]

    Citazione m@cCo
    La vera storia di Gec lo squartamore


    C'era una volta, tanto tempo fa, un potentissimo stregone, il cui nome non è mai stato svelato.
    Tale stregone, che per semplicità chiameremo Bubu, viveva in una villa di 3000 mq.
    Era una casa molto carina, senza soffito e senza cucina. Non si poteva entrare dentro perchè non c'era il pavimento.
    E tuttavia era bella, bella davvero. Abitava in via dei Matti, numero 0.

    Ora, molto francamente, di Bubu e della sua villa non c'importerebbe un fico secco, se non fosse che, nei meandri del giardino, un'oscuro figuro tramava oscuri pensieri nella notte (oscura a sua volta).
    Protagonista di tale storia è un piccolo, ma piccolo piccolo eh, cioè non una cosa piccola tipo che so una pallina da tennis, una cosa piccola tipo, per dire, avete presente quando vi addormentate e prima di addormentarvi realmente, nel dormiveglia insomma, vi capita di compiere movimenti inconsulti come se pensaste di star realmente vivendo il sogno (anche se in realtà non sarebbe propriamente un sogno, essendo ancora in dormiveglia)? Ecco, piccolo così, e simpatico (e qui viene il rebus, sempre più difficile, siore e siori!)
    Spoiler:
    conosciuto più che altro per la capacità, alquanto bizzarra, invero, di arrampicarsi su qualsiasi superficie (per una spiegazione scientifica del fenomeno vi rimando qui).
    Egli celava in realtà un'oscuro, torbido segreto...
    Spoiler:
    Per chi ancora non l'avesse capito, non stiamo parlando di lui
    Spoiler:
    bensì di lui
    Spoiler:
    Non lui
    Spoiler:
    Ma lui
    Spoiler:
    Notato lo sguardo asasino? Bene, continuiamo.
    Ma andiamo con ordine.
    Era una fredda mattina di Giugno, il giardino era immerso in un'afa glaciale, peraltro insolita per quella che era, a dirla tutta, un'altrettanto insolita stagione.
    In paese circolavano strane voci. Talune passeggiavano semplicemente, talaltre preferivano la bicicletta. Quel che è certo è che, non essendo presente alcun tendone appartenente ad una qualsivoglia società di intrattenimento per famiglie ingaggiante atleti capaci di mirabolanti imprese acrobatiche, il loro circo lavare non convinceva nessuno.
    I commenti più frequenti erano frasi sconnesse e portatrici di paure ignote, come "Piove, governo ladro", "Non ci sono più le mezze stagioni", "Per me una quattro stagioni" e "Cameriere, il conto prego".
    Capirete anche voi, cari lettori, come ogni più piccolo avvenimento potesse suscitare le più ardite ipotesi. La più audace di tutte, solo sussurrata nei vicoli e per le strade, raccontava di un misterioso essere che si aggirava, la notte, per il quartiere a luci rosse, seminando il terrore tra le gentili donzelle che svolgevano, indifese, il loro onesto lavoro.
    (Ecco un'immagine di repertorio, potete notare le luci rosse)
    Spoiler:
    Chi fosse, da dove venisse, perchè lo facesse e se gli piacesse la torta di mele nessuno lo sa.
    L'episodio che portò il caso all'attenzione dei tabaccai locali accadde la notte tra il 14 e il Giovedì prossimo venturo, come confermato da Arturo, il quale si trovava a pescare, come tutti i mezzodì, a 15 km dalla città.
    Una strana, densa nebbia ammantava le strade, le finestre delle case erano chiuse e nell'aria un latente lezzo di pesce rendeva ogni respiro un'impresa.
    "Scusate, colpa mia, rimedio subito con questo"
    Spoiler:
    disse Arturo, e scomparve nella nebbia. Nessuno lo vide mai più, tuttavia il lezzo di pesce scomparve, sostituito da una leggera fragranza di meringa ripiena di caciotta affumicata, con un leggero retrotreno di colline toscane.

    Nel quartiere a luci rosse i preparativi fervevano. Proprio quella sera si sarebbe tenuto il più grande concerto rock della stagione, il "Più grande concerto rock della stagione rock festival".
    Per l'occasione la star del (e via di rebus, so che lo stavate aspettando)
    Spoiler:
    era stata invitata. (Ecco una foto scattata poco prima del concerto)
    Spoiler:
    Le sue dichiarazioni alla stampa, proprio il giorno prima, avevano rassicurato un pò tutti i cittadini. Parole degne di una star, titolavano i giornali.
    Riportiamo qui integralmente, per chi volesse, la conferenza stampa.
    Spoiler:
    Il mio nome è jem,
    sono una cantante
    bella e stravagante
    che balla il rock and roll
    e tutta elegante.
    e qualche volta lo sai
    sono esuberante
    il mio nome è jem,
    sono sempre un po' frizzante,
    tenera e raggiante,
    sono qui per voi!
    jem! provo sempre un'emozione
    jem! quando canto una canzone
    ooh! ooh!
    jem! canto sempre con passione
    jem! e con molta decisione
    ooh! ooh!
    il mio nome è jem,
    sono una cantante
    dolce e strabiliante jem!jem!
    che balla il rock and roll.
    certo strabiliante
    la mia voce è così,
    tenera e squillante
    jem! provo sempre un'emozione
    jem! quando canto una canzone
    ooh! ooh!
    jem! canto sempre con passione
    jem! e con molta decisione
    ooh! ooh!
    sono un tipo esuberante,
    canto tanto qui per voi!
    sei bellissima e rampante,
    tu sei magica!
    jem! provo sempre un'emozione
    jem! quando canto una canzone
    ooh! ooh!
    jem! provo sempre un'emozione
    jem! quando canto una canzone
    jem! canto sempre con passione,
    jem!
    Il concerto era iniziato da qualche ora, e il momento, per le Holograms, di salire sul palco era giunto.
    Purtroppo, il giunto cedette, e la batterista cadde faccia a terra riportando una grave commozione cerebrale. Ecco come si presentava appena ripresasi
    Spoiler:


    Si può notare lo smarrimento dovuto più alla commozione che al cerebrale

    To be continued...
    Uhm...
    Ultima modifica di Mvesim; 11-02-2007 alle 10:18:30

  10. #145
    Mvesim
    Ospite

    La vera storia di Gec lo squartamore [parte2]

    Citazione m@cCo
    "Ma porca di quella #$$£%% tr**a maiala /%£$&&| ijo de pu*a di quel $&%)£ del ciodo del ferovecio dela mecanica dela mecanica!!!" sbraitò Jem, con la delicatezza che sempre l'aveva contraddistinta.
    (Qui la vediamo durante la festa dei 18 anni, dopo che un fotografo le aveva chiesto se si fosse rifatta)
    Spoiler:
    "E adesso chi suona la batteria?"
    "Ma mia cara baldracca dalla ridicola capigliatura" rispose una delle coriste, frustrata dalla scarsa visibilità che le era concessa "lo sanno tutti che facciamo tutto in playback".
    "Ostregheta! " esclamò Jem, tradendo le sue origine venete "te ghè rason".
    "Allora cominciamo!" disse prendendo in mano la chitarra elettrica (peraltro scollegata) e dimenandosi come un'ossessa, davanti agli sguardi dei fan, misti tra sconcerto , sgomento e pena
    (Ecco una foto dell'esibizione)
    Spoiler:
    Passate due ore a dimenarsi (senza alcuna base musicale, tra l'altro), ella scomparve misteriosamente in una nuvola blu, mentre una risata malefica risuonò inquietante.

    To be continued...
    Uhm...
    Ultima modifica di Mvesim; 11-02-2007 alle 10:18:13

  11. #146
    Mvesim
    Ospite

    La vera storia di Gec lo squartamore [parte3]

    Citazione m@cCo
    "Ma vacca baldr*** di quel porco di $%"$&. Che si fott*** tutti quanti quegli $£$&&% pezzi di "£"%%& acceleratori di particelle che non sono altro" esordì Jem, con la delicatezza di sempre.
    Il rapitore la guardò per qualche secondo, poi cominciò a parlare in tedesco stretto.
    Jem parve capire tutto, perchè per tutta la mezz'ora durante la quale l'altrò parlò non fece altro che annuire
    "E ora che ti ho rivelato chi sono, donde provengo e perchè faccio quello che faccio, non mi resta che ucciderti"
    ""
    ""
    ""
    "Sono malato, non posso farci nulla" riprese il rapitore.
    "Ma non mi hai ancora detto se ti piace la torta di mele!" urlò Jem, in un ultimo disperato tentativo di aver salva la vita.
    "Perdincibacco!" esclamò il manigoldo "hai proprio ragione, I beg your pardon"
    E così ripetè, di nuovo, l'intera storia, senza un motivo apparente (e che si è tuttavia rivelato estramamente utile per il lettore non natio dell'alto adige, che non avrebbe altrimenti capito una ceppa di tutto il racconto).
    "Vedi" cominciò "io ho un grave problema"
    ""
    "Ebbene sì, nonostante possa apparire perfetto da ogni punto di vista, nascondo un orribile segreto: non posso fare a meno di aprire e lacerare quei dolci e teneri frutti facenti parte del sottobosco.
    Essi mi guardano, mi chiamano, pare che mi dicano 'Fallo Gec, fallo' ed io non riesco a resistere. Così ne raccolgo quante più possibili, le porto a casa e quindi, non visto, le seziono e ne raccolgo il prezioso succo"
    Si avvicinò di più, mostrando il volto. In realtà Jem non vide nessuno all'inizio.
    "Sono quaggiù, deficiente ossigenata"
    Ella abbassò lo sguardo, titubante, e ciò che vide la lasciò, per non dire di stucco, di stucco.
    Spoiler:
    "Ma tu sei Gec!" esclamò in preda allo stupore "Gec lo squartamore!"
    "Ebbene sì, l'appellativo chiamato nome che i miei genitori decisero di affibiarmi tempo addietro è composto dalle lettere G, E e C, che come tu hai ben riassunto, pronunciate in sequenza formano la parola Gec, ed altrettanto ebbene sì, la mia malattia mi costringe a passare la mia vita raccogliendo e devastando carnalmente tali frutti di cui poc'anzi ti parlai, chiamate, in larga parte del mondo, probabilmente a causa del loro tipico colorito, more"
    ""
    "Vuoi sapere la verità?" continuò "ho sempre amato le more, amate alla follia. Ma i miei ottusi e bigotti genitori erano troppo stupidi per capire i miei bisogni. 'Mangia la torta di mele!' dicevano 'Mangiala che diventi grande!'
    Grande, tsk. Sono la prova vivente che erano dei completi imbecilli.
    E quindi, adesso, riempio quel vuoto con questa mia perversione"
    "Quindi non ti piace la torta di mele?" chiese Jem, del tutto disinteressata alla triste storiella di Gec.
    "No, io ODIO la torta di mele"
    "Quindi era questo il tuo più torbido ed oscuro segreto! " esclamò balzando in piedi.
    "Ma non ti avevo legata?"
    "Boh, può darsi, ma il passato è passato, e il presente presente"
    Si girò e scappò urlando a squarcia gola "A Gec non piace la torta di meleeeeeeeeee, nuooooooooooooooo!!! "
    "Stupida vacca! Sono un assassino, un assassino di frutti di bosco! E' questo il mio torbido ed oscuro segreto!" gridò Gec, cercando di farsi sentire, ma Jem era già lontana.
    "Oh bè" disse, accendendosi un sigaro e sedendosi in poltrona. "In fondo, l'importante è che le mele non mi tormentino mai più, e ora tutti conosceranno la mia avversione per tali mefitici frutti".
    Si addormentò con il sigaro acceso, mentre qualcun'altro, nell'ombra, tramava oscuri pensieri, ancora, e ancora, e ancora...
    Spoiler:


    TAN...TAN...TAN!!!
    Uhm...
    Ultima modifica di Mvesim; 11-02-2007 alle 10:18:49

  12. #147
    Mvesim
    Ospite

    Alice nel paese delle lavastoviglie

    Citazione Chiara85
    Alice nel paese delle lavastoviglie
    Alice si trovava in un negozio di lavastoviglie.
    Alice: "scusi, dovrei acquistare una lavastoviglie, che marca mi consiglia?"
    Il commesso dovete saper che era un cingalese di colore.
    Commesso:"Candy."
    Alice:"(cantando la melodia di Jingle bells) Scuuuusiiii, dooovreeei acquiiistaaareee una lavaaaaastoviglieeee, cheeee maaaarca mi consigliaaaa"
    Questo perchè il cingalese aveva detto "candy" col classico accento delle persone di colore, e Alice aveva capito che intendesse die "Canti"
    Risolto il problema di comprensione col commesso cingalese, Alice si avvia verso casa con la lavastoviglie in braccio (dovete sapere che Alice era una nota campionessa di body building ).
    D'un tratto non riconosce più la strada dove stava camminano e in men che non si dica si ritrova in una sterminata vallata piena di lavastovigli (ma il plurale di "lavastovilgie" com'é?).
    Tutte queste lavastovigli ballavano e cantavano girando in girotondo tutte insieme allegramente, gli stornelli che cantavano in coro erano tutte sigle di note publicità di lavastoviglie.
    C'era addirittura una tv, in quel momento trasmettevano lo spot della ajax, quello che finiva con tutte le massaie che lanciavano i secchi per aria (che mi sono sempre chiesta, come avessero fatto, mentre giravano la scena, subito dopo, quando i secchi ricadevano inesorabili sopra le loro teste).
    Cmq la maestra di Alice, quando la ragazza ritornò a casa con la nuova lavastoviglie, massacrò la nostra povera protagonista di mazzate con il bastone della scopa da ramazzo, perchè la maestra aveva sempre odiato la società di elettrodomestici Candy

    The End

  13. #148
    Mvesim
    Ospite

    NAKRANA [puntate 1/2/3/4/5]

    Citazione Jeff
    Dopo lunghe ricerche nella soffitta ho ritrovato un libro con una storia simpatica,allegra e interessante.Questo libro si chiama Necronomicon... ...no,aspettate,devo aver sbagliato libro.
    ...
    Ah,eccolo qua, l'avevo messo sotto un mobile,si era rotta una gamba.
    Dicevamo,ho trovato questo libro,scritto da un tal Ronald Edward Terry Van Der Johnasson,famoso scrittore longobardo-etrusco di fine anni 80 diventato famoso per il suo saggio sull'allevamento delle carpe nelle oasi del Sahara.
    Questo libro si intitola
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC


    "E con questo sono 13 minuti, 47 secondi e 213 millesimi precisi che aspetto... Ma io mi chiedo, potevo essere così scemo? Ma almeno non ho fatto cadere pure la brioche..."
    "Un altro minuto ancora che aspetto il cappuccino in questa stanza bianca e mi verrà un nervoso che..."
    Ed il suo pensare venne interrotto da un forte rumore, lui seduto per terra con le ginocchia piegate e la mano sullo stomaco sogghignò... e con un sorriso nervoso e capo chino disse: "Era ora, ce ne avete messo di tempo a far questo cappuccino..."
    Subito nel manicomio il silenzio si trasformò un un insieme di rumori di urla e metallo.
    All'improvviso apparve davanti alla cella una figura che gli era familiare, era Drawde...
    Drawde:Ehi MJ, dì la verità, a furia di aspettare il cappuccino avrai un buco nello stomaco eh?
    M.J.:E tu Draw a forza di mangiare non finirai per rotolare quando cammini?
    Drawde:Sei sempre il solito, uno ti viene a salvare e tu lo accogli sfottendolo?Se vuoi allora passo domani!
    M.J.:Vedi di fare poco lo &%$£/@#, ora mi liberi...e mi dai sto cappuccino, che ho fame.
    Drawde a quel punto diede un calcio ben assestato alla porta, e si fece un male cane.Però sfondò la porta.
    Drawde:Ma porc...MJ, datti una mossa.
    MJ si alzò con la sua brioche e con fare irritato disse spavaldo:
    M.J.: Bene,ma...non mi hai portato il cappuccino?
    Drawde:Ma te non hai capito proprio un caxxo,eh.Forza,andiamo.E prendi questa.
    A quel punto Drawde,da dietro il mantello, prese un fodero con spada e glielo passò.
    M.J.:Ero sicuro che me l'avresti riportata, almeno ora posso dare una mano a scappare da questo postaccio.In effetti il vitto era decente, ma il cappuccino faceva proprio schifo.
    Drawde:Allora muovi il culo che andiamo, che mi son rotto di sentirti parlare di cappuccini.
    I due uscirono nel corridoio del manicomio e andarono verso destra, ad un tratto incontrarono una guardia.
    Guardia 1:MJ,che ci fai fuori?E dire che ti stavo portando il cappuccino.Fermi dove siete se non volete che faccia una brutta fine...
    MJ stava per ringraziare,ma Drawde lo guardava in malo modo.Draw prese la rincorsa e fece un calcio rotante in faccia alla guardia, che sorpresa e contusa fece cadere il cappuccino per terra.La tazza si frantumo rovinosamente.
    Guardia 2:Ahhh,maledetti,quella era una delle tazze migliori del mio set!Morirete per quest...
    Il poveretto non fece in tempo a finire la frase che Drawde l'aveva già colpito in un punto di pressione.
    Drawde:Quando quell'orologio a parete segnerà le 11,tu morirai.
    La guardia terrorizzata cerco di rompere l'orologio a testate, ma non fece in tempo e cadde morente a terra.
    Drawde:Sbrighiamoci a scappare,M.J..Ormai avremo tutte le guardie alle calcagna.
    Drawde e M.J. continuarono a correre, avvicinandosi sempre di più ad uno spiraglio di luce, e dopo averlo raggiunto uscirono dal manicomio...
    M.J.:Ehi Drawde,ma come hai fatto a fare un buco simile?
    Drawde:Stavo pensando a come farti fuggire,e ho dato un calcio a questo muro, sfondandolo.Non vedi che è di cartongesso?
    M.J.In effetti hai ragione.Vabbe,andiamo, che ho fame,e ho voglia di bere un...
    Drawde:Non parlare ancora di cappuccini o ti aprò un buco nello stomaco a calci.Andiamo.
    I due montarono a cavallo e scapparono via, mentre al manicomio c'era un tale scandalo per la parte di cartongesso che diversi cortei marciarono giorno e notte per protestare per avere una migliore sicurezza nella costruzione di edifici.
    Ma una guardia si accorse anche dell'assenza di M.J.,e andò alla sua ricerca.
    Intanto i due viaggiavano verso casa.

    (fine prima parte)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Riassunto dell'ultima puntata:
    Drawde aiuta M.J. a fuggire da una prigione costruita con materiali scadenti(colpa del governo che ha tagliato i fondi).Qualcuno li segue.

    I nostri(ma nostri di chi?) eroi procedevano speditamente verso casa.

    M.J.:Allora Drawde, come procedono i lavori per il recupero del primo Olotipac?
    Drawde: Ottimamente.Ormai siamo a buon punto:ci mancan solo i soldi per le strumentazioni, sapere il luogo dove si trova e trovare gli uomini per la spedizione.
    M.J.:Praticamente in mia assenza non avete fatto nulla,quindi.
    Drawde: Su questo ti sbagli, mi son esercitato moltissimo con il violino.Vuoi sentire?
    M.J.:Ma si, fermiamoci in quella locanda.Magari fan anche un buon cappuccino, ho proprio voglia di berne uno.
    Drawde: ...ho cambiato idea, penso che continueremo per un bel pezzo.
    M.J.: No...io volevo bermi un buon cappuccino.
    Drawde:Piantala,idiota.E ora andiamo.

    Qualche ora più tardi...

    M.J.:Cappuccinooooo!Voglio del cappuccino,datemeloooo!!
    Drawde:Ma cos'hai, una crisi di astinenza da cappuccino?
    M.J.:Non capisci, io ne ho bisogno per vivereeeee.
    Drawde: Bah, tieni questo latte e questo caffe liofilizzati e arrangiati.

    Mentre Drawde era girato,M.J. provò a sniffarseli.

    M.J.: Bluaaargh...coff..coff...
    Drawde:Ehi, che ti succede?Prendi dell' acqua,va.
    M.J.:Eh...la brioche che m'era rimasta sullo stomaco(se gli dico la verità è la volta che mi uccide).
    Drawde:Sarà meglio che ti farai visitare da un medico una volta arrivati al villaggio.Ormai non manca molto.

    Dopo alcune ore Drawde e MJ arrivarono a casa.Però...

    ???:Uhm...bustine di caffe e di latte liofilizzato.Bustine omaggio, per la precisione.Ora capisco dove si è diretto quel farabutto.Queste bustine si trovano solo a...

    (Fine della seconda puntata)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Riassunto delle puntate precedenti:
    Drawde aiuta M.J. a fuggire da una prigione costruita con materiali scadenti(colpa del governo che ha tagliato i fondi).Qualcuno li segue.
    Continua il loro viaggio verso un villaggio.M.J. ha una crisi di astinenza da cappuccino e prova a sniffare caffe e latte liofilizzati.Nonostante tutto, è ancora vivo.Comunque,qualcuno continua a seguirli.



    Drawde: Eccoci arrivati a Gharndesrtlunçh, dove abbiamo la nostra nuova base.Nessuno è ancora riuscito a scoprirla.
    M.J.: Sai, forse è anche perchè nessuno potrebbe riuscire a pronunciare il nome di questo villaggio...
    Drawde: Bah, sciocchezze.Andiamo, su.Oggi dovrebbero essere arrivati nuovi sostenitori della nostra causa.E giusto che sia tu a spiegare bene per cosa combattiamo.
    M.J.: Ok, ok.Però comincio ad aver fame.Ho proprio voglia di un...

    Drawde comincia a estrarre un ascia...

    M.J.: ...panino.
    Drawde: Ok, andiamo.Pure io ho fame.

    E cosi i due si fermarono alla taverna "Berunto, solo cibo unto"
    La taverna non aveva un bell'aspetto, era un po sporca, e c'era una terribile puzza di fritto.Ciononostante, non eran i soli li dentro.

    Drawde:Per me un piatto di Pasta alla Zozzona.E una doppio malto.
    M.J.:Per me un cap...panino, grazie.E un bicchiere d'acqua.Pulita, possibilmente.
    Berunto:Si si,ve li porto subito.Comunque, sono 5 banni*.
    Drawde:Un attimo...ecco, tenga pure.

    Dopo qualche minuto, l'oste gli porto i cibi richiesti.

    Drawde:Potrebbe evitare di tenere il pollice nella pasta?
    Berunto:Qualcosa in contrario?Se preferisce ci metto la mano intera.
    Drawde: Bah...pensiamo a mangiare.
    M.J.:Ehi,ma questo panino è pieno d'olio.
    Berunto: Beh, è per quello che la taverna si chiama cosi.
    M.J.:Vabbò...

    Nel frattempo,qualcuno li stava osservando.
    Un cavaliere, alto con i capelli scuri, un viso segnato da numerose cicatrici.Portava una enorme spada sulle spalle.E indossava un armatura rosa.Ora si stava dirigendo da loro.

    ???:Ehilà Drawde, vecchio mio.E da anni che non ti vedo.Ti ricordi ancora di me,vero?
    Drawde:Ma...tu sei Eduard O'Falkin.E dall'epoca della Guerra del Golpe che non ti vedevo.Che hai fatto in tutto questo tempo?
    Falkin: Dopo essere scappato dalla capitale ho viaggiato per il mondo, proteggendo deboli e indifesi.Fino a quando mia moglie Rosa, che ha costruito questa armatura, non è stata uccisa dai soldati del nuovo re.
    Ora sto cercando un modo per vendicarmi.
    Drawde:Uhm...forse ti possiamo aiutare.Andiamo.

    Il nostro gruppo preferito(no, non sto parlando degli Admin Per Caso) uscì dalla locanda.Però...

    ???:Finalmente ti ho trovato, farabutto.
    M.J.:TU?Come sei arrivato fino a qui?

    (Fine terza puntata)

    *Nota:I "banni" sono la moneta locale.
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Breve riassunto: Drawde e M.J.,arrivati nel loro villaggio, incontrano un vecchio amico di Drawde.E qualcuno trova loro...

    ???: Finalmente ti ho trovato, farabutto.
    M.J.: TU?Come sei arrivato fino a qui?
    ???: Di che ti sorprendi?Avete lasciato più tracce voi di un elefante...
    Drawde: M.J.,ma chi diamine è questo?
    M.J.:E una delle guardie che mi sorvegliavano.Il tenente Mileman.
    Milemanh oh, vedo che ti ricordi ancora il mio nome.E dimmi, vuoi tornare in prigione con le buone o con le cattive?
    Drawde.:Propendiamo per la terza alternativa.Quella di farti fuori.
    Mileman:Ah ah,divertente.Non mi conosci, evidentemente.
    M.J.obbiam fare attenzione:è un maestro dell'arte marziale segreta del Pi Kyo Dur.
    Drawde:Ma se è segreta, come fai a conoscerla?
    M.J.:Ma ti sembra il caso di vedere simili dettagli?
    M.J.:E comunque, Mileman, noi siamo in 3.Cosa intendi fare contro tutti noi?
    Mileman: Bah, non ho certo paura di due idioti e di un froge vestito di rosa.Ah ah ah.

    Falkin:...basto io per batterti.
    Falkin: Drawde,M.J.:andate alla vostra base e tornate con un medico.Ce ne sarà bisogno...
    M.J.:Ma...
    Falkin:ANDATE!

    Drawde e M.J. andarono così verso la base.In quel posto rimanevano solo il Cavaliere Rosa e il Tenente.

    Mileman:E cosi vuoi combattere, froge.Preparati!

    Mileman corse incontro a Falkin, tentando un calcio volante.Il cavaliere si sposto agilmente, preparando la spada per un colpo dall'alto.Sferro il colpo, ma il tenente lo parò fermando la spada con i palmi delle mani.Poi si allontanò.

    Mileman:Forse ti avevo sottovalutato.Ma non credere di poter vincere.
    Falkin:Non farti illusioni tu, piuttosto.Alla fine di questa lotta dovranno riattaccarti i pezzi con la colla vinilica.

    Falkin fece uno scatto verso il tenente, provando un affondo.Ma non fu abbastanza veloce.Mileman lo schivo agilmente, e arrivò alle spalle di Falkin.

    Mileman:E ora, sei finito.Proverai sulla tua pelle la mia tecnica più potente:il Pouerful Kik of Duum.

    Il tenente sferrò la sua tecnica più micidiale...

    (Fine quarta puntata)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Riassunto?Ormai fate prima a leggervi le puntate precedenti
    Comunque,Mileman sta per usare il il Pouerful Kik of Duum contro il povero Falkin...


    Mileman:Eccoti il mio micidiale calcio!!

    SDEEEEEENG!
    e aggiungiamoci pure il rumore di ossa rotte...

    Mileman:Ahhh...ma come è possibile...argh...
    Falkin:Idiota, ho addosso almeno 20 chili di ferraglia.Cosa volevi fare con un calcio?
    Mileman:Maledetto...me la pagherai...
    M.J.: Non ne sarei cosi sicuro, fossi in te.
    Drawde: Già.Dovresti cominciare a pregare, piuttosto.Non immagini nemmeno quel che ti faremo.Ih ih.

    Drawde e M.J. erano tornati.Ma non da soli.

    ???:E ora che è inoffensivo, legatelo.
    Drawde & M.J.: Agli ordini "capo".Eh eh.
    ???:Sapete che odio quel titolo.Chiamatemi semplicemente con il mio nome,Herta.E ora, sbrigatevi.

    E cosi Drawde e M.J. legarono il povero Mileman, e lo portarono alla base.
    Mileman fu rinchiuso in una prigione, in attesa di decidere che fare di lui.
    Nel frattempo, gli altri si riunirono per un meeting.

    Herta: ...e do il benvenuto nella nostra organizzazione al cavaliere f...rosa.
    Falkin: Onorato, madame.
    Herta: Credo sia il caso di spiegarti la situazione. Come ben sai, durante la Guerra del Golpe il buon re Josè Cardenas è stato detronizzato e ucciso, e suo figlio è sparito.La guerra era stata causata da alcuni nobili rivoltosi, che sono poi stati condannati a morte dal cugino del re, il tiranno Gorlex, salito al trono al posto del figlio del defunto re.
    Quello che pochi sanno è che il figlio di Cardenas è ancora vivo.Ed è qui con noi:Miguel Josè Cardenas, il nostro M.J..
    Gorlex sapeva che M.J. era ancora in vita, sebbene non sapesse dove fosse.Per mantenere la sua posizione è riuscito a eliminare quasi tutte le prove della connessione di M.J. con la famiglia reale.Quasi tutte.
    Esistono infatti dei documenti che non è riuscito a distruggere:gli Olotipac.
    Erano fogli fatti di una speciale carta plastificata, impossibili da rompere, contententi tutte le prove della connessione di Gorlex con i responsabili del Golpe e le prove della discendenza del legittimo erede,cioè M.J..
    Noi abbiamo il compito di ritrovarli e di riportare M.J. al suo legittimo trono.
    Ma Gorlex, non potendo distruggerli, li ha nascosti nei più remoti angoli del regno, e ha messo terribili bestie a guardia di essi.
    Il problema è che ancora non sappiamo dove si trovino.Ma ora che abbiamo catturato il tenente, forse potremo avere qualche informazione da lui.Era uno dei migliori uomini di Gorlex, fino a quando non è stato coinvolto in uno scandalo su degli appalti di costruzioni con materiali scadenti, come il cartongesso.Lui dovrebbe sapere qualcosa.Ora, hai qualche domanda?

    Falkin:...potresti ripetere dall'inizio?
    Tutti: ...

    Ma voi 3 o 4 lettori che ancor mi seguite non avrete intenzione di legger di nuovo, quindi saltiamo avanti nel tempo.

    Herta: Ora dobbiam trovare il modo per farci dire l'ubicazione degli Olotipac.
    Drawde:Ho già un idea...andiamo a metterla in pratica.Portate il prigioniero nella sala delle torture.Agli strumenti di tortura ci penso io.

    E cosi Mileman fu portato nella sala delle torture e legato a una sedia.Cosa gli faranno?

    (fine quinto episod..no,scherzo)

    Drawde: Eccoti qua, tenente dei miei stivali.Sappiamo che tu sai la locazione degli Olotipac.Ce la dirai con le buone?
    Mileman: Scordatelo.
    Drawde: Era esattamente la risposta che mi aspettavo.Portate gli strumenti di tortura.

    Degli uomini portarono un carrello coperto da un telo dentro la stanza.

    Drawde:Te lo chiederò ancora una volta...parlerai?
    Mileman:Qualunque cosa facciate, non parlerò mai.
    Drawde:Allora procediamo con la tortura.

    Drawde tolse il telo al carrello.C'era un televisore con videoregistratore,e numerose cassette.

    Tutti: Un televisore con videoregistratore?
    Drawde: Esatto.E ora ti faremo vedere tutte le puntate di Buona Domenica dal 1998 a oggi.E se non bastassero, ho anche tutte le edizioni di Amici.Ah ah ah.

    Drawde e gli altri uscirono dalla stanza.
    La torturà durò relativamente poco.Infatti, dopo la seconda stagione...

    Mileman: Ahhhhh.Bastaaaa,bastaaaaa.Spegnete questa dannata televisioneeee, dirò tuttoooooo.

    Le guardie che erano appostate davanti alla stanza chiamarono immediatamente Drawde e gli altri.

    Mileman: Spegnetela, vi dirò tuttooooo,tuttooo.
    Drawde andò a spegnere la televisione.
    Drawde: Vedo che hai cambiato idea ora.
    Mileman: Tutto, pur di non vedere più quell'orrore. Il primo Olotipac si trova...

    (Fine quinto episodio-sul serio,ora)

  14. #149
    Mvesim
    Ospite

    NAKRANA [puntate 6/7/8/9/10]

    Citazione Jeff
    Finiti gli impegni,eccomi pronto per elaborare una nuova puntata.

    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Il malvagggio Mileman è stato catturato e sottoposto a incredibili torture.
    Ora è pronto per rivelare la locazione degli Olotipac.

    Mileman: ...in una cassetta di sicurezza della Banca Reale di Nakrana.Ah ah.
    Drawde: Uhm..bel posto, per morire senza problemi.E gli altri Olotipac,dove si trovano?
    Mileman: Bah,ma perchè dovrei dirvelo.Tanto se non mi uccidete voi, mi ucciderà Gorlex dopo che saprà quel che vi ho detto.
    M.J.: Capisco...non ti dispiacerà allora vederti le ultime edizioni del Grande Fratello e dell'Isola dei Famosi mentre andiamo a morire a Nakrana,immagino.

    Mileman: ...
    Mileman: Nella cima del Monte Propedeutico,in una grotta sorvegliata dal Gigante Pigmeo. Nelle acque del Mar Vivo, in una grotta subacquea, difesa dal Kraker. Nella fortezza volante di Shanquillà. Nel villaggio dei Boglin che si trova nella Foresta Del Nebbione. Sotto il materasso del regale letto di Gorlex. Queste son le locazioni degli altri 5 Olotipac.
    M.J.: Bene bene, lo sapevo che con le buone avremmo ottenuto tutto.
    Drawde: Ora non ci resta che vedere con che Olotipac cominciare.Ah, sai Mileman, la televisione è un po difettosa.Si accende se prende delle botte.Così, ad esempio.

    TUMP! "...eccoci alla nuova puntata di Amici!"

    Mileman: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
    Drawde:Andiamo,ora.
    Mileman: NOOOOOOOOOOOO...

    Più tardi,alla sala di comando...

    Herta:...non sarà facile.Sono luoghi pericolosi, e difficili anche da raggiungere.
    M.J.:Comunque, i più pericolosi sono quelli a Nakrana.Dovremo prenderli per ultimi.
    Drawde:E gli altri luoghi sono parecchio distanti.
    Herta:E alla fortezza volante non possiamo certo andarci a piedi.
    M.J.: Non ci resta che chiedere aiuto a Lui.
    Drawde:Non ti riferirai mica...all'Ingegnore?

    Nel frattempo...

    ???:Abbiam trovato il Rosa, si si si.
    ???2:Non ci scapperà, no no no.
    ???3:Ha già deciso cosa farne di lui?
    ???4:Andate.E uccidetelo.Nessuno può lasciare la nostra organizzazione e sopravvivere...

    Intanto...

    Falkin:Mi fischiano le orecchie...

    (Fine sesto episodio)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Dei misteriosi figuri stavano tramando...cosa faranno?Quando lo faranno?Perchè lo faranno?Boh.

    ???4:Andate Oiggar,Rrep, e Ocergip.Uccidete il traditore.Ora.Non gli perdoneremo questa onta.
    Tutti e tre:Subito, Cavalier Dereufork.

    I tre esseri cominciarono la loro caccia al Rosa...

    Nel frattempo...

    M.J.: Si, l'Ingegnore è l'unico che può aiutarci.Lui, Ugo Carriola, è la nostra unica speranza, ora.
    Herta: Uhm...si trova ad un giorno di viaggio da qui.Ma c'è un problema.Le sue navi volanti costano parecchio.
    Drawde:E noi non abbiamo nulla di valore...tranne...
    M.J.: Non mi resta che dargli quelli...
    Drawde: Ma..ci hai messo anni per completarli...
    M.J. :E l'unico modo.Gli darò la mia collezione di sorpresine Kinder 1990/1991 e l'album Calciatori 1988/1989.
    Herta: Allora hai deciso...
    M.J.: Certo.Partiremo all'alba.
    Herta: Cioè tra mezz'ora...
    M.J.: Ripensandoci,non c'è fretta.Che ne dite del tardo pomeriggio?
    Herta e Drawde: ...
    M.J. E un no,immagino...posso almeno bere un cappuccino?
    Drawde:Comincia a prepararti, piuttosto...

    E cosi i due partirono per andare dall'Ingegnore,Ugo Carriola.

    Dopo qualche ora, alla base...

    Oiggar:Eccoci, si si si.
    Rrep:Non falliremo,no no no.
    Ocergip:Morirà qui e oggi.Non ci resta che portarlo in trappola.Ho un idea.

    Ocergip va a suonare il citofono.
    Ocergip: Scusi, è la base segreta dei cospiratori,giusto?Lei è il signor Falkin,vero?
    Falkin:Si sono io,che c'è?
    Ocergip:Ecco, c'è una consegna per lei, un pacco.Può venire a firmare la ricevuta?
    Falkin: Ah,forse è il premio del concorso NonSoloRosa.Arrivo.*click*

    Ocergip: Ottimo,è caduto nella nostra trappola.Mettetevi ai vostri posti.
    Falkin esce dalla base e va a vedere il pacco...
    Ocergip:Sei in trappola ora.Ah ah.All'attacco.
    Oiggar: Raggiooo...
    Rrep: ...per raggiooo...
    Ocergip: ...per 3,14!!
    Tutti e tre:Tecnica speciale dei demoni algebrici:Sfera di Chroma!

    (fine settimo episodio)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    I demoni algebrici hanno appena usato la loro tecnica più terribile, la Sfera di Chroma.Una tecnica veramente devastante, che fa un male che nemmeno vi immaginate.
    Nel frattempo Falkin, che non s'era accorto di nulla, continuava a scartare il pacco...

    ???:Va la rimbambito, che c'è na palla che te sta arrivando addosso.
    Falkin:Uh, grazie per avermelo detto.In effetti non me n'ero accorto.

    Con sorprendente agilità Falkin estrasse la sua possente spada che teneva sulla schiena, e impugnandola a mo di mazza da baseball fece un Home Run memorabile.

    ???: E sta più attento quando mi impugni, deficente.Potevo farmi male.

    Flashback:
    Alcuni anni prima Falkin si guadagnava da vivere uccidendo i mostri che minavano la tranquillità dei villaggi.
    Dopo aver fatto colazione e essersi lavato i denti il Rosa si diresse verso il suo nuovo obiettivo:un tetro maniero all'interno del quale si nascondeva una bieca creatura che terrorizzava i villaggi vicini.
    Il viaggio durò un intera giornata, ma Falkin era ancora in forze.Abbastanza almeno per la battaglia.Almeno cosi credeva.
    Entrò nel castello.

    Falkin: Fatti vedere, orrida creatura.Sono qui per sconfiggerti e riportare la pace in queste lande.
    ???2:Ma va, che lo fai solo per le ricompense.Ma tanto non potrai mai battere me,il temibile Vampirla.Ah ah ah.
    Falkin:Lo vedremo.

    Falkin si scaglio all'attacco del malvagio essere.Tento di colpirlo, ma si accorse di essersi dimenticato la spada a casa.Ecco perchè non si sentiva tanto stanco.

    Vampirla: Ah ah ah, vuoi tentare di battermi a mani nude, forse?
    Falkin: Dannazione...devo farmi venire un idea.

    Ma era troppo tardi. Vampirla,con la sua velocità sovraumana, era già davanti a lui.

    Vampirla:E ora cosa hai intenzione di fare, cara la mia cena?
    Ma prima di cenare voglio divertirmi un po,ah ah ah.

    Vampirla gli diede un forte calcio alle parti basse.Questo fu il suo errore.
    Il povero Falkin spalanco la bocca e si mise ad urlare di dolore.
    Ma Falkin, che si lavava i denti ogni giorno, aveva dei denti veramente splendenti.Troppo.

    Vampirla:Ma cos'è tutta questa luce...noooo...

    Vampirla diventò polvere davanti alla luce dei brillanti denti di Falkin.
    Dopo essersi ripreso, egli esploro il castello per qualcosa di valore.
    E in una stanza...

    ???: L'era pure ora che qualcuno venisse a prendermi, mi annoio a star qua da sola.
    Falkin:Una spada parlante?
    ???:Mica na spada qualunque eh.Io sono la Zweibalger.

    E così Falkin entro in possesso della Spada Petulante Zweibalger.

    (fine ottavo episodio)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Dopo il piccolo flashback,si ritorna al combattimento.

    Ocergip:Abbiam sbagliato.
    Oiggar:L'ha evitato.
    Rrep:Ci ha fregato.
    Tutti e 3:All'attacco!

    I 3 demonietti si lanciarono disordinatamente all'attacco di Falkin.

    Zweibalger:Li uccidiamo?Li uccidiamo?
    Falkin:Nahhh.Son solo dei poveri illusi,lasciamoli vivere con l'umiliazione.Sei pronta?
    Zweibalger:Son sempre pronta per far male.

    Mentre i demoni correvano verso di lui, Falkin si mise a ruotare su se stesso vorticosamente,tenendo la spada di piatto.

    Falkin:Tornado Rosaaa!!

    Raggiunta una considerevole velocità, di lui si vedevan solo macchie rosa e grigie.I demoni,in quanto idioti,non han pensato di fermarsi.
    Uno dopo l'altro incontrarono la Zweibalger,e grazie all'enorme energia cinetica accumulata da Falkin furono scagliati a diversi chilometri di distanza.

    Tutti e 3:Anche oggi partiamo alla velocità della luceeee... *BLING*

    Peraltro uno di loro aveva perso qualche oggetto.Un lecca lecca di Doraemon scaduto da 6 anni,un soprammobile in ghisa raffigurante Moggi sorridente e una strana carta da gioco.Falkin li raccolse e li portò nella base.

    Nel frattempo Drawde e M.J. continuavano il loro viaggio verso la dimora di Ugo Carriola.

    M.J.:Vediamo...l'Ingegnore si trova ai confini della Palude Bieca e Puzzolente,a pochi chilometri dal Monte Fato.Ha scelto quel posto perchè le sue navi volanti vanno a puzzanolo.
    Drawde:Puzzanolo?
    M.J.:E una sostanza oleosa che si ricava dalla puzza.E quella palude ne è un ottimo giacimento.
    Drawde:Ci credo...
    M.J.: Comunque dovremmo essere a metà del viaggio.Tra poco dovremmo arrivare alla felice cittadina di Metallesborg, simpatico villaggio sede delle più grandi industrie d'armi del regno e città con la criminalità più alta da 15 anni a questa parte.
    Drawde:Posto tranquillo,eh.Non ho voglia di stare in un posto simile, vediamo di sbrigarci.
    M.J.: Purtroppo l'unico ponte che ci permette di passare il Fiume Rigagnolo è proprio al centro della città.
    Drawde:Un altra scocciatura...bah...cerchiamo di non dare nell'occhio.

    Fortunatamente non ci furono imprevisti, a parte alcuni incontri poco amichevoli con 7 tagliagole, 8 assassini, 12 rapinatori, 6 avvocati e un contrabbandiere di dadi da 12.

    Passate alcune ore arrivarono finalmente alla casa di Ugo Carriola, e suonarono il campanello.Venne un ragazzo ad aprire.

    ???:Salve,sono Quee,cosa desiderate?
    Drawde:Vorremmo parlare con l'Ingegnore.
    Quee:E morto per una lieve frattura al mignolo una settimana fa...
    Drawde:Ah...non lo sapevamo.Diamine,avevamo bisogno di una nave volante...
    Quee: Be, io son suo figlio.Posso aiutarvi io.

    (Fine nono episodio)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Ugo Carriola è morto (1 minuto di silenzio)
    ...
    Dicevamo,Ugo Carriola è morto per gravi lesioni superficiali al mignolo di un arto.Come faranno i nostri baldi giovini ora?

    M.J.:Ma te ne intendi di navi volanti?
    Quee: Be, prima di morire mi ha insegnato il modo di costruirle.
    M.J:E saresti in grado di farne una per noi?E una cosa urgente...
    Quee:Non c'è problema.E già pronta, sapevo che sareste arrivati.
    Drawde:Mh?E come?
    Quee:Vedete,5 giorni fa ho sognato che nevicava e uno struzzo che infilava la testa in una tana di formiche rosse.Era un segno inequivocabile del vostro arrivo e della vostra necessità!!!
    M.J.: Se lo dici te...vabbe,ciò che importa è che sia pronta la nave.Quanto ti dobbiamo?
    Quee:Nulla,visto che vengo con voi.
    Drawde:Cosa?
    Quee:E stata una predizione che ho avuto a cena quel giorno.Ho letto nella pasta e fagioli che sarei dovuto partire, e la doppia peperonata mi ha detto che l'avrei fatto con due stranieri.
    Drawde:Ah be,ora si capisce come mai fai sogni simili...
    Quee:Inezie,sciocchezze.Ora conta partire.Prendo alcuni oggetti e arrivo.Tanto voi non sapete guidarla,comunque.

    Quee andò a prendere una borsa e ci infilo dentro un grosso tomo e altri oggetti.

    Quee: Ok,sono pronto.E ora vi presento il gioiellino della tecnica.Eccovi la Flying Carriolet.
    M.J.: Nome incoraggiante...
    Quee:Suvvia, non ho mai sbagliato a progettarle.Almeno, nessuno è mai tornato a lamentarsi.
    Drawde e M.J.: ...
    Quee:Cosa sono quelle facce?Partiamo, non avevate fretta?

    E cosi Drawde,Quee e M.J. partirono con la nave volante per ritornare alla base.

    Nel frattempo...

    Dereufork:Allora, l'avete ucciso?

    Oiggar:C'è la domanda di riserva?
    Ocergip:Ci ha pestato.
    Rrep:Son menomato.

    Dereufork:Grrr...INCAPACI.Non dovevate nemmeno tornare al mio cospetto.Ripartite ed uccidetelo.

    Ocergip:Io son malato.
    Oiggar:Io son in sciopero.
    Rrep:Io mi godo le ferie.

    Dereufork:Razza di vigliacchi.Dovrò pensarci io, allora.Ma non da solo...

    (fine decimo meridio episodio)

  15. #150
    Mvesim
    Ospite

    NAKRANA [puntate 11/12/13/14/15]

    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Quee si è unito al gruppo dei bbuoni, e il misterioso Dereufork vuole la morte di Falkin.Cosa ci aspetterà in questo episodio?

    Dereufork:Miei cavalieri,a rapporto.Tutti in fila.
    Tutti i cavalieri:Signorsi!!
    Dereufork:Allora,miei fidi Erimin il Giallo Ocra,Toerl il Rosso Magenta, Palrod il Blu di Prussia,Vloed il Verde Smeraldo,Serlon il Rosa Shocking...
    (dieci minuti e 56 nomi dopo...)
    ...e ultimo ma non meno importante,Yarven il Nero di Seppia.Vi ho chiamati per vendicarci del Traditore Rosa!
    Urnoek il Marrone Escremento:Finalmente il Rosa Gaio la pagherà!
    Wraniel il Grigio Cenere:Pagherà con la morte!
    Tutti:Siii!!!
    Dereufork il Verde:E ora,attacchiamolo.Con la nostra nave volante Rainbow Death saremo da lui in meno di un ora.

    Nel frattempo...

    Falkin:Ah,finalmente posso giocare col Nuntendo Uii che c'era nel pacco.Non mi resta che trovare un posto adatto e attaccare i cavi,cosi potrò giocare a The Story of Zeldo:Twilight Prince.Lo attendevo da anni...

    Quasi un ora dopo...

    Falkin:Tutto a posto, patatine pronte, e il gioco nella console.Ora non mi resta che accendere...

    DLIN-DLON!

    Falkin:Uff,chi sarà a rompere.Bah,lasciamo stare,aprirà qualcun'altro.

    Accese la console e arrivò alla schermata iniziale del gioco...

    DLIN-DLON-DLIN-DLON-DLIN-DLON

    Infuriato,Falkin andò ad aprire...

    Dereufork e tutti gli altri:Sorpreso di vederci?Ah ah ah...
    Falkin:...voi.Cosa volete da me?E poi,stavo per cominciare il nuovo gioco di Zeldo...
    Dereufork:Vogliamo ucciderti.E comunque, il boss finale è Gandorf e viene ucciso da Linka mentre tenta di salvare Zeldo.Ah ah ah.
    Falkin:Tu...mi hai spoilerato il finale...
    Dereufork:Tanto non lo finirai mai,morirai qui,tra poco!
    Falkin:TU...MI...HAI....SPOILERATO...IL...FINALE...AAHHHHR GHHHH

    La faccia di Falkin assunse un colorito rossastro, la sua massa muscolare aumentò di parecchie volte,l'armatura che indossava si ruppe e Falkin diventò parecchio grosso e arrabbiato...
    Zweibalger:Fossi in voi me la filerei...
    Falkin:FALKIN...DISTRUGGE...GAH...
    Dereufork e gli altri:Acc...

    Intanto,nella Flying Carriolet...

    Drawde:Ma ca**o.Una nave volante e non c'è nemmeno un bagno.E io come faccio,devo andare a cagare...
    Quee:A questo ci penso io.Posso usare la carta del cesso.
    Drawde:Ma a cosa mi serve la carta,se manca il water??

    Intanto uno strano circolo era apparso sotto Quee...

    Quee:Chiave da 11, rivela i tuoi poteri e dammi la tua energia.Carta del cesso,mostra la tua potenza!

    Spoiler:


    Sotto gli occhi sbalorditi di Drawde apparve un water con 12 rotoli di carta igienica.

    Drawde:Ma come...

    (Fine undicesimo episodio)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Falkin è vagamente arrabbiato(attenti,morde) e Drawde si è salvato in extremis da una situazione...dimmerda.Quee gioca con le carte,invece...

    Drawde:Ma come hai fatto?
    Quee:Ugo Carriola non era il mio vero padre.Io sono suo figlio adottivo,Quee Ciaoran.Un giorno, assieme a un enciclopedia sulla cucina del rabarbaro,trovai uno strano libro.Questo libro era intitolato The Skop.
    All'interno di questo libro erano contenute delle carte magiche, e dopo l'apertura del libro si son disperse per tutta Nakrana.Questa è l'unica carta che ho trovato finora.Inoltre è apparsa una magica creatura, che mi aiuterà alla ricerca delle carte di Skop.
    Spoiler:

    Questo essere dai poco immensi poteri si chiama Oizo-chan.
    Li ha persi quasi tutti dopo le carte si sono disperse.Ora sa solo lamentarsi e preparare un ottima pasta aglio olio e peperoncino.
    Da quel che mi ha raccontato, il suo padrone Skop ha creato le carte per caso, scarabocchiando dei fogli mentre guardava la televisione.Eran scarabocchi senza senso e sono nate carte senza senso,capaci di sfidare ogni legge della logica.
    Comunque,ora buona parte di queste carte sono nelle mani di Gorlex e dei suoi seguaci.Devo recuperarle perchè,nelle mani dei malvagi,possono essere estremamente pericolose.Per questo vengo con voi.

    M.J.: Ottimo.Perlomeno non avrem problemi con la dissenteria con te intorno.

    Ma intanto come van le cose per Falkin?

    Falkin:FALKIN ROMPE-DISTRUGGE-UCCIDEEE.
    Dereufork:All'attacco,forse lo possiamo uccidere-spero.

    Esiti dello scontro:

    Karlied D'Argento:Perso 3 denti,rotto due costole.Ritirato a vita privata.
    Merod l'Azzurro: Dopo essersi rotto due dita e il naso, ha deciso di fare il pescatore.
    Itoen Il Rosso Porpora:Morto d'infarto quando si è trovato Falkin davanti.
    Deryl La Verde Speranza:Rotta una gamba e spezzate tre unghie, è caduta in depressione e ora vive in una casa di riposo.
    Urnoek il Marrone Escremento:Morto di dissenteria durante lo scontro.
    Lopir il Blu Mare:Morto dopo aver sentito la puzza d'ascelle di Falkin.
    Normod il Verde Acqua:Lievi contusioni e una botta in testa ne han causato una emicrania cronica.
    Wraniel il Grigio Cenere:Morto dopo esser stato lanciato da Falkin.
    Yarven il Nero di Seppia:Tentò di scappare,ma morì per soffocamento dopo aver ricevuto Wraniel in testa.
    Mirol il Rosso Fuoco:Si è rotto solo una gamba, ed ha poi inventato un fumetto di nome Hulk che ha avuto un buon successo.
    Erimin il Giallo Ocra:E stato scagliato in aria da Falkin a svariate decine di chilometri di distanza.Forse ha raggiunto qualche isola lontana,chissà.
    Toerl il Rosso Magenta:Entrambe le gambe rotte,dopo la guarigione è tornato a darsi alla pittura.
    Palrod il Blu di Prussia:Messo K.O. da solo dopo esser inciampato.E scampato al massacro e ora campa come agente di assicurazioni.
    Wanum il Nero:Pestato di brutto,ha riportato varie contusioni.Per la vergogna di esser stato pestato dal Rosa Gaio,si è dato all'alcol.
    Dereufork il Verde:Catturato da Falkin, per vendetta si è sorbito tutte le stagioni di Buona Domenica, Amici, Uomini e Donne e C'è Posta per te.Dopo esser stato liberato si è fatto prete ed è andato a vivere in una abbazia dove non sono presenti televisori.

    Tutti i rimanenti cavalieri si son dati alla fuga.
    EXP+1000,Banni+400,Falkin Level Up(no,non prendete sul serio questa ultima frase ).

    (Fine dodicesimo episodio)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Falkin ora gioca tranquillamente a Zeldo:TP.Per quanto potrà ancora farlo?
    Lo scopriremo dopo la pubblicità?No,ora.

    Falkin: Bene bene,dopo la visitina da Zeldo e il salvataggio di Milka ora non mi resta che prendere la Spada Infima...
    Drawde:Rieccoci qua.
    M.J.: Ottimo,appena in tempo!

    M.J. spegne bruscamente il Nuntendo Uii e si siede sul divano, pronto a guardare la nuova puntata di "Anche le marmotte nitriscono", avvincente serial di 22 puntate su una marmotta con crisi d'identità.

    Falkin:Ma non avevo ancora salvato...
    Quee:Simpatico rifugio, però avrei dipinto i muri con un colore differente.Se avessi la "Carta da Parati" potrei farlo direttamente...pazienza.
    Herta:Poche ciance,ora è tempo di prepararci all'azione.Durante la vostra assenza Falkin ha anche ricevuto alcune visite...poco gradevoli.
    M.J: L'esattore delle tasse?
    Falkin:No,nulla di cosi terribile.Un trio di squinternati demonietti e alcune mie vecchie conoscenze...
    Quee:Ti riferisci a quella ventina di persone corazzate svenute poco fuori dalla porta?
    Falkin: Proprio loro.Ah,quando i demonietti mi hanno..."lasciato" ho trovato questa per terra.

    Falkin gli porge la carta trovata dopo lo scontro coi demoni algebrici.

    Quee:Incredibile, è la Carta della Sfera.Con questa posso creare sfere e dischi di energia.E se la uso con la Carta del cesso, posso lanciare palle di m..
    Herta: Ehm, basta cosi, è tutto molto interessante ma non credo sia il caso di approfondire...dicevamo, abbiamo la nave volante, e ora non ci resta che procedere al recupero degli Olotipac.Da quale cominciamo?
    M.J: In questo periodo dell'anno nel Mar Vivo fa freddo...
    Drawde:...e i miei reumatismi ne risentirebbero andando sul Monte Propedeutico, anche li fa freddo...
    Quee:...figuriamoci in una fortezza volante...
    Herta:Vabbe,è deciso.Il primo sarà quello della Foresta del Nebbione.Partirete domani.

    E cosi i nostri 4 valorosi guerrieri si preparano per il viaggio nella cupa foresta.Riusciranno a trovare l'Olotipac?Porteranno un ombrello?Troveranno nuove carte?Qual'è la radice cubica di 47?
    Lo scopriremo nel prossimo episodio.Forse.

    (fine tredicesimo episodio)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    Per la cronaca, la radice cubica di 47 è circa 3,6088.
    Comunque i nostri eroi sono in viaggio,e non vorrete certo essere tediati da una descrizione del loro monotono viaggio verso la foresta, miei cari 2 lettori.

    Dalla regia mi dicono che volete sapere tutto.Pazienza,c'ho tentato.

    Arriva la mattina, e i nostri eroi stanno per svegliarsi dopo un meritato riposo.Ma,uh...cosa ci fa Falkin già in piedi?

    Falkin:Ah ah,bene!1!!1!Bellissimo questo Legend of Zeldo.Sono stato sveglio tutta la notte, ma ora sono finalmente tornato al punto di ieri.E ora vediamo per il prossimo tempio...
    Herta: Uh,già in piedi...
    Drawde: Yawn...ma te non dormi la notte?
    M.J.:Uahh...che sonno...e dire che il letto era cosi comodoooohhhhhh
    MAPPORC%&$@#!!
    Questo è il rumore che si sente quando M.J. inciampa su una spina.
    SBRANG!
    Questo è il rumore che si sente quando un Nintendo Uii cade rovinosamente per terra.
    NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
    Questo è il rumore che fa Falkin accorgendosi che ha perso per l'ennesima volta i salvataggi(e anche la console,questa volta).

    Dopo questo piccolo incidente,i fantastici 5 fanno colazione(tranne Falkin).

    Falkin: Voglio morire.

    Si riuniscono poi per decidere i dettagli del viaggio,tranne Falkin(che si siede in un angolino buio della stanza).

    Quee:La Foresta del Nebbione si trova sull'altopiano di Kirol.Esistono due strade per arrivare all'altipiano.Una è la Scala Dei Diecimila Gradini, che passa attorno all'altipiano e sale fino alla cima.La seconda via consiste nel prendere la Flying Carriolet e atterrare comodamente su uno spiazzo libero nella cima.Quale preferite?

    Il voto fu stranamente unanime.

    Quee: Bene.Le provviste sono pronte, e la nave volante pure.In un paio d'ore dovremmo arrivare senza problemi.

    E cosi Drawde,M.J.,Falkin e Quee partirono con la nave volante alla volta della foresta.Il viaggio fu tranquillo,eccetto per alcuni problemi causati dal latte scaduto mangiato a colazione.Nulla che una carta di Skop non possa risolvere.E poi quella puzza faceva anche funzionare la nave a pieno regime.
    Arrivarono senza troppi problemi alla foresta.Appena entrati,però...

    ???:Ehi,voi.
    Drawde:Un Boglin.Maledizione.
    Quee:Guardati meglio intorno.Qui è pieno.
    M.J.:Già.Meglio cominciare a estrarre le armi.
    Zweibalger:Evviva,avevo voglia di fare a botte.
    Falkin:Il mio Uii...

    E così i nostri personaggi preferiti(ma anche no) sono circondati?Cosa gli succederà?

    (fine quattordicesimo episodio)
    Citazione Jeff
    NAKRANA
    1 OLOTIPAC

    I 4 dell'Ave Maria(sempre i soliti,quindi) sono arrivati nella foresta.Un oscuro figuro,però,li ferma con una terribile frase("Ehi voi").Si trovano circondati.Cosa accadrà?

    Oscuro figuro di cui sopra:Ehi,ehi tranquilli.Non vogliamo farvi mica qualcosa.
    Drawde:Ma voi non siete mica dei guerrieri sanguinari violenti e malvagi?
    Oscuro figuro di cui sopra:Ma no,quelle eran voci messe in giro per stare un po' in pace.Però ora ci annoiamo a non aver mai visitatori.Io sono il vicesindaco Zerthgyilujiknovx comunque.Si,è un nome un po complicato.Chiamatemi semplicemente Zerthgy.
    M.J.:E tutte quelle persone?Sono soldati portati per tenerci a bada?
    Zerthgy:Ma quali soldati.E la banda per il benvenuto.Al lavoro,ragazzi.

    E i ragazzi della banda cominciarono a tirare fuori i loro strumenti(detta cosi sembrano dei gangster) e intonarono una solenne fanfara.
    Quando ebbero finito...

    Zerthgy:Spero che vi sia piaciuto.Sapete, è da parecchio che non abbiamo turisti,8 anni.Questi bravi ragazzi si allenano a suonare quella canzone ogni giorno,aspettando qualcuno.E finalmente han potuto esibirsi.
    Quee:Wow...siamo commossi...
    Drawde:Senta,siamo di fretta...ha per caso visto uno strano foglio plastificato?C'è scritto Olotipac in alto a destra...
    Zerthgy: Olotipac..olotipac...si,in effetti.Ma appartiene al sindaco.Se volete posso portarvi da lui.Quando siete pronti andiamo.

    E cosi,dopo un breve colloquio tra loro, i nostri fantastici 4 raccattarono alcuni oggetti dalla nave e tornarono da Zerthgy.
    Zerthgy:Allora,tutti pronti?
    Falkin:Uii...
    Zerthgy: Bene,in marcia.

    La banda musicale cominciò a suonare una marcia e si dirisero nel villaggio dei Boglin.
    Passarono attraverso intricate giungle,laghi ghiacciati,valli immerse nella nebbia(come tutta la zona,del resto),fitti sottoboschi,e infine,dopo 5 minuti di viaggio,arrivarono al villaggio e alla casa del sindaco.
    Zerthgy:Eccoci, questa è la casa del sindaco Lomgul.Entrate pure,io vi aspetto fuori.
    Appena entrati,videro il sindaco che sorrideva per l'arrivo di turisti.
    Spoiler:


    Lomgul: Benvenuti nel mio villaggio..è mioo..tutto mio...
    Quee:Ehm, si, piacere...senta,abbiam sentito che lei ha un Olotipac...
    Lomgul:Si,è miooo...
    M.J.:E ce lo darebbe,cortesemente?
    Lomgul:Solo se sssupererete una prova.Venite.

    Lomgul li accompagno in un altra stanza.Ad un tratto,però,Quee si fermò.
    Appesa a un muro stava una Carta di Skop.

    Quee:Ma quella...è la Carta da Pacchi.
    Lomgul:Ti interessssa?Te la darò se sssupererete la prova.Andiamo, ssu.

    Arrivarono nella stanza.Su un piedistallo si trovava un Olotipac.Su una parete,due orologi a muro.
    Lomgul:Eccoci qua.Questa è la prova.Li ci sono due orologi:uno rotto e uno funzionante.Quale orologio è il più precissso?
    Prendetevi pure il tempo che volete per risssspondere,ma se sssbaglierete, non potrete più ritentare.

    (fine quindicessssimo episodio)

    Peraltro,ho scoperto casualmente che i Boglin esistevano già.
    EDIT:Ho corretto un errore che ho notato rileggendo.

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