La pessima strategia della battaglia ci ha portato alla sconfitta, con questo diario segreto, aperto al pubblico, voglio rendere nota la vicenda:
Giorno 1
Uscendo con gli amici il sabato sera la vidi appoggiata alla colonna della discoteca, tacchi alti, minigonna mozzafiato, ed un paio di..Occhi!, due bellissimi occhi verdi, difficili da dimenticare, capelli lungi biondi, “l'ideale donna per ogni uomo” pensavo, rendendomi conto che era appunto bionda.
Presi coraggio, probabilmente spinto dalla “disperazione single”, o almeno, io così la definisco, quando hai un colpo di fulmine, anche perché, secondo me i colpi di fulmine arrivano quando si è stati troppo tempo da soli:sisi:
Per quella occasione, mi ero recato nel bagno del locale, dove specchiandomi come una emozionato, come una teenager che si prepara, mi scioglievo i capelli sulle spalle stile Ligabue.
Mi guardavo allo specchio, mi sentivo troppo figo, mi illudevo deviando la realtà, quella sera volevo essere don chisciotte!
Dal bagno comunque riuscivo a sentire la voce dell'intrattenitore, una sorta di dj, che metteva su i cd, e ci cantava sopra, girando per il locale, e facendo cantare a loro volta i presenti nella sala, posto dove sarei dovuto recarmi di li a poco per cercare di conoscerla...
All'uscita dal gabicesso (era messo troppo male!) mi recai di corsa in sala, ma lei non c'era, i miei occhi la cercavano, e la trovarono vicino al bar, allorché tutto preso dalla situazione, è come se fossi uscito dal mio corpo, mi vedevo camminare al rallentatore, con i capelli che ondulavano all'aria, con passo da figo (sia bene inteso per chi volesse fare inutili battute, io non mi riferisco al calciatore)...
Mi immaginavo la scena:
io che mi avvicino, mi siedo accanto a lei, le chiedo il nome, lei mi chiede il numero, ed io in principio faccio il prezioso, ma poi glielo faccio dare da un mio amico, che dovrà raccontare come scusa che sono troppe le ragazze che mi girano intorno, e che lei avrebbe dovuto sbrigarsi a chiamarmi e che avrebbe dovuto insistere per avermi, perché non posso dedicarmi a tutte, ed io per rendere più credibile il tutto spengo il telefono e me lo avvicino all'orecchio facendo finta di parlare!
Ma come tristemente è noto a tutti, la realtà è più vera della fantasia, e mi aspettava al varco della mia immaginazione.
In realtà le cose sono andata così:
All'uscita del gabicesso, mi accorgo di essere alla parte opposta del locale, e cercando di raggiungerla, indovinate chi mi ritrovo davanti?
Si, il dj che faceva cantare la clientela...
CONTINUA
seconda parte