[1]GMC chiude, grazie di tutto.

Per vedere la parte precedente di questo thread clicca qui: GMC chiude, grazie di tutto.

http://www.facebook.com/giochiperilmiocomputer?ref=ts

Come vedete da questa pagina facebook, si chiude un'era. Il numero 196 sarà l'ultimo della nostra rivista preferita.
Si chiude un'epoca. Non la prendevo da tempo, per evidenti motivi, ma ci rimanevo comunque molto affezionato.
Grazie ragazzi, spero che ognuno di voi trovi una sistemazione all'altezza.
Un abbraccio dal vostro capitano.

Per caso hanno intenzione di togliere GMC e XMU dai loghi della sezione e lasciare solo NRU e PSM? Andrebbe fatto.

Citazione:

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mikemcc1992

Per caso hanno intenzione di togliere GMC e XMU dai loghi della sezione e lasciare solo NRU e PSM? Andrebbe fatto.

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vai di fretta?

No ma lo lascio notare.

Secondo me GMC è solo l'inizio. Poi verrà la volta di PSM e TGM

Citazione:

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Incubo10

Secondo me GMC è solo l'inizio. Poi verrà la volta di PSM e TGM

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beh quello è inevitabile

Citazione:

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Incubo10

Secondo me GMC è solo l'inizio. Poi verrà la volta di PSM e TGM

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Sì, sono convinto che lo stato di salute di PSM e TGM sia molto precario.
Ultimamente sto risfogliando tante riviste del passato (non tanto passato, anche relativamente a 2-3 anni fa).
PSM è in caduta libera, con una qualità della carta che è divenuta intollerabile, senza più un angolo della posta e con la sola rubrica dei titoli storici PS3 e PSP lunga metà rivista: un catalogo in pratica, inutile, perchè letto una volta serve poi solo a fare da riempitivo.
TGM ha cambiato grafica: nel primo numero, a tatto, ho avuto una sensazione positiva, ma ora mi sto ricredendo: esteticamente è molto più sobria, ma noiosa, e, sarò io, ho la sensazione che la quantità di testo scritto sia precipitata. In due giorni l'ho letta quasi tutta e non mi accadeva dai tempi in cui le riviste avevano 80 pagine di cui 40 di pubblicità. E' come se il tempo dedicata a quest'ultima stia sempre più scemando e che il rinnovo grafico sia servito molto a coprire questa situazione.
Mestizia.

Citazione:

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Dark_Angel83

beh quello è inevitabile

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si ma non ha nessun senso, perché un editore dovrebbe chiudere alcune tra le riviste di punta? Cos'è, guadagnano di più con i giornali dei cani?

Citazione:

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Ganymede

si ma non ha nessun senso, perché un editore dovrebbe chiudere alcune tra le riviste di punta? Cos'è, guadagnano di più con i giornali dei cani?

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A quanto pare sì

Pape

chi oggi giorno non acquista ogni numero de "il mio cane (idea!e)"?

(ciao raffo)

Citazione:

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pape

A quanto pare sì

Pape

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Bah, allora vuol dire che hanno rinunciato completamente a quel settore editoria,e già adesso mi arriva di giornali di videogiochi solo roba della concorrenza (lavoro in un'edicola), a sto punto aspetto che la concorrenza tiri fuori di nuovo una rivista di videogiochi per pc come insulto finale a questa politica :bonk: Ma voi redattori adesso che farete? andrete veramente a scrivere nelle millemila riviste di cani/cavalli/fotografia/motori?

Citazione:

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Ganymede

Bah, allora vuol dire che hanno rinunciato completamente a quel settore editoria,e già adesso mi arriva di giornali di videogiochi solo roba della concorrenza (lavoro in un'edicola), a sto punto aspetto che la concorrenza tiri fuori di nuovo una rivista di videogiochi per pc come insulto finale a questa politica :bonk: Ma voi redattori adesso che farete? andrete veramente a scrivere nelle millemila riviste di cani/cavalli/fotografia/motori?

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Ci sono ancora TGM e Gamesvillage da fare. E Nintendo. Io, è già da qualche mese che mi occupo prevalentemente di gestire la sezione hardware di Computer Magazine.
Non so cosa farà la concorrenza, ma di certo, non andrei a lavorare per quei concorrenti che tengono in vita riviste(siti sulla pelle dei collaboratori (nel senso che non li pagano).

Pape

Citazione:

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pape

siti sulla pelle dei collaboratori (nel senso che non li pagano).

Pape

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Ho tanta amarezza a leggere di queste cose. E sulla mia pelle lo sto provando.
Il mondo reale è fatto così: tanta gente che lavora tanto per poco e per arricchire i pochi che hanno tanto tempo libero e soldi da spendere.
Poi per le strade senti piangere anche chi sta bene... ma solo perchè è una forma di mimetismo...

Citazione:

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glorfindel75

Ho tanta amarezza a leggere di queste cose. E sulla mia pelle lo sto provando.
Il mondo reale è fatto così: tanta gente che lavora tanto per poco e per arricchire i pochi che hanno tanto tempo libero e soldi da spendere.
Poi per le strade senti piangere anche chi sta bene... ma solo perchè è una forma di mimetismo...

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Io mi sono sempre dato una regola: MAI lavorare gratis, o per cifre ridicole. Se per un articolo mi pagano quanto un'ora della donna delle pulizie, preferisco andare a fare onestamente le pulizie che arricchire un cialtrone disonesto.

Pape

Citazione:

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pape

Io mi sono sempre dato una regola: MAI lavorare gratis, o per cifre ridicole. Se per un articolo mi pagano quanto un'ora della donna delle pulizie, preferisco andare a fare onestamente le pulizie che arricchire un cialtrone disonesto.

Pape

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A volte questi cialtroni ti rispondono che siccome non sei nessuno ti conviene accettare di tutto altrimenti non vai da nessuna parte...(in genere, ad esempio, espongono l'esempio della propria vita, nella quale anche loro sono dovuti partire da zero. Questo è vero per poche persone, non per tutte, e spesso sono solo frottole, l'ho sentito fin troppe volte per crederci, e l'ho sentita anche da persone delle quali ho saputo che "strada" hanno fatto per andare avanti) purtroppo mi è capitato anche questo.
Sai, il problema non è lavorare tanto. E forse nemmeno per poco: l'importante è mettere subito i puntini sulle i, perchè il peso maggiore è quello psicologico, il capire di trovarti in una situazione da cui forse non ottieni nulla, e stai perdendo tempo inutilmente.
Nel contempo hai poche alternative, se non nessuna, e quindi sopporti. E ti stressi ingiustamente.

Citazione:

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glorfindel75

A volte questi cialtroni ti rispondono che siccome non sei nessuno ti conviene accettare di tutto altrimenti non vai da nessuna parte...(in genere, ad esempio, espongono l'esempio della propria vita, nella quale anche loro sono dovuti partire da zero. Questo è vero per poche persone, non per tutte, e spesso sono solo frottole, l'ho sentito fin troppe volte per crederci, e l'ho sentita anche da persone delle quali ho saputo che "strada" hanno fatto per andare avanti) purtroppo mi è capitato anche questo.
Sai, il problema non è lavorare tanto. E forse nemmeno per poco: l'importante è mettere subito i puntini sulle i, perchè il peso maggiore è quello psicologico, il capire di trovarti in una situazione da cui forse non ottieni nulla, e stai perdendo tempo inutilmente.
Nel contempo hai poche alternative, se non nessuna, e quindi sopporti. E ti stressi ingiustamente.

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Se uno ti propone di lavorare gratis o quasi, picchialo di santa ragione, quale che sia la motivazione che porta. Ti sta prendendo in giro.

Pape

Citazione:

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glorfindel75

Sì, sono convinto che lo stato di salute di PSM e TGM sia molto precario.
Ultimamente sto risfogliando tante riviste del passato (non tanto passato, anche relativamente a 2-3 anni fa).
PSM è in caduta libera, con una qualità della carta che è divenuta intollerabile, senza più un angolo della posta e con la sola rubrica dei titoli storici PS3 e PSP lunga metà rivista: un catalogo in pratica, inutile, perchè letto una volta serve poi solo a fare da riempitivo.
TGM ha cambiato grafica: nel primo numero, a tatto, ho avuto una sensazione positiva, ma ora mi sto ricredendo: esteticamente è molto più sobria, ma noiosa, e, sarò io, ho la sensazione che la quantità di testo scritto sia precipitata. In due giorni l'ho letta quasi tutta e non mi accadeva dai tempi in cui le riviste avevano 80 pagine di cui 40 di pubblicità. E' come se il tempo dedicata a quest'ultima stia sempre più scemando e che il rinnovo grafico sia servito molto a coprire questa situazione.
Mestizia.

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non sono l'unico ad averlo notato, allora :asd:

Citazione:

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pape

Io mi sono sempre dato una regola: MAI lavorare gratis, o per cifre ridicole. Se per un articolo mi pagano quanto un'ora della donna delle pulizie, preferisco andare a fare onestamente le pulizie che arricchire un cialtrone disonesto.

Pape

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per poi magari uscirsene con "eeeeeh ai miei tempi ...." :asd:
ò_ò

Citazione:

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pape

Se uno ti propone di lavorare gratis o quasi, picchialo di santa ragione, quale che sia la motivazione che porta. Ti sta prendendo in giro.

Pape

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Sai quanto è radicata in Italia l'idea che l'apprendista, o pseudo tale, non debba essere pagato?
Io la trovo una cosa assurda che si lavori a gratis -Io con cosa vivo? Con l'aria che tira? Mangio gli avanzi nei cassonetti?- eppure se interroghi gente di 40-50 anni per loro è una cosa normalissima. Mai capito perchè lavorare per uno sputo in un occhio dovrebbe essere normale.

Citazione:

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Alpha e Omega

Sai quanto è radicata in Italia l'idea che l'apprendista, o pseudo tale, non debba essere pagato?
Io la trovo una cosa assurda che si lavori a gratis -Io con cosa vivo? Con l'aria che tira? Mangio gli avanzi nei cassonetti?- eppure se interroghi gente di 40-50 anni per loro è una cosa normalissima. Mai capito perchè lavorare per uno sputo in un occhio dovrebbe essere normale.

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Che l'italiano medio sia un mentecatto, lo sappiamo. Ma non capisco come lo si possa accettare: che diavolo di senso ha lavorare per non venire pagati? Per fare favore a qualche mentecatto?

Pape

Citazione:

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pape

Ci sono ancora TGM e Gamesvillage da fare. E Nintendo. Io, è già da qualche mese che mi occupo prevalentemente di gestire la sezione hardware di Computer Magazine.
Non so cosa farà la concorrenza, ma di certo, non andrei a lavorare per quei concorrenti che tengono in vita riviste(siti sulla pelle dei collaboratori (nel senso che non li pagano).

Pape

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Vabbè ma vale per i siti grandi che hanno un profitto, e credo che chi scriva per Multy o Eurog. abbia un guadagno, no? Certo chi scrive per quelli amatoriali non riceve soldi dato che non ne circolano quasi per niente :look: certo li non si hanno neanche obblighi, scrivi come e quanto ti pare e bon.
Se dovessi scrivere per un sito "grande" dove mi costringono a fare un tot di articoli a gratis perchè "sei un novellino", li fanculizzerei all'atomica :asd:

Citazione:

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DON IVANO

non sono l'unico ad averlo notato, allora :asd:


per poi magari uscirsene con "eeeeeh ai miei tempi ...." :asd:
ò_ò

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Ho letto anche sul forum concorrente che tira una brutta aria lì. Tra l'altro il loro blog non viene più aggiornato da qualche mese :no:.

Citazione:

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Mega Man

Vabbè ma vale per i siti grandi che hanno un profitto, e credo che chi scriva per Multy o Eurog. abbia un guadagno, no? Certo chi scrive per quelli amatoriali non riceve soldi dato che non ne circolano quasi per niente :look: certo li non si hanno neanche obblighi, scrivi come e quanto ti pare e bon.
Se dovessi scrivere per un sito "grande" dove mi costringono a fare un tot di articoli a gratis perchè "sei un novellino", li fanculizzerei all'atomica :asd:

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Ci sono realtà serie e realtà meno serie, indipendentemente dalle dimensioni (reali o presunte) del fatturato.

Pape

Della borsa lavoro che ne pensate?

Citazione:

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pape

Ci sono ancora TGM e Gamesvillage da fare. E Nintendo. Io, è già da qualche mese che mi occupo prevalentemente di gestire la sezione hardware di Computer Magazine.
Non so cosa farà la concorrenza, ma di certo, non andrei a lavorare per quei concorrenti che tengono in vita riviste(siti sulla pelle dei collaboratori (nel senso che non li pagano).

Pape

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Fammi capire bene, premettendo che so a chi ti riferisci e a che rivista alludi, la situazione è la medesima di Game Pro? Ovvero rivista tenuta in piedi grazie a collaboratori sottopagati o non pagati per niente?

Liberissimo di non rispondere o rispondere per mp. Sono curioso, sai, avevo intenzione di prendere dopo anni di "dismissione" la rivista in questione, giusto per amore di leggerne una multiformato.

Citazione:

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Mao-t

Fammi capire bene, premettendo che so a chi ti riferisci e a che rivista alludi, la situazione è la medesima di Game Pro? Ovvero rivista tenuta in piedi grazie a collaboratori sottopagati o non pagati per niente?

Liberissimo di non rispondere o rispondere per mp. Sono curioso, sai, avevo intenzione di prendere dopo anni di "dismissione" la rivista in questione, giusto per amore di leggerne una multiformato.

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Non voglio fare nomi. Posso solo dire che in giro, carta o Internet, è pieno di cialtroni che non pagano, o pagano con il gioco in regalo, o con cifre che sono un'insulto all'intelligenza. Fortunatamente, ci sono anche persone per bene, che purtroppo rappresentano una sparuta minoranza.

Pape

C'è anche da dire che per un gioco in regalo molta gente scriverebbe.

Citazione:

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mikemcc1992

C'è anche da dire che per un gioco in regalo molta gente scriverebbe.

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Di fessi è pieno il mondo ^_^

Pape

Citazione:

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Alpha e Omega

Sai quanto è radicata in Italia l'idea che l'apprendista, o pseudo tale, non debba essere pagato?
Io la trovo una cosa assurda che si lavori a gratis -Io con cosa vivo? Con l'aria che tira? Mangio gli avanzi nei cassonetti?- eppure se interroghi gente di 40-50 anni per loro è una cosa normalissima. Mai capito perchè lavorare per uno sputo in un occhio dovrebbe essere normale.

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Sai, è come quando prima uno che aveva fatto il militare obbligatoriamente te lo racconta come una favoletta.
Magari in quel periodo stava in depressione, ma poi la naja è passata e... diventa tutto uno scherzo: ora tocca agli altri...
(che poi questo è uno stato assurdo: laureato a 27 anni, penultimo anno di leva obbligatoria, oramai chiamavano alle armi un terzo o un quarto di numero rispetto a chi veniva chiamato prima... oh mi hanno voluto dare fastidio e l'ho dovuta fare a forza... invece di dare la possibilità di cercare un lavoro... il mese del mio scaglione ci presentammo in circa 400, da tutta Italia, visto che a La Spezia non chiamavano più. Prima ogni scaglione era di 2000 e passa...)
Poi ripeto, da diffidare sempre chi, dall'alto della sua età ti parla di fatica e quant'altro, se poi va in giro con un'audi A6, o si lamenta della crisi e si fa un mese di vacanza con la famigliola.
Tenuto conto anche che molta gente che ha ora 50 anni, soprattutto se dipendenti pubblici, negli anni 80 ha avuto la strada un bel pò spianata: per quello oggi noi giovani ne paghiamo le conseguenza. Proprio a causa di detta persone, che hanno preso quello che più potevano.

Citazione:

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pape

Non voglio fare nomi. Posso solo dire che in giro, carta o Internet, è pieno di cialtroni che non pagano, o pagano con il gioco in regalo, o con cifre che sono un'insulto all'intelligenza. Fortunatamente, ci sono anche persone per bene, che purtroppo rappresentano una sparuta minoranza.

Pape

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Penso di avere capito a chi ti riferisci: tempo fa su Facebook o su un certo sito lessi al proposito di qualche lamentela di vari collaboratori. A cui credo.

Citazione:

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pape

Non voglio fare nomi. Posso solo dire che in giro, carta o Internet, è pieno di cialtroni che non pagano, o pagano con il gioco in regalo, o con cifre che sono un'insulto all'intelligenza. Fortunatamente, ci sono anche persone per bene, che purtroppo rappresentano una sparuta minoranza.

Pape

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Forse il problema è ancora più a monte: in Italia c'è ancora pochissima apertura mentale (e riconoscimento professionale) verso i freelancer...
Non mi sembra nemmeno che esista una tariffa fissa e precisa, capace di dare un certo ordine e criterio nella quantificazione del rapporto tra quantità/qualità di articoli/parole e guadagno annesso...o sbaglio?

Ecco perchè mi chiedo in che modo un datore di lavoro quantifichi e pesi il costo di un recensore...
O meglio: viene messo sullo stesso livello di un giornalista o sullo stesso livello di un critico d'arte/cinema/musica?
Inoltre la presenza ormai massiccia di recensori amatoriali o semi-amatoriali sul web, quanto può inflazionare gli stipendi di un professionista famoso/riconosciuto?

Ecco perchè qualche pagina fa ho citato la diminuzione del divario tra "pro e amatoriali" e non mi stupirei se qualche datore di lavoro pensasse "Ci sono tizi che scrivono recensioni al tuo stesso livello...e mi costano zero!"...

Capisco il tuo ragionamento sul "lavoro senza stipendio" e sono d'accordissimo che sia da evitare, anche perchè abbassa la credibilità del mestiere in questione e crea inflazione...
Ma se osserviamo la situazione dall'ottica di un "neo-recensore amatoriale" (che scrive solo per hobby e senza guadagno, ma con speranze di futuro impiego), prima di poter dire "io sono un professionista e quindi mi pagate!" non deve fare un bel po' di gavetta?
Infondo come si comincia se non così?
E come si può saltare questa fase senza arrecare danni diretti a chi, invece, scrive anche per passione ma, soprattutto, per portare il pane a casa?

(leggasi: se aumentano i recensori amatoriali sul web e magari migliorano pure qualitativamente, tanto da eguagliare i pro, quanto è reale il rischio di un'inflazione sugli stipendi e di una "concorrenza sleale" in pieno stile cinese?)

Citazione:

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Sephiroth1984

Forse il problema è ancora più a monte: in Italia c'è ancora pochissima apertura mentale (e riconoscimento professionale) verso i freelancer...
Non mi sembra nemmeno che esista una tariffa fissa e precisa, capace di dare un certo ordine e criterio nella quantificazione del rapporto tra quantità/qualità di articoli/parole e guadagno annesso...o sbaglio?

Ecco perchè mi chiedo in che modo un datore di lavoro quantifichi e pesi il costo di un recensore...
O meglio: viene messo sullo stesso livello di un giornalista o sullo stesso livello di un critico d'arte/cinema/musica?
Inoltre la presenza ormai massiccia di recensori amatoriali o semi-amatoriali sul web, quanto può inflazionare gli stipendi di un professionista famoso/riconosciuto?

Ecco perchè qualche pagina fa ho citato la diminuzione del divario tra "pro e amatoriali" e non mi stupirei se qualche datore di lavoro pensasse "Ci sono tizi che scrivono recensioni al tuo stesso livello...e mi costano zero!"...

Capisco il tuo ragionamento sul "lavoro senza stipendio" e sono d'accordissimo che sia da evitare, anche perchè abbassa la credibilità del mestiere in questione e crea inflazione...
Ma se osserviamo la situazione dall'ottica di un "neo-recensore amatoriale" (che scrive solo per hobby e senza guadagno, ma con speranze di futuro impiego), prima di poter dire "io sono un professionista e quindi mi pagate!" non deve fare un bel po' di gavetta?
Infondo come si comincia se non così?
E come si può saltare questa fase senza arrecare danni diretti a chi, invece, scrive anche per passione ma, soprattutto, per portare il pane a casa?

(leggasi: se aumentano i recensori amatoriali sul web e magari migliorano pure qualitativamente, tanto da eguagliare i pro, quanto è reale il rischio di un'inflazione sugli stipendi e di una "concorrenza sleale" in pieno stile cinese?)

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Io credo che la questione sia molto semplice: se tu metti in piedi un sito commerciale, devi pagare i tuoi collaboratori. Così come se apri un negozio, il commesso che lo gestisce lo devi pagare, non fargli fare esperienza gratis.

Pape

PS: non sto certo parlando di qualità. Ci sono dei recensori amatoriali molto bravi, così come dei professionisti incapaci di scrivere. Sto parlando del buon vecchio concetto che se fai un'impresa, te ne assumi i rischi. E prima di tutto paghi gli stipendi. Se non hai i soldi, non apri l'impresa, insomma. Cosa che non accade: troppa gente ho visto aprire senza denaro, partendo dal presupposto che tanto i collaboratori scrivono gratis.

Citazione:

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pape

Io credo che la questione sia molto semplice: se tu metti in piedi un sito commerciale, devi pagare i tuoi collaboratori. Così come se apri un negozio, il commesso che lo gestisce lo devi pagare, non fargli fare esperienza gratis.

Pape

PS: non sto certo parlando di qualità. Ci sono dei recensori amatoriali molto bravi, così come dei professionisti incapaci di scrivere. Sto parlando del buon vecchio concetto che se fai un'impresa, te ne assumi i rischi. E prima di tutto paghi gli stipendi. Se non hai i soldi, non apri l'impresa, insomma. Cosa che non accade: troppa gente ho visto aprire senza denaro, partendo dal presupposto che tanto i collaboratori scrivono gratis.

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Il problema è che servirebbe una regolamentazione anche da parte dello stesso Stato, evitando che internet diventi un porto di mare dove ognuno può permettersi il lusso di lucrare sui collaboratori

Citazione:

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Ghost85

Il problema è che servirebbe una regolamentazione anche da parte dello stesso Stato, evitando che internet diventi un porto di mare dove ognuno può permettersi il lusso di lucrare sui collaboratori

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Non è solo Internet. Su Internet ci sono più cialtroni, ma non è che sulla carta manchino i "geni" che propongono "grandi opportunità", o aprono musei inesistenti, o fanno giochi commemorativi di stacippa che nemmeno escono.

Pape

Citazione:

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Ghost85

Il problema è che servirebbe una regolamentazione anche da parte dello stesso Stato, evitando che internet diventi un porto di mare dove ognuno può permettersi il lusso di lucrare sui collaboratori

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Lo stato è inestistente e/o fa ridere, o peggio, protegge i furbi o chi ha qualche potere.
A parte la questione editoriale, c'è un sottobosco vastissimo di altre attività, NOTE ALLO STATO ED ALLA MAGISTRATURA, tra cui le realtà riguardanti le vendite porta a porta, spacciate per consulenze e basate su provvigioni (spesso non corrisposte), che si impersonificano in "aziende" con a capo imprenditori che nel giro di un anno ne chiudono una e ne aprono un'altra.
In queste realtà c'è gente che si presenta per avere un lavoro, sulla base di annunci FALSI, viene mandata a fare il lavoro sporco sul campo, senza contratti, diritti e garanzie... e poi gli si da il benservito.

Citazione:

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pape

Io credo che la questione sia molto semplice: se tu metti in piedi un sito commerciale, devi pagare i tuoi collaboratori. Così come se apri un negozio, il commesso che lo gestisce lo devi pagare, non fargli fare esperienza gratis.

Pape

PS: non sto certo parlando di qualità. Ci sono dei recensori amatoriali molto bravi, così come dei professionisti incapaci di scrivere. Sto parlando del buon vecchio concetto che se fai un'impresa, te ne assumi i rischi. E prima di tutto paghi gli stipendi. Se non hai i soldi, non apri l'impresa, insomma. Cosa che non accade: troppa gente ho visto aprire senza denaro, partendo dal presupposto che tanto i collaboratori scrivono gratis.

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Quanto affermi è sacrosanto, ma il dubbio che mi (e ti) ponevo riguarda proprio il "peso" del lavoro di un recensore...
Come viene quantificato oggi in Italia?
E come fa un ipotetico "aspirante recensore" a capire se un datore di lavoro gli sta dando uno stipendio adatto alle sue mansioni o se lo sta inculando di brutto?
Questa questione andrebbe chiarita proprio per evitare quello di cui parlavi e, magari, diminuire il rischio di far cadere qualcuno nella trappola del "lavorare per uno sputo o a gratis"...
Non so se puoi parlarne ovviamente, ma sarebbe interessante approfondire...soprattutto in questo periodo storico in cui il web ha sdoganato il già citato divario tra "pro/amatoriali" ed in cui è molto più facile rendersi visibili e farsi conoscere (anche in ottica di un futuro lavoro, possibilmente retribuito)...

Non c'è una legge, un sindacato, qualcosa, che difenda certi diritti dei freelancer o che almeno li aiuti a capire dov'è la fregatura?

A quanto pare oggi Professione camionista o idea web valgono di più di marchi storici come GMC o TGM

Citazione:

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Incubo10

A quanto pare oggi Professione camionista o idea web valgono di più di marchi storici come GMC o TGM

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L'ironia è che il settore dei trasporti su gomma è fortemente in crisi, la maggior parte dei camionisti sono lasciati a casa (e quindi dubito abbiano soldi da spendere in una rivista di settore) mentre quelli che ancora lavorano sono costretti a turni massacranti (e quindi dubito abbiano il tempo e la voglia sentir ancora parlare di camion).
Sull'altra rivista non mi esprimo nemmeno, dato che rischia che siano ben altre persone a doversi esprimere su di essa.

Citazione:

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Incubo10

A quanto pare oggi Professione camionista o idea web valgono di più di marchi storici come GMC o TGM

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E tu credi che ci siano più camionisti che appassionati di videodames? Evidentemente l'utenza di GMC (la maggioranza) ha ritenuto opportuno acquistare la rivista solo in presenza di un gioco allegato decente, solo quando c'era la rece del capolavoro dell'anno, solo quando aveva qualche € in più da spendere. Sia chiaro, non ne faccio una colpa a voi (ne a te in particolare, ci mancherebbe) ma va da se che a lamentarsi ho più diritto io che uno che solo saltuariamente acquistava la rivista.
Insomma, ok le scelte editoriali del cazzo (fare una versione liscia no?) ma mi sembra logico che GMC è fallita anche per questo motivo.

Citazione:

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mikemcc1992

C'è anche da dire che per un gioco in regalo molta gente scriverebbe.

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Ma anche per una sua percentuale: http://www.gameplayer.it/public/foru...tis-t3513.html

Citazione:

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ilCinese

Ma anche per una sua percentuale: http://www.gameplayer.it/public/foru...tis-t3513.html

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Si, ma per ogni articolo quanti punti ti danno?
Stranamente non è riportato nella FAQ: 100 articoli, un gioco da 20 euro?