alecchi
Ho letto il nuovo numero.
Vediamo, nel complesso le mie considerazioni sono più che positive.
Certo, è vero, la redazione è cambiata, ma la qualità delle recensioni e degli articoli si è mantenuta stabile.
Quello che ho notato, però, è che rispetto a due anni fa, da un punto di vista grafico non è cambiato "nulla" (estremizzo, perché piccoli cambiamenti ci sono stati).
Preciso, questo non è un difetto, però con i cambiamenti avvenuti in redazione diciamo che mi sarei aspettato qualcosa di diverso, tutto qui, niente di più e niente di meno.
Poco male, perché il tutto funziona bene e mi piace.
La vera pecca, secondo me, è un'altra: PSM non è più al passo coi tempi come lo era prima.
Sostanzialmente offrite al pubblico un prodotto di cui possono fare a meno, mi spiego meglio: "io" cittadino medio italiano, con i pochi denari che ho (che tra l'altro spendo per comperare quello che preferisco) perché dovrei comprare una rivista con recensioni, articoli, etc quando questo genere di cose posso trovarle gratis su Internet?
Potreste rispondermi, "ma i nostri contenuti sono di qualità!" Certo, è vero! Io lo riconosco, chi vi segue lo riconosce, ma il neofito o chi vi stava appresso una volta ogni tanto se ne frega altamente, preferisce di gran lunga risparmiare leggendo recensioni "aggratis" o al massimo giudicare da sé.
Il rapporto con i lettori pure è scemato: prima bastava il forum, la posta, ma ora è necessario stare anche su social network. Voi ci siete? Ho fatto una ricerca veloce, ma IO non vi ho trovato. XD
Tenete conto che la gente si scoccia di registrarsi su un forum per avere dei contatti con voi, preferisce fare tutto su FB (per esempio).
Quindi, come affrontare questa situazione non ottimale?
Secondo me, bisogna offrire al pubblico un prodotto che ha contenuti che non possono trovare altrove. I poster o mini poster ad esempio, ma anche gli adesivi, una volta a me facevano gola (no i dvd), magari si potrebbero riproporre in allegato, etc, etc.
Si potrebbero pubblicare anche mini-fumetti o fumetti a quattro vignette sui videogiochi in generale o sui protagonisti di questi (anche se qui la vedo difficile per i diritti d’autore). Ecco quindi che tramite un contenuto del genere si crea quella sorta di desiderio che spinge il lettore a continuare a comprare la rivista per leggere cosa succederà nei prossimi numeri.
